Un anno che la mia prostatite si trascina senza che possa intravedere un miglioramento davvero
Gentili dottori,
scrivo perché ormai è da un anno che la mia prostatite si trascina senza che possa intravedere un miglioramento davvero decisivo: basta insomma poco perché il disturbo si ripresenti.
Per non dilungarmi troppo:
A gennaio sono entrato in cura presso un urologo che ha diagnosticato una prostatite batterica (senza però aver prima effettuato uno spermiogramma), e mi ha prescritto due settimane di Ciproxin 1000.
Dopo un mese dalla cura, lo spermigramma ha dato esito negativo, c'è stato un miglioramento - dolori non non ho avuti praticamente più - , ma ancora oggi sono per l'appunto molto suscettibile a dei peggioramenti, specie se ho rapporti "ravvicinati", tipo insomma una volta per due giorni di fila.
Infatti, gli unici miglioramenti significativi li ho avuti quando mi sono astenuto per almeno una settimana, e a questo punto sto valutando di tentare un periodo di astinenza significativamente lungo, sperando che la situazione migliori stabilmente (anche se ho letto che questo può essere la causa di una prostatite, a questo punto non so più che fare).
Un paio di mesi fa ho effettuato l'ultima visita, e un'uroflussimetria che segnalava la compatibilità con un'ostruzione è stata però giudicata non indicativa (avendo bevuto mezzo litro di acqua).
Attualmente, su indicazione dell'urologo, sono in cura con il farmaco Proposta, a base di Serenoa Repens ed Eleuterococco. Mi ha dato sì dei miglioramenti, tuttavia non mi dà alcun sollievo quando si presenta la riacutizzazione del disturbo, che mi rende disagevole sia lo stare seduto che il camminare.
Gradirei pertanto dei consigli sul da farsi, perché quanto fatto finora non mi sembra risolutivo, e anzi in questi ultimi giorni mi sembra di aver fatto non pochi passi indietro, tanto da valutare di rivolgermi presso un altro urologo sperando ovviamente in un approccio più efficace: ho quarant'anni e un anno di "limbo" mi pare ormai un po' troppo.
Ringrazio per l'attenzione, e porgo
Distinti saluti
scrivo perché ormai è da un anno che la mia prostatite si trascina senza che possa intravedere un miglioramento davvero decisivo: basta insomma poco perché il disturbo si ripresenti.
Per non dilungarmi troppo:
A gennaio sono entrato in cura presso un urologo che ha diagnosticato una prostatite batterica (senza però aver prima effettuato uno spermiogramma), e mi ha prescritto due settimane di Ciproxin 1000.
Dopo un mese dalla cura, lo spermigramma ha dato esito negativo, c'è stato un miglioramento - dolori non non ho avuti praticamente più - , ma ancora oggi sono per l'appunto molto suscettibile a dei peggioramenti, specie se ho rapporti "ravvicinati", tipo insomma una volta per due giorni di fila.
Infatti, gli unici miglioramenti significativi li ho avuti quando mi sono astenuto per almeno una settimana, e a questo punto sto valutando di tentare un periodo di astinenza significativamente lungo, sperando che la situazione migliori stabilmente (anche se ho letto che questo può essere la causa di una prostatite, a questo punto non so più che fare).
Un paio di mesi fa ho effettuato l'ultima visita, e un'uroflussimetria che segnalava la compatibilità con un'ostruzione è stata però giudicata non indicativa (avendo bevuto mezzo litro di acqua).
Attualmente, su indicazione dell'urologo, sono in cura con il farmaco Proposta, a base di Serenoa Repens ed Eleuterococco. Mi ha dato sì dei miglioramenti, tuttavia non mi dà alcun sollievo quando si presenta la riacutizzazione del disturbo, che mi rende disagevole sia lo stare seduto che il camminare.
Gradirei pertanto dei consigli sul da farsi, perché quanto fatto finora non mi sembra risolutivo, e anzi in questi ultimi giorni mi sembra di aver fatto non pochi passi indietro, tanto da valutare di rivolgermi presso un altro urologo sperando ovviamente in un approccio più efficace: ho quarant'anni e un anno di "limbo" mi pare ormai un po' troppo.
Ringrazio per l'attenzione, e porgo
Distinti saluti
[#1]
Caro signore,
le prostatiti croniche, come nel suo caso hanno tre classi: batterica ed abatterica, quest' ultima suddivisa in infiammatooria e non infiammatoria. La classe di appartenenza indica la terapia: anche se vere e proprie linee guida non ci sono. Di qua non possiamo prescrivere farmaci ne fare diagnosi, il collega se la cava, ne segua i consigli, eviti thè, caffè, alcoolici, piccanti, insaccati, cioccolata e fumo.
le prostatiti croniche, come nel suo caso hanno tre classi: batterica ed abatterica, quest' ultima suddivisa in infiammatooria e non infiammatoria. La classe di appartenenza indica la terapia: anche se vere e proprie linee guida non ci sono. Di qua non possiamo prescrivere farmaci ne fare diagnosi, il collega se la cava, ne segua i consigli, eviti thè, caffè, alcoolici, piccanti, insaccati, cioccolata e fumo.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.9k visite dal 26/07/2011.
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