E.coli
Gent.mi dottori, scrivo tutta la mia storia...
alle prime esperienze di petting purtoìroppo scioccamnete ed essendo ignari del rischio io e il mio ragazzo passavamo a volte dalla penetraziona anale a quella vaginale con le dita.
Ho avuto due episodi di uretrite (credo fosse questa e non cistite perchè mi bruciava solo alla minzione ma la frequenza non era aumentata), è stata sempre curata con monuril e tutto si è risolto.
A marzo ho avuto il rpimo rapporto completo...pochi giorni dopo è comparso di nuovo il fastidio alla minzione, risolto con monuril.
Questa volta però passati circa dieci giorni ho fatto esame urine (tutto normale) ed urinocoltura risultata negativa e con poter antibiotico residuo assente.
Nel frattempo però era compara anche una vaginite. Nonostante avessi riferito della cistite nessuno si è preoccupato di farmi fare un tampone vaginale, sostendendo si trattasse di candida..sono così stata curata con anitimicotici e anche con ovuli di meclociclina (perchè si evidenziavano anche perdite giallaste in vagina) inutilmente.
a distanza di due mesi mi impongo e mi faccio prescrivere sia tampone vaginale che cervicale. negativo a tutto tranne e.coli.
oggi ho portato il risultato alla ginecologa e lei mi ha detto che è un disatsro, che questo batterio è difficile da mandare via, che avrà colonizzato la vescica.
Sono terrorizzata. ma io mi chiedo come ha fatto ad affermare ciò visto che da due mesi e mzzo non ho più avuto fastidi urinari ma solo vaginali e che l'urinocoltura era negativa?
La cura datami è ciproxin (l'antibiogramma lo dave sensibile a tutto tranne ampicillina) per 6 giorni due volte al giorno. Più ovuli vaginali di lattobacilli per evitare una candida.
è davvero così disastroso come mi è stato prospettato o può darsi che la cura risolva il tutto?
Vi prego ho bisogno di un altro parere, ho davvero paura che per una mia ingenuità involontaria mi dovrò portare dietro le conseguenze per sempre.
alle prime esperienze di petting purtoìroppo scioccamnete ed essendo ignari del rischio io e il mio ragazzo passavamo a volte dalla penetraziona anale a quella vaginale con le dita.
Ho avuto due episodi di uretrite (credo fosse questa e non cistite perchè mi bruciava solo alla minzione ma la frequenza non era aumentata), è stata sempre curata con monuril e tutto si è risolto.
A marzo ho avuto il rpimo rapporto completo...pochi giorni dopo è comparso di nuovo il fastidio alla minzione, risolto con monuril.
Questa volta però passati circa dieci giorni ho fatto esame urine (tutto normale) ed urinocoltura risultata negativa e con poter antibiotico residuo assente.
Nel frattempo però era compara anche una vaginite. Nonostante avessi riferito della cistite nessuno si è preoccupato di farmi fare un tampone vaginale, sostendendo si trattasse di candida..sono così stata curata con anitimicotici e anche con ovuli di meclociclina (perchè si evidenziavano anche perdite giallaste in vagina) inutilmente.
a distanza di due mesi mi impongo e mi faccio prescrivere sia tampone vaginale che cervicale. negativo a tutto tranne e.coli.
oggi ho portato il risultato alla ginecologa e lei mi ha detto che è un disatsro, che questo batterio è difficile da mandare via, che avrà colonizzato la vescica.
Sono terrorizzata. ma io mi chiedo come ha fatto ad affermare ciò visto che da due mesi e mzzo non ho più avuto fastidi urinari ma solo vaginali e che l'urinocoltura era negativa?
La cura datami è ciproxin (l'antibiogramma lo dave sensibile a tutto tranne ampicillina) per 6 giorni due volte al giorno. Più ovuli vaginali di lattobacilli per evitare una candida.
è davvero così disastroso come mi è stato prospettato o può darsi che la cura risolva il tutto?
Vi prego ho bisogno di un altro parere, ho davvero paura che per una mia ingenuità involontaria mi dovrò portare dietro le conseguenze per sempre.
[#1]
Se si esegue scrupolosamente la terapia e si conduce uno stile di vita quanto più sano possibile (evitare la stitichezza, rapporti sessuali, bere molta acqua ecc.) dovrebbe essere possibile eradicare definitivamente il germe; forse la collega ha usato termini un pò più forti per convincerla a modificare qualche sua abitudine predisponenete alle infezioni.
Cordiali saluti
Gino Scalese
[#2]
Ex utente
Non si preoccupi dottore, quel tipo di rapporti rischiosi non li pratico più da tre mesi, da quando ho ipotizzato fosse quella la causa...
ma evitare rapporti non dice in generale, giusto?
Inoltre la dottoressa mi ha detto di trattare anche il mio partner con ciproxin nonostante sia asintomatico...lo ritiene necessario?
ma evitare rapporti non dice in generale, giusto?
Inoltre la dottoressa mi ha detto di trattare anche il mio partner con ciproxin nonostante sia asintomatico...lo ritiene necessario?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.6k visite dal 09/06/2011.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.