Piccolo lobo medio che fa da tappo
Buongiorno,
ho 49 anni e circa un anno fa ho cominciato ad avere difficoltà urinarie: alzarmi di notte e flusso debole. La flussometria misurava un flusso max di 5 ml/sec. Dopo vari esami mi hanno diagnosticato una sclerosi del collo vescicale (tramite uretrocistoscopia) con prostata leggermente ingrandita nel lobo medio(tramite eco transrettale).
A marzo 2011 mi operano per via endoscopia con incisione del collo vescicale ore 5. Tutto bene: flusso imponente appena rimosso il catetere (il giorno dopo l'operazione). Dopo 40 giorni effettuo flusso giudicata buona dal medico con flusso max di 21 ml/s, volume svuotato 553 ml, residuo 30 cc. Eiaculazione mantenuta.
Dopo 3 mesi dall'intervento, sentendo diminuire la potenza del getto urinario ripeto flusso che conserva la curva corretta ma con flusso massimo di 13 ml/sec, volume svuotato 204 ml (residuo nullo).
Dopo 4 mesi dall'intervento, sentendo i sintomi urinari peggiorare, ripeto flusso che ha perso la curva corretta, flussso max 12,4, volume svuotato 574 ml, residuo 58 cc, tempo svuotamento 100 sec. Flusso patologica di ostruzione.
L'urologo ha consigliato una uretrocistoscopia per verificare esito incisione. L'esame ha rivelato "ampia incisione del collo vescicale ma esiste un piccolo lobetto medio che fa un po' da tappo all'ingresso".
L'urologo dice che il "lobetto" non era presente nel momento dell'incisione ed è cresciuto in questi 4 mesi. Suggerisce un intervento rapido per bruciare questo lobetto, recuperando la validità minzionale senza perdere l'eiaculazione.
Vi chiedo: è possibile che questo lobetto cresca così tanto in 4 mesi invalidando la minzione?
Cosa significa "bruciamo il lobetto con il laser" e si mantiene l'eiaculazione.
Vi ringrazio in anticipo
ho 49 anni e circa un anno fa ho cominciato ad avere difficoltà urinarie: alzarmi di notte e flusso debole. La flussometria misurava un flusso max di 5 ml/sec. Dopo vari esami mi hanno diagnosticato una sclerosi del collo vescicale (tramite uretrocistoscopia) con prostata leggermente ingrandita nel lobo medio(tramite eco transrettale).
A marzo 2011 mi operano per via endoscopia con incisione del collo vescicale ore 5. Tutto bene: flusso imponente appena rimosso il catetere (il giorno dopo l'operazione). Dopo 40 giorni effettuo flusso giudicata buona dal medico con flusso max di 21 ml/s, volume svuotato 553 ml, residuo 30 cc. Eiaculazione mantenuta.
Dopo 3 mesi dall'intervento, sentendo diminuire la potenza del getto urinario ripeto flusso che conserva la curva corretta ma con flusso massimo di 13 ml/sec, volume svuotato 204 ml (residuo nullo).
Dopo 4 mesi dall'intervento, sentendo i sintomi urinari peggiorare, ripeto flusso che ha perso la curva corretta, flussso max 12,4, volume svuotato 574 ml, residuo 58 cc, tempo svuotamento 100 sec. Flusso patologica di ostruzione.
L'urologo ha consigliato una uretrocistoscopia per verificare esito incisione. L'esame ha rivelato "ampia incisione del collo vescicale ma esiste un piccolo lobetto medio che fa un po' da tappo all'ingresso".
L'urologo dice che il "lobetto" non era presente nel momento dell'incisione ed è cresciuto in questi 4 mesi. Suggerisce un intervento rapido per bruciare questo lobetto, recuperando la validità minzionale senza perdere l'eiaculazione.
Vi chiedo: è possibile che questo lobetto cresca così tanto in 4 mesi invalidando la minzione?
Cosa significa "bruciamo il lobetto con il laser" e si mantiene l'eiaculazione.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Gentile lettore ,
per le precise parole usate dal suo urologo è a lui che deve rivolgersi e capire bene cosa le ha detto.
Quello che noi capiamo, da ciò che ci scrive, è la possibile presenza di un lobo medio che attualmente tende ad ostruire e a crearle problemi al normale svuotamento della sua vescica e questa situazione richiede la rimozione chirurgica di questo lobo che il suo urologo le ha proposto di fare con la tecnica del laser a luce verde che sembra dare meno complicanze anche a livello della sua futura eiaculazione anterograda.
Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html .
Un cordiale saluto.
per le precise parole usate dal suo urologo è a lui che deve rivolgersi e capire bene cosa le ha detto.
Quello che noi capiamo, da ciò che ci scrive, è la possibile presenza di un lobo medio che attualmente tende ad ostruire e a crearle problemi al normale svuotamento della sua vescica e questa situazione richiede la rimozione chirurgica di questo lobo che il suo urologo le ha proposto di fare con la tecnica del laser a luce verde che sembra dare meno complicanze anche a livello della sua futura eiaculazione anterograda.
Se comunque desidera avere altre notizie più dettagliate su tale problematica urologica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/383-quando-la-prostata-aumenta-di-volume-l-ipertrofia-prostatica-benigna.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Utente
Gentile dottore,
la ringrazio per il parere. Dopo aver letto il suo articolo ho il dubbio di come mai mi sia stato proposto subito l'intervento senza tentare una terapia medica.
E' forse l'intervento endoscopico con il laser per il mio "piccolo lobetto medio" così banale e esente da effetti collaterali? (ho 49 anni e una vita attiva)
la ringrazio in anticipo per evntuale commento
la ringrazio per il parere. Dopo aver letto il suo articolo ho il dubbio di come mai mi sia stato proposto subito l'intervento senza tentare una terapia medica.
E' forse l'intervento endoscopico con il laser per il mio "piccolo lobetto medio" così banale e esente da effetti collaterali? (ho 49 anni e una vita attiva)
la ringrazio in anticipo per evntuale commento
[#3]
Gentile lettore ,
non avendo noi la possibilità di una valutazione clinica diretta ci è difficile da qui giudicare delle indicazioni mediche e soprattutto delle strategie terapeutiche date da collega che invece ha potuto valutare nel reale la sua precisa situazione clinica.
Se ci sono dei dubbi comunque sulle indicazioni ricevute un secondo parere con altro collega non penso possa esserle negato.
Un cordiale saluto.
non avendo noi la possibilità di una valutazione clinica diretta ci è difficile da qui giudicare delle indicazioni mediche e soprattutto delle strategie terapeutiche date da collega che invece ha potuto valutare nel reale la sua precisa situazione clinica.
Se ci sono dei dubbi comunque sulle indicazioni ricevute un secondo parere con altro collega non penso possa esserle negato.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 27/07/2011.
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