Deiscenza dell'anastomosi uretrale
Egregio Dottore nel decorso mese di gennaio sono stato sopposto ad un intervento di prostatectomia radicale in robotica per un ka alla prostata.
L'intervento sembra essere riuscito se non fosse per il fatto che a distanza di sei mesi porto ancora il catetere poichè si registra una deiscenza dell'anastomosi nella parte laterale posteriore destra. Ovviamente mi è stato cambiato il catetere diverse volte anche se una volta l'ho tenuto sempre lo stesso circa tre mesi. Dal decorso mese di giugno mi hanno collocato un catetere piu' piccolo , mi riferisco al diametro, poichè i medici dopo l'ultima cistografia sostengono che il varco si è ristretto ma non si è ancora completamente rimarginato. Mi chiedo e vi chiedo,se la procedura fino ad oggi adottata è quella corretta e se in caso di insuccesso cosa è indicato fare... certo non posso portare tutta la vita il catetere . E' inutile dirvi lo stato pscicologico in cui mi trovo e il senso di sfiducia che mi sta invadendo. Ho 52 anni e dovrei anche iniziare la radioterapia così come inizialemnte mi è stato consigliato da chi mi ha operato. Ovviamente non posso sottopormi a questa cura con il catetere. Vogòlio solo sapere se in casi come questi che ritengo non siano molti anzi forse sono l'unico in Italia se non in Europa come si procede. I medici che mi hanno perato dicono che ci vuole pazienza. Francamente forte è la tentazione di crederci. Vi Ringrazio
L'intervento sembra essere riuscito se non fosse per il fatto che a distanza di sei mesi porto ancora il catetere poichè si registra una deiscenza dell'anastomosi nella parte laterale posteriore destra. Ovviamente mi è stato cambiato il catetere diverse volte anche se una volta l'ho tenuto sempre lo stesso circa tre mesi. Dal decorso mese di giugno mi hanno collocato un catetere piu' piccolo , mi riferisco al diametro, poichè i medici dopo l'ultima cistografia sostengono che il varco si è ristretto ma non si è ancora completamente rimarginato. Mi chiedo e vi chiedo,se la procedura fino ad oggi adottata è quella corretta e se in caso di insuccesso cosa è indicato fare... certo non posso portare tutta la vita il catetere . E' inutile dirvi lo stato pscicologico in cui mi trovo e il senso di sfiducia che mi sta invadendo. Ho 52 anni e dovrei anche iniziare la radioterapia così come inizialemnte mi è stato consigliato da chi mi ha operato. Ovviamente non posso sottopormi a questa cura con il catetere. Vogòlio solo sapere se in casi come questi che ritengo non siano molti anzi forse sono l'unico in Italia se non in Europa come si procede. I medici che mi hanno perato dicono che ci vuole pazienza. Francamente forte è la tentazione di crederci. Vi Ringrazio
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caro utente, casi come il suo succedono, ovviamente l'unica cura è appunto il tempo, in quanto rioperare per ricostruire l'anastomosi, creerebbe sicuramente grossi problemi di incontinenza successivi
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.6k visite dal 03/07/2011.
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