Polipo vescicale
salve, il mio compagno (47 anni) è stato sottoposto 15 giorni fa ad un intervento per togliere un polipo vescicale di 2cm, alla dimissione ci è stato detto che l'esame istologico sarebbe stato disponibile nell'arco di una decina di giorni, ma ad oggi ancora non è arrivato nulla. Volevo sapere se questo ritardo può esere legato in particolare al tipo di polipo ecc oppure se può essere solo un problema di tempi di laboratorio, pazienti opereti lo stesso giorno hanno già ricevuto il referto e sinceramente questa attesa è decisamente logorante lui non dorme più e la preoccupazione aumenta perchè mi chiedo soprattutto se non sia rischioso aspettare ancora senza iniziare una terapia adeguata. vi ringrazio
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gentile signora, penso che il problema sia solo in un ritardo tecnico, e non per motivi legati alla malattia, in quanto la patologia vescicale è molto freguente e gli anatomi patologi sono molto ferrati in materia
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
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Utente
la ringrazio molto per avermi dedicato del tempo per darmi una risposta, se posso vorrei chiederle qualcosa a riguardo di questi polipi. Ci è stato detto che probabilmente sarà necessario fare delle istillazioni direttamente in vescica come terapia e che il numero e la frequenza di queste dipenderà dalla scala in cui questo polipo risulterà essere dal referto istologico, vorrei sapere quanta efficacia ha questo tipo di terapia e quanti tipi di medicinali sono in uso. inoltre visto che questi polipi sono facilmente riformabili quante possibilità ci sono che i prossimi possano essere più gravi e comportare anche nel peggiore dei casi una cistectomia radicale? la ringrazio nuovamente per la sua attenzione
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gentile utente, prima di tutto benchè a volte li chiamiamo polipi , in realtà tali formazioni sono dei tumori superficiali della vescica le terapia endovescicali sono di due tipi o chemioterapiche o immunoterapiche e dipende dal grado e dalla profondità della malattia la scelta di quale faramco usare, nonchè la risposta dipende oltre che da tali dati anche dalla grandezza della formazione stessa e dal numero. insomma senza l'esame istologico definitivo è impossibile essere più preciso
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Utente
salve, questa mattina ho finalmente ritirato l'esame istologico " carcinoma uroteliale papillare microinvasivo, ben differenziato (G1), di basso grado. A:Tonaca muscolare liscia, ove valutabile, indenne da neoplasia.
B:frammenti di tessuto muscolare liscio indenni da neoplasia"
è stato prescritta terapia di 6/8 instillazioni vescicali con mitomicina.
è una terapia adeguata in questa situazione? oltre a questo ve ne sono altre migliori? questa cura quanta efficacia ha su questo tipo di tumore? dal referto posso capire che non è uno dei peggiori, in questo caso quante probabilità abbiamo di ritrovarci a breve con un tumore riformato e quant'è il rischio che il prossimo possa esser più grave?
grazie
B:frammenti di tessuto muscolare liscio indenni da neoplasia"
è stato prescritta terapia di 6/8 instillazioni vescicali con mitomicina.
è una terapia adeguata in questa situazione? oltre a questo ve ne sono altre migliori? questa cura quanta efficacia ha su questo tipo di tumore? dal referto posso capire che non è uno dei peggiori, in questo caso quante probabilità abbiamo di ritrovarci a breve con un tumore riformato e quant'è il rischio che il prossimo possa esser più grave?
grazie
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Utente
la ringrazio molto per la sua gentilezza e per l'attenzione che dedica a questo nostro caso. Volevo chiederle un informazione, il mio compagno al momento del ricovero ha avuto un ematuria molto forte e dopo l'intervento è dovuto ritornare in sala a causa di un vaso che sanguinava molto, questi due fattori insieme hanno comportato un anemia acuta, era arrivato ad avere l'emoglobina a 6g/dl e ha intrapreso una terapia con ferro e acido folico. alla dimissione era arrivato a 9 e dopo 7 gg a 10 ora sta proseguendo la medesima terapia la mia preoccupazione è se la terapia con mitomicina può influire in qualche modo sull'anemia, o può dare qualche effetto collaterale con ferro e acido folico. la ringrazio nuovamente
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Utente
salve, mi permetto di scriverle ancora visto che lei ha seguito il nostro caso, avrei bisogno di un informazione. é possibile che il trattamento che sta facendo il mio compagno con mitomicina possa comportare un calo delle piastrine molto grosso? tenendo conto che come già le avevo scritto ha avvuto un anemia acuta e dal ricovero ad oggi non ha mai smesso di assumere il ferro, ma la cosa più strana è che le piastrine sono sempre state nella norma e solo da 3 giorni dopo l'inizio della cura hanno cominciato a scendere.la ringrazio molto
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Utente
Salve, scusi se la disturbo ancora a distanza di molti mesi, ma avrei bisogno di un indicazione per quanto riguarda il problema del mio compagno. a distanza di quasi un anno dall'intervento che ha subito per il polipo alla vescica ora sta per fare tutti i controlli di routine e oggi abbiamo ritirato l'esame citologico delle urine , a differenza di sei mesi fa riporta questo risultato "cellule epiteliali transizionali caratterizzate da lievi alterazioni nucleari, cellule epiteliali pavimentose" questo su due campioni, ma sul terzo dice "cellule epiteliali transizionali, cellule epiteliali pavimentose", volevo sapere se quell'alterazione nucleare che si riscontra poteva essere indice del fatto che il tumore si sia riformato? anche se poi risulta che non sono state trovate cellule tumorali su tutti e tre i campioni! La ringrazio molto in anticipo perchè mi è stato molto utile in tutti i suoi consulti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 28k visite dal 28/05/2011.
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