Uretrite da staphilococcus epidermidis
Buonasera
vorrei esporre il problema che ho da oltre 2 mesi:
ho 24 anni e, all'inizio di aprile ho notato che al mattino avevo del pus che fuoriusciva dal meato uretrale esterno, il glande leggermente arrossato e un lieve senso di bruciore alla minzione, che però non si presentava durante le successive minzioni nell'arco della giornata.
Riconoscendo in tale sintomatologia una probabile uretrite ho consultato il mio medico curante che inizialmente mi ha semplicemente prescritto di fare 3 giorni di terapia con levofloxacina. Il problema sembrava essersi immediatamente risolto ma a distanza di una settimana si è nuovamente ripresentato.
Ho quindi eseguito un tampone uretrale, con relativo antibiogramma, il quale è risultato positivo a Staphilococcus Epidermidis sensibile a Clindamicina, fosfomicina, gentamicina, linezolide, rifampicina, teicoplanina, trimetoprim/sulfametoxazolo e vancomicina. Il medico mi ha quindi prescritto di assumere due bustine di Monuril nei 2 giorni seguenti e poi 1 bustina ogni 7 giorni x altre 2 settimane. Questo è risultato totalmente inefficace dato che la sintomatologia non è minimamente regredita e quindi, dubitando della validità dell'esame microbiologico, ho rieseguito un tampone in un altro laboratorio analisi.
Questo è risultato positivo a Staphilococcus Aureus sensibile ad amoxicillina+calvulanico, imipenem, netilmicina e nitrofurantoina. Mi è stato quindi prescritto di prendere Clavulin per sette giorni 2 cpr al dì ma anche questo è risultato inefficace. Ho quindi deciso di assumere di mia spontanea volontà, forse imprudentemente, il Bactrim dato anche che risultava essere nel primo antibiogramma l'antibiotico con la MIC minore rispetto agli altri.
Assunto per 8 giorni (l'intera confezione) il problema sembrava essersi risolto ma a distanza di una settimana si è ripresentata una lieve fuoriuscita di pus dal meato, in assenza di rossore o bruciore. Riassumendo il bactrim però, la sera stessa, si è presentato un eritema diffuso accompagnato da febbre che però si è immediatamente risolto l'indomani; ho quindi ritenuto si trattasse di una reazione da ipersensibilità al farmaco e ne ho sospeso l'assunzione.
Il mio medico curante, preoccupato della persistenza dell'infezione, mi ha prescritto di eseguire delle analisi al sangue con tanto di accertamenti infettivologici per HIV e treponema, allarmandomi parecchio.
Chiedo un vostro gentile parere riguardo al mio caso.
Distinti saluti e grazie in anticipo per la disponibilità.
vorrei esporre il problema che ho da oltre 2 mesi:
ho 24 anni e, all'inizio di aprile ho notato che al mattino avevo del pus che fuoriusciva dal meato uretrale esterno, il glande leggermente arrossato e un lieve senso di bruciore alla minzione, che però non si presentava durante le successive minzioni nell'arco della giornata.
Riconoscendo in tale sintomatologia una probabile uretrite ho consultato il mio medico curante che inizialmente mi ha semplicemente prescritto di fare 3 giorni di terapia con levofloxacina. Il problema sembrava essersi immediatamente risolto ma a distanza di una settimana si è nuovamente ripresentato.
Ho quindi eseguito un tampone uretrale, con relativo antibiogramma, il quale è risultato positivo a Staphilococcus Epidermidis sensibile a Clindamicina, fosfomicina, gentamicina, linezolide, rifampicina, teicoplanina, trimetoprim/sulfametoxazolo e vancomicina. Il medico mi ha quindi prescritto di assumere due bustine di Monuril nei 2 giorni seguenti e poi 1 bustina ogni 7 giorni x altre 2 settimane. Questo è risultato totalmente inefficace dato che la sintomatologia non è minimamente regredita e quindi, dubitando della validità dell'esame microbiologico, ho rieseguito un tampone in un altro laboratorio analisi.
Questo è risultato positivo a Staphilococcus Aureus sensibile ad amoxicillina+calvulanico, imipenem, netilmicina e nitrofurantoina. Mi è stato quindi prescritto di prendere Clavulin per sette giorni 2 cpr al dì ma anche questo è risultato inefficace. Ho quindi deciso di assumere di mia spontanea volontà, forse imprudentemente, il Bactrim dato anche che risultava essere nel primo antibiogramma l'antibiotico con la MIC minore rispetto agli altri.
Assunto per 8 giorni (l'intera confezione) il problema sembrava essersi risolto ma a distanza di una settimana si è ripresentata una lieve fuoriuscita di pus dal meato, in assenza di rossore o bruciore. Riassumendo il bactrim però, la sera stessa, si è presentato un eritema diffuso accompagnato da febbre che però si è immediatamente risolto l'indomani; ho quindi ritenuto si trattasse di una reazione da ipersensibilità al farmaco e ne ho sospeso l'assunzione.
Il mio medico curante, preoccupato della persistenza dell'infezione, mi ha prescritto di eseguire delle analisi al sangue con tanto di accertamenti infettivologici per HIV e treponema, allarmandomi parecchio.
Chiedo un vostro gentile parere riguardo al mio caso.
Distinti saluti e grazie in anticipo per la disponibilità.
[#1]
Gent.le utente
il mio consiglio è di eseguire innanzitutto una visita urologica.
Senza una anamnesi ( ha avuto rapporti sospetti? etc) e senza un esame obiettivo non si può seriamente arrivare ad una diagnosi precisa
Cmq è da stabilire la mnatura dell'uretrite e se essa sia secondaria d una prostatite.
Cordiali saluti
il mio consiglio è di eseguire innanzitutto una visita urologica.
Senza una anamnesi ( ha avuto rapporti sospetti? etc) e senza un esame obiettivo non si può seriamente arrivare ad una diagnosi precisa
Cmq è da stabilire la mnatura dell'uretrite e se essa sia secondaria d una prostatite.
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#2]
Utente
Gent. dottore,
seguirò il suo consiglio ed eseguirò quanto prima una visita urologica.
Nel frattempo cerco di essere più preciso al riguardo.
Non ho avuto alcun rapporto che definirei sospetto. L'ultimo rapporto è stato nel mese di febbraio, circa 1,5/2 mesi prima dell'insorgenza dei sintomi. Per quanto riguarda l'obbiettività a mio avviso non presento alcun sintomo o segno che possa far pensare ad una prostatite, ma per sicurezza attenderò il giudizio dell'urologo a visita effettuata.
Per quanto riguarda la sintomatologia è stata caratterizzata inizialmente (alla prima presentazione) da fuoriuscita di circa una goccia di pus dall'uretra la mattina, arrossamento intorno al meato, lieve bruciore alla minzione mattutina e ogni tanto prurito al prepuzio.
Attualmente si limita esclusivamente a minime quantità di pus al mattino, in assenza dei suddetti sintomi quali arrossamento o bruciore minzionale.
La domanda che più mi pongo è: perchè una terapia mirata, dettata dall'antibiogramma, non ha avuto una perfetta e duratura efficacia?
Grazie per la cortese attenzione
seguirò il suo consiglio ed eseguirò quanto prima una visita urologica.
Nel frattempo cerco di essere più preciso al riguardo.
Non ho avuto alcun rapporto che definirei sospetto. L'ultimo rapporto è stato nel mese di febbraio, circa 1,5/2 mesi prima dell'insorgenza dei sintomi. Per quanto riguarda l'obbiettività a mio avviso non presento alcun sintomo o segno che possa far pensare ad una prostatite, ma per sicurezza attenderò il giudizio dell'urologo a visita effettuata.
Per quanto riguarda la sintomatologia è stata caratterizzata inizialmente (alla prima presentazione) da fuoriuscita di circa una goccia di pus dall'uretra la mattina, arrossamento intorno al meato, lieve bruciore alla minzione mattutina e ogni tanto prurito al prepuzio.
Attualmente si limita esclusivamente a minime quantità di pus al mattino, in assenza dei suddetti sintomi quali arrossamento o bruciore minzionale.
La domanda che più mi pongo è: perchè una terapia mirata, dettata dall'antibiogramma, non ha avuto una perfetta e duratura efficacia?
Grazie per la cortese attenzione
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.3k visite dal 11/06/2011.
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