Dolore prostatico e testicolare

Buonasera, ho 36 anni,
a metà luglio ho subìto un trauma testicolare ( ho accidentalmente "sbattuto" sul sellino della bicicletta). A parte il dolore avvertito nei primi 10 minuti, per un paio di giorni non ho avuto fastidi.
Dopo tre giorni ho iniziato ad avvertire un dolore al testicolo dx. dopo un breve trattamento con Ketoprofene, persistendo il dolore, mi sono recato al pronto soccorso. Oltre ad essere visitato da un urologo, sono stato sottoposto ad ecografia scrotale e perineale senza che il medico trovasse alcuna anomalia a didimi e ad epididimi.
Dopo un paio di giorni non ho piu' avvertito disturbi, senonchè, dopo una settimana, mi si presenta un caso di emospermia (sangue marrone) con conseguente bruciore a livello prostatico. Riesco a contattare il gentilissimo urologo che mi ha visitato al pronto soccorso, mi da un'occhiata e mi prescrive Levoxacin 500 mg ( 1 compressa pro die per 10 giorni).
Domani finisco la cura, non ho piu' avuto casi di emospermia ma persiste il bruciore prostatico, da ieri anche il testicolo dx è dolente...il fatto che una mirata ecografia non abbia evidenziato nulla mi rassicura, mentre mi preoccupano i persistenti fastidi che ho da un mese a questa parte.
E' possibile che malgrado la cura antibiotica ci voglia così tanto tempo a "riassestarsi"?
Mille grazie, cordiali saluti
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Dr.ssa Graziella Sanfilippo Urologo 26 1
Probabilmente l'insulto infiammatorio è stato importante e la terapia non è stata sufficiente. I sintomi che lei descrivi sembrano comunque ascrivibili a Prostatite e Orchite molto frequenti nelle persone che vanno in bicicletta.
Le consiglio di eseguire una spermiocoltura ed urinocoltura per evidenziare eventuali infezioni batteriche ed una ecografia prostatica.Con questi risultati ci si potra' orientare meglio sul tipo di terapia da effettuare. Le consiglio inoltre di evitare la bicicletta fino a quando avra' questi disturbi, i cibi piccanti e le bevande alcoliche.

Dr.ssa Graziella Sanfilippo

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Utente
Utente
Mille grazie, dottoressa, provvederò ad effettuare gli esami e La aggiornerò.
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Utente
Utente
Non prendo antibiotico dal 17.08, lunedì effettuerò urnicoltura e spermocoltura. Circa la raccolta dei due campioni ho pareri contrastanti. Un operatore del centro prelievi mi ha detto di raccogliere prima l'urina e poi lo sperma tranquillamente nello stesso giorno, un' altra operatrice dello stesso centro, alla quale ho domandato i tempi per gli esiti, m' ha detto di raccogliere i campioni in due giorni diversi...Qualcuno mi puo' gentilmente consigliare...Nel frattempo prendo Topster supposte 3mg da 8 giorni senza benefici....
Mille grazie, cordiali saluti
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Dr.ssa Graziella Sanfilippo Urologo 26 1
Puo' raccogliere prima urina e poi liquido seminale a seguire anche la stessa mattina..
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Utente
Utente
Ho ritirato oggi gli esiti dell' urinocoltura e della spermiocoltura.L' esito è negativo per l'urinocoltura, positivo per la spermiocoltura.
Il germe isolato è lo Staphylococcus epidermidis, con carica batterica 10^4.
Nel frattempo il dolore si è abbastanza attenuato.Grazie mille per la risposta.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Graziella Sanfilippo Urologo 26 1
Ok...faccia l'antibiotico adatto....glielo prescrivera' il suo medico di fiducia..
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Utente
Utente
Visto l' esito della coltura e l'antibiogramma, l'urologo mi ha consigliato neo-furadantin 100 mg 4 volte pro die per 10 gg.
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Utente
Utente
La terapia con neo-furadantin non ha dato esito positivo. I disturbi persistono. Una nuova spermiocoltura ha evidenziato la presenza di enterococcus faecalis.
L'urologo m'ha consigliato, visto l'antibiogramma, nuova cura con Levoxacin 500 mg per 4-6 settimane. Valuteremo tra tre settimane l'esatta durata della terapia.
Sono abbastanza preoccupato, ho dolori da più di due mesi ed ho paura di una cronicizzazione della prostatite.
Mille grazie per i Vs. consigli, cordiali saluti.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore,

è difficile giudicare le terapie prescritte da altri colleghi anche se, più che l'infezione seminale, dovrebbe essere valutata la clinica ( sintomi, segni minzionali, ecografie....) prima di poter affermare che esiste una specifica patologia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Gentili dottori di Medicitalia, buonasera.
Vi aggiorno sullla situazione al temine di sei settimane di cura con Levofloxacina: in questi quattro mesi, non sono assolutamente riuscito a capire quale possa essere il fattore scatenante dei cambiamente repentini della sintomatologia.
Avevo notato un netto miglioramento alla fine di agosto in un periodo in cui non stavo effettuando alcuna cura.
Sono stato bene ad inizio ottobre, i sintomi si sono poi nettamente attenuati ed a tratti scomparsi nella terza e quarta settimana dell' attuale trattamento con levofloxacina.
Apparentemente, non incide il fatto che stia o meno a riposo dall' attività fisica, non incide l'attività sessuale e non ho alcun bruciore nell' urinare o disturbi post-minzionali. Per quanto concerne l'alimentazione, di norma già non uso spezie o cibi piccanti e latticini, non bevo caffè e negli ultimi mesi ho eliminato le uniche cose che potevano creare disturbo ( cioccolato e birra). L'intensità dei disturbi sembra del tutto casuale...al momento, per esempio sono decisamente rilevanti e fastidiosi da una settimana a questa parte. Il bravissimo urologo che mi ha in cura, data la caratteristica dei sintomi l'ha classificata come prostatite cronica batterica. Mi vedrò con lui settimana prossima per ascoltare i suoi consigli terapeutici.
L'idea che mi sono fatto io è questa: sicuramente la mia prostata è debole e facilmente attaccata da batteri. Il fatto che l'ultimo batterio isolato fosse l'enterococcus faecalis lascia presagire la stretta relazione con batteri del colon adiacente alla prostata. La prolungata terapia antibiotica, malgrado l'uso di fermenti, ha sicuramente indebolito le mie difese immunitarie nonchè la flora batterica intestinali ed irregolarità e stitichezza non hanno sicuramente aiutato.
Dopo tre terapie antibiotiche, l'ultima delle quali prolungata, senza risultato alcuno, fatta salva ovviamente l'importante indicazione terapeutica che riceverò dall'urologo, ritengo doveroso tentare anche con medicina naturale oppure omeopatia.
Sicuramente, il mio primo passo, vuole essere la purificazione intestinale, possibilmente riuscendo tramite l' aiuto di una mia amica biologa che già lo pratica, ad una forma di digiuno abbinata ad antiparassitari naturali ( per chi la conosce, prendendo spunto dal programma "digiuno risolutivo" di Larry Clapp), per poi tentare tramite serrato controllo dell'alimentazione e cure naturali una via terapeutica dalla quale trarre beneficio.
Questa è la mia idea, chiedo però a voi, sicuramente piu' esperti, un parere. Mille grazie a tutti quelli vorranno dedicarmi cinque minuti con preziosi consigli!