Prostatite, terapia, deficit erezione

Gentili Signori Medici,
ho 30 anni e circa 1 anno e mezzo fa mi sono reso conto di accusare disturbi riguardanti la minzione (frequenza di oltre 1 volta/h, solo durante il giorno. Di notte non ho mai avuto necessità di urinare). Inoltre, da più di 3 anni la qualità delle mie erezioni è drasticamente diminuita, passando anche per un periodo piuttosto prolungato di quasi totale incapacità di raggiungere lo stato anche solo di parziale turgidità del pene, mentre prima di allora non avevo mai avuto erezioni che fossero meno che eccellenti. Circa un mese fa ho deciso di consultare un urologo, il quale mi ha sottoposto ad una ecografia della prostata e ad un esame diretto tramite esplorazione rettale. Riporto il contenuto del referto: Vescica ben distesa, a pareti normali, senza evidenza di oggetti nel proprio lume. Prostata di dimensioni normali con una calcificazione a carico del lobo sinistro in sede parauretrale. Residuo post-minzionale 150 cc. Prostata piccola, congesta.
La terapia consigliata è: Levoxacin 500 mg, per 20 giorni - Omnic, una compressa per 3 mesi - Colifoam, per 3 cicli di venti giorni con sospensioni di 10 giorni.

Adesso, dopo aver completato la terapia antibiotica ed il primo ciclo con Colifoam, non ho più avuto fastidi per quanto concerne la minzione e anche l'erezione è molto migliorata, nel senso che riesco a raggiungerla quasi istantaneamente e con intensità molto buona. Ciò nonostante, il turgore tende a diminuire, se non a sparire del tutto durante i rapporti sessuali, spesso solo per pochi minuti, e raramente in modo definitivo. In particolar modo, le maggiori difficoltà le riscontro quando la mia partner è sopra di me, e quindi io sono sdraiato o seduto sotto di lei, o anche quando capita di estrarre il membro dalla vagina. La durata dei rapporti e la capacità di controllare l'eiaculazione sono comunque sempre rimaste invariate, e cioè ottime.
Vorrei dunque chiedervi se tutto questo si può considerare come il normale (e positivo) effetto della terapia fin qui condotta, e dunque se completando questa posso seriamente sperare di risolvere il problema, oppure se può essere sintomo di qualche altra condizione patologica concomitante.
Voglio in ultimo riportare un episodio risalente a circa 10 giorni fa. Svegliandomi al mattino ho notato che il mio pene era in completa erezione e assai dolente. Tale stato si è protratto per quasi 5 ore, senza accennare a diminuire. Successivamente la situazione si è lentamente normalizzata. Da quanto riportato nel foglietto illustrativo, ho immaginato che si sia trattato di un effetto collaterale di Omnic. Inoltre, a volte lo stesso farmaco mi causa eiaculazione retrograda. Ma di questo ero stato avvisato dall'urologo e dunque non ho mai ritenuto di dovermene preoccupare.
Vi ringrazio cordialmente per le risposte che vorrete darmi.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
Caro Utente,a questo punto,credo che sia indispensabile porre una diagnosi andrologica a 360 gradi che chiarisca gli aspetti neuro-vasculo-ormonali che caratterizzano l'eccitazione sessuale maschile ed eviti riverberi psicologici inquinanti.Mi sembra che le terapie bbiano avuto un buon esito ma siano state mirate al solo aspetto prostatico...Cordialita'.

Dr. Pierluigi Izzo
www.studiomedicoizzo.it
info@studiomedicoizzo.it

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Utente
Utente
Gentili Signori Medici,

sono trascorse 6 settimane circa da quando ho postato la domanda precedente e da allora sono stato visitato nuovamente dall'urologo, il quale mi ha sottoposto ad un nuovo esame ecografico ed all'uroflussometria. Da queste indagini è risultato che la mia prostata è ancora infiammata, ma le difficoltà alla minzione sono notevolmente migliorate, in particolare per quanto riguarda il residuo postminzionale che dai 150 cc di Maggio è passato a 0 cc. In riferimento al deficit dell'erezione, il medico mi ha assicurato che la causa è proprio la prostatite, e quindi una volta eliminatala, tutto tornerà alla normalità. Inoltre, ho fatto presente che dopo aver avuto rapporti sessuali con la mia ragazza, lei ha riscontrato fastidi a livello genitale, quali bruciori e irritazione vaginale in genere, di entità assai rilevante, successivamente imputati dal suo ginecologo ad un'infezione da Candida.
La terapia che mi è stata consigliata, e circa la quale chiedo un Vostro parere, è la seguente:

Sporanox, 1 compressa ogni 12 ore per 7 giorni;
Bactrim forte, 1 compressa ogni 12 ore per 20 giorni;
Cialis 5 mg, 1 compressa ogni 24 ore.

Inoltre sto completando l'ultimo mese di terapia con Omnic 0,4 mg e con Colifoam.

In particolare, considerando che ho già assunto antibiotici (Levoxacin 500 mg) per complessivi 45 giorni, ritenete che quest'ulteriore prescrizione di Bactrim possa essere risolutiva per debellare l'infezione a carico della prostata?
Per finire, preciso che nelle ultime settimane, anche senza assumere il Cialis, la qualità delle erezioni è un po' migliorata, e anzi, dopo anni di totale assenza, sono ricomparse quelle al risveglio mattutino, e di grado sempre molto elevato e assai persistenti.

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

è sempre difficile se non impossibile giudicare una terapia prescritta da un medico che ha potuto parlare e visitare il paziente. Il suo specialista appare ben orientato e non vedo motivi per avere dubbi
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#4]
Utente
Utente
Gentili Medici,

ancora una volta mi trovo a richiedere il vostro parere circa il problema esposto nei precedento post. Infatti, ho terminato da circa due settimane il secondo mese di terapia (me ne erano stati prescritti appunto due) con cialis 5 mg, per il deficit erettile conseguente alla prostatite per la quale mi ero rivolto ad un urologo. Ciò nonostante, il problema persiste, nel senso che solo difficilmente e dopo lunga stimolazione, riesco ad ottenere una erezione sufficiente. E comunque, una volta raggiunto un buon grado di rigidità del pene, è rarissimo che riesca a non giungere immediatamente all'orgasmo. Sono veramente scoraggiato. Dopo l'ultimo controllo il medico mi aveva assicurato che fossi del tutto guarito. Effettivamente non ho più riscontrato disturbi alla minzione, ma il problema per me più grave persiste. Mi sto lentamente convincendo che l'impotenza sarà una condizione inevitabile e permanente, e data la mia giovane età questo pensiero mi fa stare malissimo.
Grazie per le vostre eventuali risposte.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
...credo che siamo entrati in confusione...Ricapitolando,il problema prostatico,più volte diagnosticato,è stato risolto.Altrettanto non si può dire per quello vascolare che,mi risulta,non essere stato diagnosticato.
Ribadisco la necessità di un completamento diagnostico che comprenda anche l'analisi del quadro ormonale,oltre a quello vascolare.Va da se che la necessità non prevede che esca fuori un quadro patologico ma mi hanno insegnato che,prima di prescrivere una terapia,è necessario porre una diagnosi.
Cordialità.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

confermando il parere del dottor Izzo, si dovrebbe prescrivere un vasodilatatore (cialis) dopo aver fatto una diagnosi di deficit vascolare , arterioso o venoso.
Spesso tale terapia viene prescritta per avere un effetto placebo.
cari saluti
[#7]
Utente
Utente
Vi ringrazio sentitamente per le vostre risposte.
Mi sottoporrò al più presto a tutti gli esami necessari.
Ciò nonostante, sento il bisogno di qualche rassicurazione. Vi prego dunque di concedermi di porvi un'ulteriore quesito, al quale non posso fare a meno di pensare dopo aver letto ciò che avete detto.
Visto che la prostatite pare risolta, se il mio problema fosse ormonale, suppongo che il cialis non dovrebbe avere alcun effetto (o quasi), mentre durante il periodo in cui ho assunto il farmaco, tutto è andato ottimamente. Resta dunque, per quanto mi è dato di capire, la possibilità di un deficit vascolare. Se così fosse, e scartando l'eventualità di quadri statisticamente rari, posso sperare in una remissione completa della dinsfunzione erettile?
Scusate se vi ho disturbato ancora, e grazie nuovamente per l'utilissimo servizio.
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Dr. Pierluigi Izzo Andrologo, Sessuologo 28.9k 643
...il tadalafil é in gradio di ottimizzare le prestazio sessuali,particolarmente in una persona in buona salute psico-fisico-sessuale,quale,mi auguro,e,credo,sia Lei.Cordialità.
[#9]
Utente
Utente
Salve di nuovo.

Sono passati alcuni mesi, ma il mio problema non è stato risolto. Sono disperato. Letteralmente. Potreste consigliarmi, immagino necessariamente per via privata, un valido specilista in andrologia che operi a Messina?
Grazie.
[#10]
Dr. Michelangelo Sorrentino Urologo, Andrologo 297 6
Caro signore, consulti il sito della SIA (società italiana di andrologia) lì troverà indirizzi degli andrologi che operano nel pubblico e nel privato.

Cordialmente

Michelangelo Sorrentino

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