Cistite ricorrente? no, perenne
Gentili dottori,
chiedo scusa per il titolo del consulto forse non molto ortodosso ma non mi resta che ridere.
Ho 50 anni e per i primi 45 anni non avevo mai sofferto di cistite. Poi ho cominciato: prima qualche episodio all'anno e poco a poco sempre di più. La mia situazione medica certo non mi aiuta: a seguito di K mammario 3 anni fa ho fatto tamoxifene ed enantone e quindi menopausa indotta. La situazione a livello ginecologico è quindi peggiorata: lubrificazione assente, dolore durante i rapporti anche con l'uso di gel e, immancabilmente, 24 ore dopo la cistite spesso con ematuria.
L'urinocoltura (quando riesco a farla perchè non sempre ho tempo di aspettare) rivela Escherichia coli, curata con Ciproxin 500 per 6-9 giorni. Prendo anche il Cystomann regolarmente, un integratore di mirtillo, bevo tanto, cerco di curare la mia ostinata stitichezza con macrogol e fermenti, ma a nulla valgono i miei tentativi. E' un dato: su 5 rapporti sessuali, 4 producono cistite e la cosa non fa felice nè me nè mio marito. L'ultimo episodio è di 10 giorni fa: dopo 3 giorni di ciproxin lamentavo ancora forte senso di pesantezza sovrapubica e il mio medico curante mi ha cambiato l'antibiotico con Unidrox per 6 giorni. Ho però continuato ad avvertire un senso diffuso di dolore all'addome soprattutto quando mi alzavo in piedi o mi sedevo come un risentimento addominale. Ora è passato ma mi chiedo per quanto? Ovviamente per il follow up del k mamm ho fatto spesso eco addome completo, visita ginecologica, tutte a posto. Vorrei affrontare il problema e tentare di risolverlo: capisco che non posso continuare ad assumere antibiotici (e con che effetto, poi!) e che una sessualità serena all'interno di una coppia collaudata abbia comunque un ruolo importante. Aspetto le vostre indicazioni per intraprendere un percorso coerente di visite e cure e vi ringrazio per la disponibilità.
chiedo scusa per il titolo del consulto forse non molto ortodosso ma non mi resta che ridere.
Ho 50 anni e per i primi 45 anni non avevo mai sofferto di cistite. Poi ho cominciato: prima qualche episodio all'anno e poco a poco sempre di più. La mia situazione medica certo non mi aiuta: a seguito di K mammario 3 anni fa ho fatto tamoxifene ed enantone e quindi menopausa indotta. La situazione a livello ginecologico è quindi peggiorata: lubrificazione assente, dolore durante i rapporti anche con l'uso di gel e, immancabilmente, 24 ore dopo la cistite spesso con ematuria.
L'urinocoltura (quando riesco a farla perchè non sempre ho tempo di aspettare) rivela Escherichia coli, curata con Ciproxin 500 per 6-9 giorni. Prendo anche il Cystomann regolarmente, un integratore di mirtillo, bevo tanto, cerco di curare la mia ostinata stitichezza con macrogol e fermenti, ma a nulla valgono i miei tentativi. E' un dato: su 5 rapporti sessuali, 4 producono cistite e la cosa non fa felice nè me nè mio marito. L'ultimo episodio è di 10 giorni fa: dopo 3 giorni di ciproxin lamentavo ancora forte senso di pesantezza sovrapubica e il mio medico curante mi ha cambiato l'antibiotico con Unidrox per 6 giorni. Ho però continuato ad avvertire un senso diffuso di dolore all'addome soprattutto quando mi alzavo in piedi o mi sedevo come un risentimento addominale. Ora è passato ma mi chiedo per quanto? Ovviamente per il follow up del k mamm ho fatto spesso eco addome completo, visita ginecologica, tutte a posto. Vorrei affrontare il problema e tentare di risolverlo: capisco che non posso continuare ad assumere antibiotici (e con che effetto, poi!) e che una sessualità serena all'interno di una coppia collaudata abbia comunque un ruolo importante. Aspetto le vostre indicazioni per intraprendere un percorso coerente di visite e cure e vi ringrazio per la disponibilità.
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Cara signora sicuramente il suo problema aggravato dalla pregressa situazione oncologica e dalla forte stitichezza deve essere trattato non solo con l antibiotico ma anche con una terapia preventiva ed atta a ristabilire l equilibrio
Della parete vescicale andrebbe fatta una cistoscopia con eventuale biopsia in mOdo da verificare lo stato della stessa oltre ovviamente alla visita urologica
Della parete vescicale andrebbe fatta una cistoscopia con eventuale biopsia in mOdo da verificare lo stato della stessa oltre ovviamente alla visita urologica
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.3k visite dal 30/08/2011.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.