Le è stata quindi prescritta una nuova cura che è stata definita dalla ginecologa particolarmente
Gentilissimi dottori, vorrei chiedere un consulto a causa della particolare condizione nella quale mi sono venuto a trovare; dopo un periodo con episodi di perdite sospette e dolore durante i rapporti la mia fidanzata ha fatto test delle urine e tampone vaginale dal quale è emersa un infezione in corso del batterio sopra citato. Ad entrambi è stata data una cura da fare ( premetto che io non ho e non ho mai avuto sintomi) che abbiamo seguito con scrupolo; a mia situazione ovviamente non è cambiata ma purtroppo neanche quella della mia fidanzata che presenta inalterati i sintomi ed è risultata proprio stamattina ancora positiva agli esami. Le è stata quindi prescritta una nuova cura che è stata definita dalla ginecologa particolarmente pesante tanto da dover essere accompagnata da ulteriori medicinali che impediscano l'insorgere di altre infezioni; per quanto mi riguarda invece non ha voluto che facessi altre cure, ne esami. Le mie domande sono queste: perchè non devo fare anche io la cura? dovrei fare degli esami per verificare se anche io sono vittima dell'infezione? quali possono essere gli effetti collaterali di una pesante cura antibiotica? Il batterio in questione è trasmissibile solo per via sessuale? Io ho avuto rapporti ( protetti e non) solo con la mia attuale compagna e posso assicurare sulla sua fedeltà, inoltre il problema è comparso dopo due anni di fidanzamento, mi domando quindi se è possibile che abbia preso tale infezione precedentemente e sia rimasta latente fino ad oggi o se è possibile infettarsi in modi diversi da quelli in ambito sessuali. In ultimo vorrei sapere quali danni comporta a lungo termine questa infezione sia nell'uomo che nella donna e nel caso specifico che periodo temporale è inteso come "lungo termine".
Grazie mille per l'attenzione, attendo con ansia un responso.
Grazie mille per l'attenzione, attendo con ansia un responso.
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Gentile lettore,
solleva numerose e complesse questioni, prima ancora di avere chiarito alcuni aspetti della sua particolare situazione clinica.
Come fa a dire di avere un'infezione da ureaplasma se non ha mai fatto almeno un esame colturale del suo liquido seminale?
Ora: rapporti protetti e poi senta un esperto urologo od andrologo e con lui faccia tutte le valutazioni ecografiche e colturali del caso; a lui chieda in diretta i chiarimenti clinici che ci indirizza e nel frattempo le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
solleva numerose e complesse questioni, prima ancora di avere chiarito alcuni aspetti della sua particolare situazione clinica.
Come fa a dire di avere un'infezione da ureaplasma se non ha mai fatto almeno un esame colturale del suo liquido seminale?
Ora: rapporti protetti e poi senta un esperto urologo od andrologo e con lui faccia tutte le valutazioni ecografiche e colturali del caso; a lui chieda in diretta i chiarimenti clinici che ci indirizza e nel frattempo le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:
https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#2]
Utente
Gentilissimo dottore,
La ringrazio intanto per la risposta. In merito a quanto mi ha detto le rispondo che dopo che la diagnosi è stata fatta alla mia compagna ho chiesto il da farsi anche per quanto riguardava me alla ginecologa che aveva fornito la stessa. Lei non mi ha consigliato di fare alcun esame, ma semplicemente di fare la cura e nient'altro. Per questo motivo non ho fatto recentemente alcun esame anche se da quanto da Lei detto ora mi appare necessario. Prenderò quindi appuntamento con un andrologo e cercherò di presentarmi allo stesso dopo avere eseguito esame delle urine e cultura del liquido seminale.
Se cin le poche informazione che ho aggiunto le potesse risolvere qualcuno dei dubbi che avevo esposto le sarei grato, altrimenti la ringrazio di quanto mi ha detto finora.
La ringrazio intanto per la risposta. In merito a quanto mi ha detto le rispondo che dopo che la diagnosi è stata fatta alla mia compagna ho chiesto il da farsi anche per quanto riguardava me alla ginecologa che aveva fornito la stessa. Lei non mi ha consigliato di fare alcun esame, ma semplicemente di fare la cura e nient'altro. Per questo motivo non ho fatto recentemente alcun esame anche se da quanto da Lei detto ora mi appare necessario. Prenderò quindi appuntamento con un andrologo e cercherò di presentarmi allo stesso dopo avere eseguito esame delle urine e cultura del liquido seminale.
Se cin le poche informazione che ho aggiunto le potesse risolvere qualcuno dei dubbi che avevo esposto le sarei grato, altrimenti la ringrazio di quanto mi ha detto finora.
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Gentile lettore,
ciò che posso aggiungere a quello già detto è che spesso questo tipo di problematiche uro-andrologiche sono asintomatiche e questo non ci permette di darle una risposta precisa ai suoi numerosi dubbi.
Comunque primo passo: vista andrologica e valutazione colturale mirata.
Un cordiale saluto.
ciò che posso aggiungere a quello già detto è che spesso questo tipo di problematiche uro-andrologiche sono asintomatiche e questo non ci permette di darle una risposta precisa ai suoi numerosi dubbi.
Comunque primo passo: vista andrologica e valutazione colturale mirata.
Un cordiale saluto.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 27/06/2011.
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