Recidiva di testicolo mobile?
Egr. Dottori, sono un uomo di 45 anni e da circa 6 mesi ho un problema al testicolo destro, più che un problema la definirei un’odissea; infatti da maggio di quest’anno ho dolore e disturbi al testicolo e alla zona inguinale soprastante, l’unico “segno” evidente è che il testicolo di destra mi sembra più alto dell’altro e più sporgente ma non rientra mai nel canale inguinale. Il dolore e i disturbi variano sia per intensità che da un giorno all’altro; pressoché nulli in fase di riposo, mi limitano comunque seriamente la vita, in quanto sono strettamente collegati al movimento. Infatti, vengono certamente acuiti dal camminare e soprattutto dall’attività sessuale: se cammino per un po’ di tempo ho dolore e ho dolore durante e anche dopo i rapporti sessuali. Nella zona inguinale destra ho subito due operazioni: un intervento di ernioplastica nel 1964, all’età di 2 anni per ernia “strozzata” e, nel 1997, una terapia chirurgica per fissazione del testicolo mobile con eversione vaginale + orchidopessi. Dal 1997 al maggio di quest’anno non ho mai avvertito disturbi o dolore al testicolo destro. I dolori sono iniziati a maggio di quest’anno; il mio medico m’ha prescritto una cura di antinfiammatori (9 giorni di famaci antinfiammatori del tipo cox2 senza definitivi segni di beneficio), esame delle urine, del sangue, un’ ecografia transrettale della prostata senza alcunché di rilevante ed una ecografia ai testicoli dalla quale è risultato: “didimi in sede e senza alcun segno di lesioni, non segni di idrocele, a destra notevole dilatazione ed ipoecogenicità del dotto deferente in relazione a tipo infiammatorio. Sempre a dx, discreta estasia del sistema venoso pampiniforme con quadro riconducibile a varicocele. Utile eventuale valutazione chirurgica”. Allora, sono andato prima da uno specialista poi da un altro ed infine da un altro ancora: tutti e 3 gli specialisti (visti rispettivamente a maggio, a luglio e a ottobre di quest’anno: ho dovuto andare da tre diversi in quanto il primo aveva cambiato sede di lavoro e il secondo non m’aveva assolutamente soddisfatto) m’hanno detto che si trattava di infiammazione del deferente, m’hanno prescritto tutti dei cicli di antinfiammatori (tipo Aulin), riposo e pazienza. I primi due urologi che ho visto non m’hanno parlato di soluzioni chirurgiche, solo l’ultimo, dopo che gli avevo detto se non c’era una soluzione diversa e definitiva m’ha parlato, come soluzione estrema, di asportare il canale e il testicolo destro…… solo se dopo molto tempo la situazione non fosse migliorata. Tutti e tre m’hanno detto di stare tranquillo che non c’è pericolo di torsione del testicolo in quanto già fissato nel 1997. Insomma loro m’hanno detto che si tratta di un serio processo infiammatorio e alla mia domanda sulla causa di tale persistente e fastidiosa infiammazione hanno risposto che sono cose che possono succedere a chi è stato operato per la fissazione del testicolo?!?! Io ho detto, ad un paio di loro, che i sintomi mi sembravano gli stessi che avvertivo prima dell’intervento del 1997 per fissare il testicolo mobile e ho chiesto se la diagnosi potesse quindi essere quella una recidiva di ipermobilità del testicolo destro, ma nessuno m’ha praticamente risposto, come se tale diagnosi “esistesse” solo per voi medici del forum: non vi siete mai imbattuti in casi di recidiva per testicolo mobile? E se si che avete fatto? Come capite non so più che fare, non so se andare ancora da uno di loro (ma sono scettico visto che temo non vogliano rimangiarsi la diagnosi di deferentite già formulata e mi è sembrato non abbiano “voglia” di affrontare un’eventuale indagine chirurgica in una zona già precedentemente sottoposta a intervento) o se andare da un diverso urologo/andrologo, ma in tal caso da chi???? So che il mio quesito è lungo e complesso, ma se qualcuno di Voi mi sa dare un suggerimento mi farebbe cosa gradita. Distinti saluti.
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Caro signore nonostante la sua miniziosa descrizione della sintomatologia e della sua storia clinica pregressa le suggerisco più opportunamente di farsi visitare da un urologo nella sua zona di residenza al fine di valutare con esattezza se c'è o meno una problematica di mobilità testicolare recidiva a trattamento di fissazione e se sussiste anche una condizione di infiammazione prostatica, in questa ottica potrebbe essere utile andare dall'urologo munito di esame delle urine con urinocultura ed ecografia renale e vescico-prostatica sovrapubica con valutazione del residuo post-minzionale.
Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti ed auguri di Buone Feste,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 12/12/2007.
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