Una prostatite acuta benigna

Salve, ho 29 anni e nel 2008 ho avuto una prostatite acuta benigna con forti bruciori. Ad oggi mi porto ancora degli strascichi e dei fastidi sebbene sia stata curata, nel Settembre 2008, con Bassado, Pigeminil e (.....) un farmaco per aumentare l'apertura dello sfintere per circa 4-5 mesi .
Nel Settembre 2009 ancora fastidi, Bactrim forte il famoso farmaco per aumentare l'apertura dello sfintere (6 mesi)e un'integratore alimentare con serenoa repens.
Durante la visita urologica si è evidenziato come, dopo uroflussimetria, rimanesse urina intrappolata all'altezza della prostata dopo palpazione rettale della stessa.
Per i 1-2 anni di cura non ho avuto grandi miglioramenti ed ero abbastanza demoralizzato dalla scarsissima qualità di vita che comportava questo problema.
Sebbene nel 2000 sono stato sottoposto ad un'intervento di stenosi uretrale per incisione (che non consiglio a nessuno... ci sono centri che ricostruiscono il canale uretrale e amen) e quindi abituato a una situazione già problematica di per sè, ora vivo una situazione insostenibile.
I fastidi sono:
-difficoltà nell'iniziare la minzione
-difficoltà di svuotamento
-frequenza alta di minzione
-minzione nottura ( a volte non mi accorgo e al mattino vescica piena e ancora peggio)
-fastidi al retto
-dopo i rapporti la velocità del flusso e lo svuotamento peggiorano per alcuni giorni.
-calo o assenza della libido
-dopo l'ejaculazione possibili fastidi pelvici e ai testicoli e scarsa soddisfazione del raporto.
(Quest'ultima non mi è chiara se è dovuta a lunghi periodi di astensione, 20-25 giorni.)

Sono alto 1.75 e pesavo 74-75 chili, ora ne peso 64. Da quando seguo un altro regime alimentare e stile di vita la situazione si è un pò stabilizzata ed è leggemrente migliorata evitando prodotti cerealicoli, caseari e latte sopratutto (che a quanto pare responsabile dell'aumento di testosterone) e in particolare assumendo un integratore alimetare "Prostafen" della re-vitalis, scovata su internet.
Comunque nei periodi peggiori l'urina, dopo la minzione, rimane all'altezza della prostata e quando mi siedo ho delle perdite.

Il fastidio più grande, per cui vi scrivo, è che durante la minzione la velocità del flusso cala, perchè il pene va leggermente in erezione.
(Penso che questo al fatto che la vescica debba spingere più del normale)
C'è qualche soluzione per questo?
E' possibile che ad oggi non ci siano dei percorsi medici per uscire da questo incubo?
Sono molto deluso anche perchè non ho ricevuto adeguate spiegazioni e sopratutto comprensione da parte dei medici, cosa, (a mio parere) essenziale e fondamentale al percorso riabilitativo del paziente.
A dire il vero ho trovato più informazioni utili su internet che dagli specialisti.

Vi ringrazio anticipatamente per le Vs risposte e rimango fiducioso della Vs comprensione.
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
considerato che ha avuto un intervento per stenosi uretrale bisognerebbe controllare lo stato della stessa cominciando, se non lo ha già fatto, con una uroflussometria e valutazione del residuo post-minzionale.
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