In quanti giorni dovrebbe migliorare con l'uso dell'antibiotico

Gentili dottori vi scrivo per avere delle delucidazioni su un problema che assilla ormai da 1 anno mio marito che ha quasi 38 anni. Ha incominciato con l'avvertire fastidi e bruciori durante la minzione. E' stato seguito da vari urologi che lo hanno sottoposto a diverse terapie antibiotiche e antiinfiammatorie che non sono mai state risolutive. L'ecografia prostatica ha evidenziato una prostata ingrandita e dolente ma i valori del PSA, il tampone uretrale, l'uroflussometria, gli esami citologici, l'urina e i vari esami del sangue sono sempre risultati negativi. Purtroppo da qualche giorno ha seri problemi ad urinare. Dolore, bruciore e presenza di sangue nelle urine (da stick effettuato in farmacia). é stanco, inappetente, ha sudorazione e ieri anche la febbre che è poi calata con l'antipiretico. Al pronto soccorso gli hanno rilevato la prostata ingrossata di 60 e gli hanno dato l'ennesimo antibiotico (ciproxin) senza fare urinocoltura. La situazione sembra leggermente migliorata per quanto riguarda il dolore ma il flusso di urine è sempre minimo e sembra ancora essere rossastro. La presenza di sangue deve allarmarci? In quanti giorni dovrebbe migliorare con l'uso dell'antibiotico? Nessuno mi dà delle spiegazioni sul perchè questo problema non si risolve dopo tutte queste cure, anzi si riacutizza i termini così importanti. é possibile che non ci sia soluzione? Devo provare altre strade? quali esami si possono ancora fare? Ha fatto anche una colonscopia con biopsia di esiito negativo. Non so più a chi rivolgermi e lui comincia a non essere più tranquillo. Dimenticavo sta prendendo un alfabloccante (la tamsulosina) potrebbe essere questa che gli porta la pressione bassa, la nausea e la stanchezza? Se si si può sospendere senza problemi all'improvviso? La prende dal 1 maggio.
Vi ringrazio in anticipo. Simona
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

visto tutto quello che ci racconta possiamo tranquillizzare lei e suo marito; il problema indicato ha tempi lunghi di risoluzione ma non sembra essere una patologia grave o non risolvibile.

Continui a seguire le indicazioni cliniche che il suo urologo le darà.

Infine sulla Tamsulosina l'effetto collaterale da lei indicato è sicuramente reale e da considerare ma la decisione finale di sospenderlo o sostituirlo solo e sempre il vostro urologo può deciderlo.

Nel frattempo, se poi desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Gentili dottori vi ringarzio per la risposta. Mio marito sta seguendo la cura con il ciproxin ma da ieri ha nuovamente problemi con il flusso di urine che sembra diminuire, essere più scuro e di nuovo doloroso. Non vorrei che si ritrovasse nelle stesse condizioni di qualche settimana fa! Che esami sarebbe consigliabile fare per la vescica? Può essere che per l'infiammazione si sia ristretto il canale da dove fuoriesce l'urina? Ha parlato con l'urologo che gli ha detto di riprendere le cistalgan, forse 5 giorni erano stati troppo pochi? Non so più cosa pensare. Grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

esami suo marito ne ha già fatti molti è la diagnosi sembra essere già stata tracciata.

Comunque, soprattutto se il problema dovesse continuare, bisognerà poi risentire il suo urologo e con lui decidere di rifare eventualmente una ecografia ed un'uroflussometria registrata, da queste indagini si potrebbe, in fase non acuta del problema, decidere altre valutazioni più invasive, come ad esempio una uretrocistoscopia; ma non mettiamo il carro davanti ai buoi e seguiamo le indicazioni urologiche che vi darà il vostro specialista.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie del consulto aspettiamo.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Mi aggiorni comunque, se lo desidera.
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Utente
Utente
Buongiorno, dopo 3 settimane di cura con ciproxin mio marito ha eseguito le seguenti analisi del sangue:
Emocromo che risulta in regola
Formula leucocitaria in regola
Ves 31 (con intervallo da 2 a 28)
creatinina 1,1 (con intervallo da 0,7 a 1,2)
Glucosio, colesterolo, trigliceridi, ALT e GGT in regola
Antigene mucinico 19-9 eq. 6,2 (con intervallo da 0,0 a 37)
Omocisteina 17,80 (con intervallo da 5 a 15)
Urine
colore giallo chiaro
Aspetto limpido
ph 6,5
densità 1012 (con intervallo da 1005 a 1020)
glucosio 0.0 (con intervallo da 0.0 a 10)
albumina 0.0 (con intervallo da 0.0 a 10)
emoglobina 0.0 (assente)
corpi chetonici 0,0 (assenti)
nitriti +2 presenti /assenti)
bilirubina 0,0 (assente)
Urobilinogeno 0,2 (con intervallo da 0,0 a 0,2)

Urine completo
Leucociti 170 (0 - 14)
Batteri Numerosi

Proteina c reattiva < 0.3 (con intervallo da 0.0 a 0.5

Tiroide in regola

Deve ritirare gli esami per la candida intestinale, fare il PSA il citologico urine l'esame colturale uretrale e dello sperma.
Per il momento cosa emerge dagli esami già fatti? C'è ancora infezione vero? Lui dice di avere meno fastidi ultimamente.
Grazie per l'attenzione




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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gli esami già fatti ed inviati ci indicano che potrebbe esserci un'infezione delle vie uro-seminali, forse in via di risoluzione, visto che anche i sintomi lamentati si stanno attenuando.
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Utente
Utente
Ma se lui ha sospeso l'antibiotico esso fa ancora il suo effetto? altrimenti come fa ad essere in via di risoluzione? Comunque dopo la sospensione del ciproxin sta assumendo il Pluvio, antiifiammatorio.
Mi scusi l'insistenza ma ho paura che mi sfugga qualcosa.
saluti e grazie
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gli esami, ancora in corso, dovrebbero darci ancora ulteriori e più precise indicazioni sulla reale situazione clinica di suo marito.
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Utente
Utente
Salve, vorrei chiederLe una delucidazione su un esame fatto da mio marito. Ho chiesto al mio medico la coprocoltura per la ricerca della candida intestinale. Oggi ho ritirato i risultati che le elenco:
Colt.feci per ricerca salmonella NEGATIVO
Colt.feci per ricerca Shigella NEGATIVO
Colt.feci per ricerca Campylobacter NEGATIVO.
Mi chiedo: ma da dove si vede se c'è la candida?? Ha sbagliato il mio medico a richiedere l'esame o io non capisco? Mi scusi ma non sono convinta di quanto è emerso.
la ringrazio ancora
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Generalmente, se presenta una infezione da Candida, questa viene segnalata nell'indagine colturale fatta.
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Utente
Utente
Abbiamo appena ritirato gli esami colturali e il PSA, glieli elenco:
* PSA totale 5,42 (0,00 - 4,00)
PSA libero 0,37 (a5 - 100)
** Percentuale fPSA 6,8%

Esame colturale liquido seminale NEGATIVO

Screening urine POSITIVO
Esame colturale positivo
Carica batterica 100.000
Ceppo isolato ESCHERICHIA COLI

Dall'antibiogramma mi sembra che l'unico antibiotico sia
l'AMIKACINA contrassegnato con la I

Dobbiamo preoccuparci per i valori del PSA o secondo Lei sono legati all'infezione?
Ieri mio marito ha avuto febbre a 38 scesa solo con la Tachipirina. Stamattina a 37,5.

Grazie per l'attenzione, saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Tranquilli, i valori alterati del PSA molto probabilmente sono legati all'infezione; bisogna comunque ora risentire il vostro urologo; sarà lui a darvi le indicazioni terapeutiche finali e poi a monitorare per bene la situazione clinica di suo marito.
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