Escherichia coli nelle urine
Gentile Dottore,
sono una signora di 59 anni. Da febbraio di quest'anno in seguito ad una forma influenzale con diarrea mi sono accorta di avere bruciore dopo avere urinato. Ho preso una bustina di monuril, ma siccome il fastidio continuava, ho iniziato a prendere la norfloxacina.
Dagli esami è risultato escherichia coli resistente alla norfloxacina. Allora ho fatto la cura di neufuradantin (3 compresse al giorno da 100 mg per 12 giorni). Durante gli ultimi giorni della cura il bruciore è aumentato ancora di più; ho usato degli ovuli vaginali e zidoval (dato dal ginecologo).
Dopo un po' ho rifatto gli esami delle urine, ancora il coli. Sono andata da un urologo che mi ha detto che era una batteriosi; bisognava togliere solo i sintomi perchè il coli sarebbe rimasto nelle urine;
CURA: per due mesi neufuradantin una compressa da 50 mg al giorno. Inoltre mi ha detto che sarei stata meglio e che ad ogni minimo inconveniente (stress o altro) sarebbero tornati i sintomi.
Dopo 20 giorni dalla cura i sintomi c'erano ancora, appena ho iniziato a prendere il miritllo rosso sono diminuiti e quasi scomparsi. Ultimamente ho avuto febbre con vomito (probabilmente un'influenza) ed in contemporanea il fuoco di sant'antonio. Il mio medico ha detto che l'infezione da E-coli ha abbassato le difese dell'organismo.
Ho fatto di nuovo gli esami delle urine. di nuovo presenza di E-coli (dopo due mesi di antibiotico).
Come posso risolvere il problema? Come dice l'urologo, devo avere sempre la presenza del batterio nelle urine?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e mi scuso per il disturbo.
sono una signora di 59 anni. Da febbraio di quest'anno in seguito ad una forma influenzale con diarrea mi sono accorta di avere bruciore dopo avere urinato. Ho preso una bustina di monuril, ma siccome il fastidio continuava, ho iniziato a prendere la norfloxacina.
Dagli esami è risultato escherichia coli resistente alla norfloxacina. Allora ho fatto la cura di neufuradantin (3 compresse al giorno da 100 mg per 12 giorni). Durante gli ultimi giorni della cura il bruciore è aumentato ancora di più; ho usato degli ovuli vaginali e zidoval (dato dal ginecologo).
Dopo un po' ho rifatto gli esami delle urine, ancora il coli. Sono andata da un urologo che mi ha detto che era una batteriosi; bisognava togliere solo i sintomi perchè il coli sarebbe rimasto nelle urine;
CURA: per due mesi neufuradantin una compressa da 50 mg al giorno. Inoltre mi ha detto che sarei stata meglio e che ad ogni minimo inconveniente (stress o altro) sarebbero tornati i sintomi.
Dopo 20 giorni dalla cura i sintomi c'erano ancora, appena ho iniziato a prendere il miritllo rosso sono diminuiti e quasi scomparsi. Ultimamente ho avuto febbre con vomito (probabilmente un'influenza) ed in contemporanea il fuoco di sant'antonio. Il mio medico ha detto che l'infezione da E-coli ha abbassato le difese dell'organismo.
Ho fatto di nuovo gli esami delle urine. di nuovo presenza di E-coli (dopo due mesi di antibiotico).
Come posso risolvere il problema? Come dice l'urologo, devo avere sempre la presenza del batterio nelle urine?
La ringrazio anticipatamente per la disponibilità e mi scuso per il disturbo.
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Gentile lettrice,
si ricordi che in presenza di una infiammazione delle vie urinarie, come quella da lei denunciata, è necesario seguire, oltre alle terapie già indicatele, anche alcune importanti indicazioni dietetico-comportamentali che sono utili sia ad evitare le recidive che ad aumentare le sue difese immunitarie.
In quest'ottica si consiglia una vita sessuale regolare, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.
Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza, se naturalmente non ci sono altri problemi di tipo generale, ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Ancora, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste problematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html.
Un cordiale saluto.
si ricordi che in presenza di una infiammazione delle vie urinarie, come quella da lei denunciata, è necesario seguire, oltre alle terapie già indicatele, anche alcune importanti indicazioni dietetico-comportamentali che sono utili sia ad evitare le recidive che ad aumentare le sue difese immunitarie.
In quest'ottica si consiglia una vita sessuale regolare, limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.
Lo stesso vale per le bevande come il caffé, il tè, le bibite gassate od alcoliche.
Altra cosa importante è bere con intelligenza, se naturalmente non ci sono altri problemi di tipo generale, ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2-3 litri di liquidi, soprattutto acqua, smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto.
Combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica.
Spegnere la sigaretta, se si fuma, perchè la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica.
Tenere d'occhio la bilancia infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico. Infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi.
Infine ultimo consiglio ma non meno importante quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista che la stanno seguendo.
Ancora, se desidera poi avere più informazioni dettagliate su queste problematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sempre sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
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Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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