Prostatite cronica con edema flogistico
Ho 29 anni e scrivo da Caserta. Da più di un anno cerco di guarire, senza successo, da una prostatite cronica che mi comporta sintomi spesso invalidanti:
- getto di urina quasi sempre debole(un pò più forte di mattina)e spesso non ho una vera e propria sensazione di dover urinare ma piuttosto un fastidio forte all'uretra che mi spinge ad andare ad urinare emettendo però poca urina
- ho un fastidio più o meno costante all'uretra che si accentua dopo aver urinato(soprattutto se mi sforzo un pò di più) mentre non ho bruciore mentre urino -quando sono seduto per un pò accuso tensione ai testicoli che spesso diventa dolore
- dopo aver defecato mi rimane una sensazione di fastidio/irritazione all'ano
- talvolta accuso un senso di penso/tensione al basso ventre. Per questo problema in passato ho commesso l'errore di girovagare più urologi ed ho ascoltato le loro teorie più disparate.
Ad esempio un urologo a luglio2010 volle sottopormi ad una cistoscopia diagnosticandomi un sclerosi del collo, mentre un altro urologo ad ottobre2010 volle eseguirmi lo stesso esame e mi disse che invece era tutto nella norma (aggiungo che la prima cistosc. fu eseguita in anestesia locale in pochi minuti, mentre la seconda fu eseguita in anestesia spinale in circa 40minuti.
Inoltre nel periodo 15/8/10-15/9/10 ho assunto Omnic0,4mg, ciò nonostante il secondo urologo mi disse che poiché l'avevo sospeso 20gg prima dell'esame non vi era alcuna incidenza).
Professore dallo scorso maggio2011 mi sono riaffidato al primo urologo che mi seguì all'inizio e che da subito parlò di prostatite.
L'attuale diagnosi è CPPS, il medico mi ha spiegato che si tratta di un processo infiammatorio complesso che può richiedere tempi molto lunghi per ritirarsi. Inoltre mi ha spiegato che questi ripetuti processi flogistici creano un irrigidimento della muscolatura pelvica, compreso appunto il collo vesc. e che ciò determina una sintomatologia sovrapponibile per certi versi alla sclerosi del collo, ma che però l'unico sintomi che deriverebbe da una possibile sclerosi è la minzione debole e frequente. I sintomi dolorosi uretrali/testicolari vanno attribuiti all'infiammazione.
L'urologo da maggio ad oggi mi ha fatto eseguire alcuni cicli a base di Danzen/Mittoval2,5mg/Lactorepens/alcuni vitaminici/Nicetile500mg, ma non vi sono stati miglioramenti. Professore dalle ricerche fatte (AISPEP) ho compreso che non esistono terapie specifiche risolutive.
Ho eseguito di recente: spermiocoltura (esito buono)
-colonscopia (esito buono)
-eco testicolare ed eco-color-doppler scrotale (esito buono)
-una RM pelvica ed una eco-trans-rettale hanno confermato la presenza di un edema flogistico all'uretra prostatica con micoareole di tipo cistico come da prostatite centrale.
In questa ottica le pongo alcuni quesiti: a)si guarisce da una prostatite cronica? Posso volerci anche anni? Se decidessi di non prendere più farmaci potrei peggiorare?
E soprattutto potrei guarire ugualmente? Perché i sintomi durano così a lungo?
Grazie x le risp.
- getto di urina quasi sempre debole(un pò più forte di mattina)e spesso non ho una vera e propria sensazione di dover urinare ma piuttosto un fastidio forte all'uretra che mi spinge ad andare ad urinare emettendo però poca urina
- ho un fastidio più o meno costante all'uretra che si accentua dopo aver urinato(soprattutto se mi sforzo un pò di più) mentre non ho bruciore mentre urino -quando sono seduto per un pò accuso tensione ai testicoli che spesso diventa dolore
- dopo aver defecato mi rimane una sensazione di fastidio/irritazione all'ano
- talvolta accuso un senso di penso/tensione al basso ventre. Per questo problema in passato ho commesso l'errore di girovagare più urologi ed ho ascoltato le loro teorie più disparate.
Ad esempio un urologo a luglio2010 volle sottopormi ad una cistoscopia diagnosticandomi un sclerosi del collo, mentre un altro urologo ad ottobre2010 volle eseguirmi lo stesso esame e mi disse che invece era tutto nella norma (aggiungo che la prima cistosc. fu eseguita in anestesia locale in pochi minuti, mentre la seconda fu eseguita in anestesia spinale in circa 40minuti.
Inoltre nel periodo 15/8/10-15/9/10 ho assunto Omnic0,4mg, ciò nonostante il secondo urologo mi disse che poiché l'avevo sospeso 20gg prima dell'esame non vi era alcuna incidenza).
Professore dallo scorso maggio2011 mi sono riaffidato al primo urologo che mi seguì all'inizio e che da subito parlò di prostatite.
L'attuale diagnosi è CPPS, il medico mi ha spiegato che si tratta di un processo infiammatorio complesso che può richiedere tempi molto lunghi per ritirarsi. Inoltre mi ha spiegato che questi ripetuti processi flogistici creano un irrigidimento della muscolatura pelvica, compreso appunto il collo vesc. e che ciò determina una sintomatologia sovrapponibile per certi versi alla sclerosi del collo, ma che però l'unico sintomi che deriverebbe da una possibile sclerosi è la minzione debole e frequente. I sintomi dolorosi uretrali/testicolari vanno attribuiti all'infiammazione.
L'urologo da maggio ad oggi mi ha fatto eseguire alcuni cicli a base di Danzen/Mittoval2,5mg/Lactorepens/alcuni vitaminici/Nicetile500mg, ma non vi sono stati miglioramenti. Professore dalle ricerche fatte (AISPEP) ho compreso che non esistono terapie specifiche risolutive.
Ho eseguito di recente: spermiocoltura (esito buono)
-colonscopia (esito buono)
-eco testicolare ed eco-color-doppler scrotale (esito buono)
-una RM pelvica ed una eco-trans-rettale hanno confermato la presenza di un edema flogistico all'uretra prostatica con micoareole di tipo cistico come da prostatite centrale.
In questa ottica le pongo alcuni quesiti: a)si guarisce da una prostatite cronica? Posso volerci anche anni? Se decidessi di non prendere più farmaci potrei peggiorare?
E soprattutto potrei guarire ugualmente? Perché i sintomi durano così a lungo?
Grazie x le risp.
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Caro Utente,purtroppo,la prostatite tende a cronicizzarsi e cio' comporta,fatalmente,uno stato di malessere generalizzato che puo' essere complicato dagli scontati riverberi legati alla somatizzazione.Credo che sia sempre piu' vantaggioso rifarsi al giudizio di uno specialista reale e non virtuale,cui rimandiamo i quesiti che ci pone.Cordialita'.
Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 04/09/2011.
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