Presunto trauma al pene

Ringrazio x prima cosa tutti i medici che saranno così gentili nel rispondermi al mio problema!
Sono un ragazzo di 33 anni e pratico da sempre sport... il giorno28 maggio ero in palestra che mi allenavo con i pesi quando mi è scivolato il bilancere è mi colpì proprio all'altezza del pene!Mi sono subito preoccupato visto il peso del bilancere e avendo avvertito del dolore(da premettere che il pene non era in erezione ma a riposo)!Subito mi sono recato in bagno dello spogliatoio x accertarmi di cosa era successo,mi accorsi che facevo fatica a urinare all'inizio e poi iniziai a fare una masturbazione x ingrossarlo anche se risultava poco sensibile!!!Andai poi al pronto soccorso x fare una visita di controllo nella quale il medico urologo non ha rilevato tracce di sangue nelle urine e a proceduto a una visita in cui non rilevava incurvamento penino e non ematomi in sede genitali anche se in un lato sinistro del pene dovera caduto il peso si era formato un gonfiore un piccolo gonfiore e un e la pelle era leggermente nera come una botta mi disse di non preoccuparmi che sarebbe riassorbito e la pelle avrebbe ripreso il colore naturale mi prescrisse comunque un eco doppler.Mi accorsi dopo qualche giorno di avere come un gnocco nella parte sx del pene e quando la massaggiavo si gonfiava..Ritornai al pronto soccorso il6 giugno e trovai un'altro urologo al quele esposi il mio problema che oltre al gonfiore non avevo più la rigidità in erezione come prima dell'incidente!Non procedette a una visita completa ma solo visiva e mi consigliò di spostare l'esame dell'eco dopler che avrei dovuto fare il22 giugno ad almeno 2-3 mesi più avanti e ora è previsto x il 19 di ottobre!Ora distanza di qualche mese il gnocco c'è ancora come un accumulo di sangue e quando lo massaggio energicamente si gonfia e ho sempre l'impressione che il pene non sia rigido come prima dell'incidente,meno sensibile all'erezione completa e tende a sgonfiiarsi più rapidamente ed è comparsa una vena nella parte superioredel pene nel lato Dx che si nota sia visivamente che al tatto x quasi la totale lunghezza del pene(prima era perfetto sempre duro anche dopo ripetuti rapporti completi recuperava molto velocemente.. facevo fatica ad abbassarlo da quando duro era aderente al corpo!)
I medici urologi che mi hanno visitato non mi hanno detto nulla!continuare con i rapporti sessuali anche subito dopo l'incidente anche se ho rilevato qualche problema di erezione nel periodo vicino all'incidente e non mi hanno prescritto ne pomate ne tantomeno medicinali da assumere x il presunto trauma!
Vorrei gentilmente dei vostri consulti medici se rivolgermi a una visita privata o avvicinare la data dell'eco doppler oppure deve ancora assorbirsi l'ematoma???
Ringrazio tuttti voi in anticipo aspettando un vostro parere su cosa fare!!!
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Dr. Andrea Del Grasso Urologo, Andrologo 202 10
L'ecografia e il doppler potranno essere utili per verificare che i corpi cavernosi siano normali e sapere cosa è quella tumefazione (che lei chiama gnocco). Se fosse possibile io anticiperei l'ecografia in modo da avere delle maggiorni informazioni (comunque non è un esame da eseguire urgentemente). L'ipotesi della presenza ancora dell'ematoma la vedo improbabile perché un ematoma in 4 mesi si dovrebbe essere riassorbito ma potrrebbe essere rimasta una cicatrice del trauma. Rimaniamo in attesa del referto ecodoppler. Saluti.

Dott. Andrea Del Grasso
Urologo - Andrologo

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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51

Le lesioni traumatiche del pene dipendono di solito da ferite penetranti vere e proprie oppure da bruschi piegamenti quando l'organo è in erezione ( vedi articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/andrologia/815-le-rotture-del-pene.html ). Questo non significa che uno schiacciamento del pene a riposo dovuto ad un trauma sufficientemente forte non possa determinare a sua volta lesioni, capaci di determinare deformazioni dell'asta come quella da Lei descritta o erezione difficile da mantenere. Ci tenga aggiornati se crede. Cordiali saluti

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Utente
Utente
Volevo ringraziarvi x avermi risposto e se come dice il dottore Enrico Conti se il mio caso fosse una deformazione dell'asta si noterebbe con l'esame dell'eco doppler o c'è bisogno di qualche esame più specifico?
Se fosse rilevata poi una deformazione dell'asta come si procederebbe?Potrei tornare ad avere le prestazioni di prima possibilmente senza farmaci?
Mi consigliate una visita anticipata prima del19 ottobre!!!
Inizio a essere preoccupato!
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Utente
Utente
Volevo ringraziarvi x avermi risposto e se come dice il dottore Enrico Conti se il mio caso fosse una deformazione dell'asta si noterebbe con l'esame dell'eco doppler o c'è bisogno di qualche esame più specifico?
Se fosse rilevata poi una deformazione dell'asta come si procederebbe?Potrei tornare ad avere le prestazioni di prima possibilmente senza farmaci?
Mi consigliate una visita anticipata prima del19 ottobre!!!
Inizio a essere preoccupato!
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
L'ecocolordoppler dinamica (cioè con stimolazione di prostaglandine) ed una accurata visita dovrebbero consentire una diagnosi. Il condizionale dipende dal fatto che se c'è un danno del rivestimento dei corpi cavernosi (tonaca albuginea) in assenza di una evidente deformazione, questo approccio potrebbe non essere risolutivo, ma in tal caso sarà l'andrologo a suggerire approfondimenti. Riguardo alla possibilità di recuperare una piena funzione, Le rispondo ni: In questo momento oltre alla eventuale lesione organica c'è da parte Sua anche un notevole stress emotivo incentrato sul pene "danneggiato", quindi la situazione è complessa e anche un pò confusa. In linea di massima, la cosa migliore da fare è non farsi sbranare dall'ansia, in attesa delle necessarie valutazioni. Per un giovane questa può essere la parte più difficile, ma non è possibile evitare questo passaggio. Cordiali saluti ancora
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Utente
Utente
Volevo ringraziarla per la sua risposta sperando di ricevere buone notizie e risolvere il problema!!!
Le farò sapere l'esito delle visite e l'esame dell'eco doppler.
Cordiali saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Bene, non Le nascondo che unitamente all'interesse per il fatto umano c'è anche una genuina curiosità per la singolarità del fatto. A risentirci presto!
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Utente
Utente
Egregi dottori oggi stesso sono stato dal medico e ho effettuato un eco doppler a pagamento.....
La conclusione è che ho una placca di 4.5mm X 2.1mm ho un buon afflusso di sangue ma non viene trattenuto nel pene(come dicevo faccio fatica a tenere l'erezione e non è mai ottimale).....
Ha parlato di fuga venosa magari provocata dalla placca!!!
Ha scartato la deviazione dell'asta penina!!!
Ha detto che bisogna aspettare e vedere l'evolvere della situazione che potrebbe migliorare e mi ha prescritto momentaneamente x 3 mesi Peironimev una capsula al giorno(ha detto che è quello che si prescrive di solito!)!!!
Potreste darmi un consiglio se il medicinale è valido oppure altri x voi reputate migliori sul mio caso o se posso fare qualcosa in più?
alcuni dati rilevati:
A:0.65m/s(SP)
A:0.10m/s(FD)
A:6.53(S/D)
A:0.85(IR)
Altri:
A:0.52m/s(SP)
A:0.13m/s(FD)
A:4.08(S/D)
A:0.76(IR)
Cordiali saluti sperando di ricevere vostri consigli!
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Utente
Utente
Ora ho il referto del dottore che mi ha visitato il quale dice:
In condizioni basali l'arteria dorsale del pene appare normosfigmica.
dopo farmacoinfusione con pge1 10 si evidenzia dopo 20minuti tumescenza del pene con erezione modesta.
si segnala a carico ai corpi cavernosi,in regione dorsale medio-peniena,una formazione iperecogena delle dimensioni di 4.5x2.1mm compatibile con placca fibrocalcifica.
allo studio ecocolordoppler si assiste dopo somministrazione del farmaco ad incremento del flusso arterioso,evidenziando arterie dorsali e cavernose del pene con PFV oscillante tra 49 e 65 cm/sec. Indice di resistenza = 0.85 (v.n. 1,0). I corpi cavernosi non raggiungono anche dopo 30 minuti dall'iniezione del farmaco la completa rigidità. In tutto il corso dell'esame diastolico è mantenuto,con valori oscillanti tra 8 e 13 cm/sec.
Conclusioni:Placca fibro-calcifica del pene.I valori riscontrati evidenziano un afflusso darterioso nella norma ma con persistenza del deflusso venoso.
Se vi può essere di aiuto!
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Nel complesso la situazione sembra proprio come Le è stata spiegata. Le arterie del pene sono valide (normosfigmiche), ma c'è un deflusso di sangue anomalo, di cui con ogni probabilità è responsabile la cicatrice della tonaca albuginea, ancora in evoluzione, esito dello schiacciamento riferito. Il deflusso venoso anomalo durante ECOCOLOR non va preso sempre come oro colato: a volte è aumentato da fattori di disturbo (ad esempio l'ansia da esame diagnostico). Nel Suo caso è probabile che invece sia dovuto proprio al trauma. Ora non si disperi, poichè la situazione potrebbe anche migliorare spontaneamente. Si affidi alle cure del Suo andrologo e... alla pazienza. Tra qualche mese si vedrà, a cicatrice stabilizzata, l'entità del danno residuo sull'erezione. Cordiali saluti
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Utente
Utente
La ringrazio x avermi risposto comunque mi sorge una domanda.... se la situazione non migliora come ci si comporta??? altro tipo di medicine o intervento??? Non è che la situazione sessuale nel fattore sesso sia andata gran che bene come avrete ben capito!!!
E x il medicinale che mi ha prescritto l'andrologo sapete dirmi qualcosa???
Cordiali saluti
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Le prescrizioni di medicinali competono al medico che la cura. Non esiste conunque una terapia curativa per casi come il Suo. E' chiaro che la sessualità ne risente, altrimenti Lei non scriverebbe e noi non saremmo qui a risponderLe. In linea di massima deve avere pazienza e accettare l'dea che in questo momento la Sua erezione non è al massimo. Sulla situazione futura è difficile darLe previsioni. Potrebbero servire farmaci proerettivi oppure no. Parlare di intervento chirurgico è una ipotesi estrema da considerare solo nel caso in cui l'erezione fosse compromessa pesantemente e permanentemente. Cordiali saluti e incoraggiamenti ancora
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Utente
Utente
Ho letto qualcosa sulla idroelettroforesi per scopi terapeutici....
Volevo sapere un vostro parere e seconda cosa se il metodo utilizzato potrebbe portare benefici anche a cicatrice stabilizzata?
Sto fissando un appuntamento con un andrologo di Verona ma è sempre meglio sentire più pareri....
Attendendo vostre risposte vi porgo distinti saluti!
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