Una visista urologica una prostatite

Salve circa un'anno e mezzo fa ho avuto una colite spastica(diagnosticatami con una visita gastroenterologa a pisa) caratterizzata da stitichezza.
Qualche mese dopo sono stato colto durante un rapporto da un'improvvisa infiammazione e dolore ai testicoli e perdita dell'erezione.
Al prontosoccorso dell'ospedale di Pisa (sono studente universitario) mi è stata diagnosticata dopo una visista urologica una prostatite.
Dopo l'analisi semplice dello sperma sono risultato infetto da enterocottus faecalis (non ricordo bene come si scrive il nome mi perdoni) do una più approfondita visita privata presso lo stesso ospedale, ecografia transrettale e tampone con analisi e antibiogramma sono risultato da circa un'anno e mezzo affetto da eschirichia coli.
Ora prendo ho preso per la seconda volta una cura di 14 gg 2v ciproxin500 + 1 settimana 1 ciproxin 500.
Ora sto aspettando per poter fare di nuovo il tampone ma sento il testicolo dx ancora infiammato e sono sicuro di non aver risolto...tra l'altro ho disturbi di nell'erezione sicuramente dovuti all'infiammazione estesa.
Ora vorrei sapere se l'unica cura sono gli antibiotici, se posso guarire, e cosa fare al solito per l'alimentazione visto che la causa dovrebbe essere come mi è stato detto la colite.
Premetto che da quando mi è stata diagnosticata porto maggior cura all'alimentazione ma dopo ogni cura di antibiotici ripristinare una corretta digestione non è facile.
Ho pensato di assumere gli antibiotici in intramuscolo ma chiedendo al mio dottore mi è stato risposto che purtroppo il ciproxin che risulta dall'antibiogramma il più adatto non esiste in forma intramuscolo.
Vi prego avendo 22 anni quasi sono un pò stanco...consideranto che in negli ultimi due anni ho dovuto anche lottare con una tonsillite cronica che ho da poco risolto con tonsillectomia durante la quale tra l'altro ho dovuto ingerire il ciproxin frantumato in polvere ed il sapore non era per niente gradevole.... a parte tutto vi rigrazio anticipatamente per i futuri suggerimenti salve...
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2004 al 2010
Perfezionato in medicine non convenzionali
Caro amico, l'infezione batterica certo richiede l'impiegi di antibiotici. Tuttavia ciò che non si dice è che la tendenza a recidivare, o peggio a cronicizzare, è espressione di uno squilibrio della flora batterica intestinale che in ultima analisi l'antibiotico finisce per aggravare. Peraltro 500 mg. di ciprofloxacina al giorno a mio parere sono insufficienti. Da medico omeopata quale sono da oltre vent'anni sarei propenso a trattare anzitutto, o almeno contestualmente, la Sua disbiosi intestinale anzichè concentrarmi unicamente sul sintomo. Non conoscendo il Suo parere sull'omeopatia mi astengo da fornirLe consigli terapeutici, resto però a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialmente,
Dr. Giancarlo Cavallino
www.smige.net
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
gentile amico concordo con il collega sul fatto che la cronicizzazione o la recidività di un infezione può essere espressione di uno squilibrio della flora batterica intestinale, pazienti stitici o con coliti vanno più frequentemente incontro ad infezioni urinarie basse.
come tale la terapia antibiotica singolarmente non coadiuvata da un riequilibrio della flora batterica può avere scars o risultato
l'assunzione i.m dell'antibiotico pertanto non cambia niente se non si corregge anche il dismicrobismo
tuttavia penso che il dolore testicolare meriterebbe una valutazione accurata anche con un ecodoppler testicolare,
non capisco il valore del tampone uretrale piuttosto per la prostatite consiglierei ulteriore indagine con spemiocoltura e test di stamey anche con ricerca di germi atipici come clamydia, micoplasma ed ureaplasma urealyticum
sono a disposizione
cordialità

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

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Dr. Pietro Pappa Urologo 33
Caro amico concordo con quello che già ti hanno ben consigliato i miei colleghi, fondamentale a mio avviso il test di Stamey.Ti do qualche consiglio igienico-dietetico che ti può tornare utile:
evitare sedentarietà, lunghi viaggi in auto,indumenti aderenti, moderare bevande come tè, caffè e bevande alcoliche. Evitare cibi piccanti, cioccolata, crostacei, fritture, carni insaccate, pesce grasso.
Cordialmente.

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