Problemi neurologici connessi alla prostata
Salve,
soffro di disturbi legati alla prostata (ipertono alfa), che solo ora, dopo averli trascurati per molti anni, sto curando con una terapia farmacologica. Questo problema mi ha causato un flusso ipovalido e un'aumento della quantità delle urine e della frequenza dello stimolo durante le 24 ore.
Nell'ultimo anno sono comparsi una serie di disturbi che io ritengo possano essere collegati al mio problema originario:
-tremori muscolari localizzati soprattutto nelle zone adiacenti alla prostata e alla vescica (glutei, quadricipidi, lombari);
-reflusso gastroesofageo pressoché continuo;
-diarrea e stipsi;
-miodesopsie (probabilmente legate ad un'eccessiva produzione di urine ed a un conseguente deficit di sali minerali);
-momenti di debolezza (con capogiri).
Non so quanti e quali di questi problemi sono legati alla prostata, ma sono sicuro che almeno alcuni di questi ne sono influenzati.
Oltre a chiederVi un'opinione a riguardo, vorrei sapere in che modo e in quali termini questi problemi possono essere di competenza dell'urologo.
Il mio timore è che se parlo di reflusso, ad esempio, il mio urologo mi manda da un gastrointerologo, temponando così il problema senza risolverlo.
Un'altra domanda: come è possibile individuare e combattere questo tipo di problemi?
Grazie per l'attenzione.
soffro di disturbi legati alla prostata (ipertono alfa), che solo ora, dopo averli trascurati per molti anni, sto curando con una terapia farmacologica. Questo problema mi ha causato un flusso ipovalido e un'aumento della quantità delle urine e della frequenza dello stimolo durante le 24 ore.
Nell'ultimo anno sono comparsi una serie di disturbi che io ritengo possano essere collegati al mio problema originario:
-tremori muscolari localizzati soprattutto nelle zone adiacenti alla prostata e alla vescica (glutei, quadricipidi, lombari);
-reflusso gastroesofageo pressoché continuo;
-diarrea e stipsi;
-miodesopsie (probabilmente legate ad un'eccessiva produzione di urine ed a un conseguente deficit di sali minerali);
-momenti di debolezza (con capogiri).
Non so quanti e quali di questi problemi sono legati alla prostata, ma sono sicuro che almeno alcuni di questi ne sono influenzati.
Oltre a chiederVi un'opinione a riguardo, vorrei sapere in che modo e in quali termini questi problemi possono essere di competenza dell'urologo.
Il mio timore è che se parlo di reflusso, ad esempio, il mio urologo mi manda da un gastrointerologo, temponando così il problema senza risolverlo.
Un'altra domanda: come è possibile individuare e combattere questo tipo di problemi?
Grazie per l'attenzione.
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-tremori muscolari localizzati soprattutto nelle zone adiacenti alla prostata e alla vescica (glutei, quadricipidi, lombari);
-reflusso gastroesofageo pressoché continuo;
-diarrea e stipsi;
-miodesopsie (probabilmente legate ad un'eccessiva produzione di urine ed a un conseguente deficit di sali minerali);
-momenti di debolezza (con capogiri).
Caro signore,
nessuno di queti problemi è causato/aggravato/influenzato da prosta. Semmai alterzioni del transito intestinale possono aggravare problemi prostatici.
-reflusso gastroesofageo pressoché continuo;
-diarrea e stipsi;
-miodesopsie (probabilmente legate ad un'eccessiva produzione di urine ed a un conseguente deficit di sali minerali);
-momenti di debolezza (con capogiri).
Caro signore,
nessuno di queti problemi è causato/aggravato/influenzato da prosta. Semmai alterzioni del transito intestinale possono aggravare problemi prostatici.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7k visite dal 18/07/2011.
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