Cistite? uretrite?
Innanzitutto grazie per il servizio offerto. Grazie davvero.
I sintomi: faccio pipì (fa cattivo odore) 7/8 volte al giorno, la punta del pene è leggermente arrossata e mi dà un leggero fastidio. A volte si crea anche quella patina bianca che volgarmente viene chiamata "formaggio". Questi sintomi sono accompagnati da diarrea più o meno accentuata e hanno un andamento ciclico.
Con l'orinocoltura è emersa la presenza del batterio Escherichia coli e con il tampone uretrale è stata confermata la sua presenza con l'aggiunta del batterio Morganella Morganii. E' stata viceversa esclusa la presenza di Gonococco.
Ho assunto Augmentin che non solo si è dimostrato inefficace ma, addirittura, ha peggiorato i sintomi. Successivamente ho assunto Ciproxin 500 mg per 10 gg e ho avuto un netto miglioramento. Purtuttavia i sintomi, dopo 14 gg dal termine della terapia, sono ricomparsi. Anche se molto attenuati.
Di cosa si tratta? E come posso cercare di risolvere questo problema?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e Vi aguro buon lavoro.
Alessandro
Bologna
I sintomi: faccio pipì (fa cattivo odore) 7/8 volte al giorno, la punta del pene è leggermente arrossata e mi dà un leggero fastidio. A volte si crea anche quella patina bianca che volgarmente viene chiamata "formaggio". Questi sintomi sono accompagnati da diarrea più o meno accentuata e hanno un andamento ciclico.
Con l'orinocoltura è emersa la presenza del batterio Escherichia coli e con il tampone uretrale è stata confermata la sua presenza con l'aggiunta del batterio Morganella Morganii. E' stata viceversa esclusa la presenza di Gonococco.
Ho assunto Augmentin che non solo si è dimostrato inefficace ma, addirittura, ha peggiorato i sintomi. Successivamente ho assunto Ciproxin 500 mg per 10 gg e ho avuto un netto miglioramento. Purtuttavia i sintomi, dopo 14 gg dal termine della terapia, sono ricomparsi. Anche se molto attenuati.
Di cosa si tratta? E come posso cercare di risolvere questo problema?
Vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione e Vi aguro buon lavoro.
Alessandro
Bologna
[#1]
Ai pazienti che, come lei riferiscono disturbi intestinali associati alle infezioni urinarie , in genere viene consigliato di regolarizzare l'intestino utilizando fermenti lattici, inoltre è fondamentale studiare le modalità di svuotamento della sua vescica con una uroflussimetria. Questo esame fornisce l'orientamento per ogni ulteriore indagine diagnostica che le vaerrà consigliato dall'urologo a cui si rivolgerà.
Cordiali saluti
M . Castiglioni
Cordiali saluti
M . Castiglioni
Dr Mirco Castiglioni
Specialista in Urologia
Andrologo
[#2]
Utente
Egr. dott. Castiglioni,
grazie per la tempestività e per la disponibilità.
Ad essere onesto un sintomo che, per superficialità, avevo omesso era proprio la diminuzione del flusso urinario. Si percepisce a vista d'occhio. Ed anche uno sgocciolamento post minzione.
Immagino dunque che lei pensi a qualcosa che interessi la prostata.
Per completare il quadro aggiungo che tali sintomi sono presenti da diversi anni. Non riuscivo a comprendere di soffrire di una patologia: pensavo che fosse l'alimentazione o altri, casuali, fattori.
Non mancherò di tenerLa informato su ogni ulteriore sviluppo.
Grazie e ancora auguri di buon lavoro.
Alessandro Bologna
grazie per la tempestività e per la disponibilità.
Ad essere onesto un sintomo che, per superficialità, avevo omesso era proprio la diminuzione del flusso urinario. Si percepisce a vista d'occhio. Ed anche uno sgocciolamento post minzione.
Immagino dunque che lei pensi a qualcosa che interessi la prostata.
Per completare il quadro aggiungo che tali sintomi sono presenti da diversi anni. Non riuscivo a comprendere di soffrire di una patologia: pensavo che fosse l'alimentazione o altri, casuali, fattori.
Non mancherò di tenerLa informato su ogni ulteriore sviluppo.
Grazie e ancora auguri di buon lavoro.
Alessandro Bologna
[#3]
Utente
Egr. dott. Castiglioni,
devo correggere la precedente sintomatologia descrittaLe: <Questi sintomi sono accompagnati da diarrea più o meno accentuata.> Non mi sembra di riscontrare questa contestualità. Evidentemente è stato un episodio una tantum.
Il mio medico di base ritiene che si tratti di una semplice uretrite trascurata. E mi ha prescritto un secondo ciclo di ciproxin di 10 gg (2 pastiglie da 500 mg al giorno). Ha detto che, se nemmeno questo secondo ciclo sarà risolutivo, dovrà somministrarmi antibiotico per via iniettiva.
Io non so cosa dire: se il medico di base manifesta questa serenità la cosa mi rassicura. Mi ha in cura da 30 anni e, quelle poche volte che ho avuto bisogno di lui, sono sempre rimasto soddisfatto. Dicono anche che è un buon diagnosta.
Allo stesso tempo questa cosa mi avvilisce non poco: anche se i sintomi non sono nè dolorosi nè fastidiosi è una bella schiavitù orinare così spesso. E poi da dove cavolo è sbucata questa infezione? Sempre il medico di base sostiene che ci sono dei canali linfatici tra l'intestino e l'uretra e che l'escherichia coli si è trasferito dall'intestino (in cui normalmente alberga) all'uretra.
Inoltre sarà che i miei 2 bimbi piccoli e mia moglie mi fanno parecchio tribolare, sarà che il lavoro mi dà dei pensieri ma....... sono proprio giù.
Chiedo scusa per il disturbo e vi ringrazio ancora per l'opportunità di aiuto che mi offrite.
Ancora grazie!
Alessandro
devo correggere la precedente sintomatologia descrittaLe: <Questi sintomi sono accompagnati da diarrea più o meno accentuata.> Non mi sembra di riscontrare questa contestualità. Evidentemente è stato un episodio una tantum.
Il mio medico di base ritiene che si tratti di una semplice uretrite trascurata. E mi ha prescritto un secondo ciclo di ciproxin di 10 gg (2 pastiglie da 500 mg al giorno). Ha detto che, se nemmeno questo secondo ciclo sarà risolutivo, dovrà somministrarmi antibiotico per via iniettiva.
Io non so cosa dire: se il medico di base manifesta questa serenità la cosa mi rassicura. Mi ha in cura da 30 anni e, quelle poche volte che ho avuto bisogno di lui, sono sempre rimasto soddisfatto. Dicono anche che è un buon diagnosta.
Allo stesso tempo questa cosa mi avvilisce non poco: anche se i sintomi non sono nè dolorosi nè fastidiosi è una bella schiavitù orinare così spesso. E poi da dove cavolo è sbucata questa infezione? Sempre il medico di base sostiene che ci sono dei canali linfatici tra l'intestino e l'uretra e che l'escherichia coli si è trasferito dall'intestino (in cui normalmente alberga) all'uretra.
Inoltre sarà che i miei 2 bimbi piccoli e mia moglie mi fanno parecchio tribolare, sarà che il lavoro mi dà dei pensieri ma....... sono proprio giù.
Chiedo scusa per il disturbo e vi ringrazio ancora per l'opportunità di aiuto che mi offrite.
Ancora grazie!
Alessandro
[#4]
caro utente,
chieda al suo medico curante che cosa intende per uretrite trascurata , in quanto se la sua fosse unauretrite non mi sembra proprio trascurata considerati i trattamenti antibiotici da lei già effettuati.
I canali linfatici collegano l'intestino alla vescica non all'uretra e la presenza di E. Coli nel maschio in genere è legata ad un disturbo dello svuotamento vescicale che, come le dicevo, va indagato con una uroflussimetria.
Insista con il suo medico per farsi prescrivere una valutazione urologica.
Cordiali saluti
M Castiglioni
chieda al suo medico curante che cosa intende per uretrite trascurata , in quanto se la sua fosse unauretrite non mi sembra proprio trascurata considerati i trattamenti antibiotici da lei già effettuati.
I canali linfatici collegano l'intestino alla vescica non all'uretra e la presenza di E. Coli nel maschio in genere è legata ad un disturbo dello svuotamento vescicale che, come le dicevo, va indagato con una uroflussimetria.
Insista con il suo medico per farsi prescrivere una valutazione urologica.
Cordiali saluti
M Castiglioni
[#5]
Utente
E' colpa mia dottore. Ho mancato di precisare la cronologia della mia patologia.
I primi sintomi certi di cui ho memoria risalgono all'estate del 2.004. Ma non escludo che, in forma più attenuata, essi si siano manifestati anche prima.
Considerando che l'Augmentin (assunto nella scorsa estate) non ha sortito nessun effetto possiamo serenamente affermare che la terapia è iniziata a fine ottobre. A tale data, infatti, risale il primo ciclo di Ciproxin. Che, come detto, si è rivelato efficace ma non risolutivo. Sto per terminare (domani) il secondo ciclo di Ciproxin che, allo stato, pur avendo ancora migliorato la situazione, non pare aver risolto definitivamente il problema. E' per questo che sono demoralizzato.
Ora, prima di passare alla via iniettiva, vorrei seguire il Suo consiglio e proporre al mio medico di base una visita dall'urologo. La mia paura è di incrinare il rapporto con il mio medico di base stesso. Non escludo, tuttavia, che forse ci sia anche la paura di scoprire (dall'urologo) cose che non vorrei scoprire...........
Devo confessarle che il tampone uretrale mi ha causato un vero e proprio shock portandomi quasi allo svenimento. Cosa che mi capita, per esempio, con l'esame del sangue.
Lo so, sono ipersensibile e dunque molto fragile, ma che ci posso fare? Sono fatto così. Non me ne vergogno più di tanto perchè non faccio male a nessuno ma tantè.
Mi scusi per lo sfogo e per il tempo che le sto "rubando".
La ringrazio sentitamente.
Alessandro
I primi sintomi certi di cui ho memoria risalgono all'estate del 2.004. Ma non escludo che, in forma più attenuata, essi si siano manifestati anche prima.
Considerando che l'Augmentin (assunto nella scorsa estate) non ha sortito nessun effetto possiamo serenamente affermare che la terapia è iniziata a fine ottobre. A tale data, infatti, risale il primo ciclo di Ciproxin. Che, come detto, si è rivelato efficace ma non risolutivo. Sto per terminare (domani) il secondo ciclo di Ciproxin che, allo stato, pur avendo ancora migliorato la situazione, non pare aver risolto definitivamente il problema. E' per questo che sono demoralizzato.
Ora, prima di passare alla via iniettiva, vorrei seguire il Suo consiglio e proporre al mio medico di base una visita dall'urologo. La mia paura è di incrinare il rapporto con il mio medico di base stesso. Non escludo, tuttavia, che forse ci sia anche la paura di scoprire (dall'urologo) cose che non vorrei scoprire...........
Devo confessarle che il tampone uretrale mi ha causato un vero e proprio shock portandomi quasi allo svenimento. Cosa che mi capita, per esempio, con l'esame del sangue.
Lo so, sono ipersensibile e dunque molto fragile, ma che ci posso fare? Sono fatto così. Non me ne vergogno più di tanto perchè non faccio male a nessuno ma tantè.
Mi scusi per lo sfogo e per il tempo che le sto "rubando".
La ringrazio sentitamente.
Alessandro
[#6]
Utente
Ho qualche elemento in più.
Sono andato dall'urologo che mi ha visitato e ha rilevato che la prostata è a posto. Ha dunque richiesto di eseguire gli esami del sangue e delle urine completi (posso eventualmente riportare le analisi in dettaglio ma, al momento, ho preferito non farlo per non "appesantire" il post). I valori risultanti delle analisi sono all'interno dei parametri tranne che i leucociti che sono appena superiori alla norma. L'urologo afferma che la causa può essere una piccola bronchite con raffreddore dalla quale sto adesso uscendo.
Per quanto riguarda l'orino-coltura ed il tampone uretrale (prescrittimi in autunno dal medico di base) che hanno rilevato l'escherichia coli, l'urologo non li ha ritenuti significativi. Affermando che l'escherichia coli, in una qualche misura, è sempre presente nell'organismo umano.
Ha ritenuto non utile procedere all'uroflussometria chiedendomi se io percepivo un rallentamento del flusso urinario e "fidandosi" della mia valutazione negativa. In effetti, tranne qualche raro episodio, il getto della mia urina è normale. E, a fine minzione, sono "soddisfatto".
La diagnosi finale è stata che i miei sintomi possono essere attribuibili a stress o a qualche forma allergica. L'unica cosa che mi ha proposto è che, qualora la "patina bianca" sulla punta del pene dovesse ripresentarsi (cosa che ritengo certa) mi farà vedere da una collega dermatologa. L'urologo infatti attribuisce la sopramenzionata patina NON a qualcosa di riconducibile a candidosi (o a funghi) ma a qualcosa che interessa l'aspetto dermatologico (lui chiama "desquamazione").
A sostegno di questa tesi devo dire che il medico di base, vedendo la patina e attribuendola a candidosi, mi ha somministrato fluxocan che non ha sortito nessun effetto.
Mi pare dunque di capire che, per quanto riguarda l'aspetto prettamente urologico, il medico ritiene esaurita la sua funzione (tutto è a posto) ed, eventualmente, l'indagine può riguardare la dermatologia.
In tutta franchezza non so se rallegrarmi dell' esito della ricerca: sono ben felice di non aver riscontrato patologie ma, allo stesso tempo, mi chiedo se i sintomi me li dovrò tenere tutta la vita. E mi domando anche se possano peggiorare.
Potete aiutarmi ad arrivare ad una ragionevole conclusione della mia storia medica relativa a questi episodi?
Grazie
Alessandro
Sono andato dall'urologo che mi ha visitato e ha rilevato che la prostata è a posto. Ha dunque richiesto di eseguire gli esami del sangue e delle urine completi (posso eventualmente riportare le analisi in dettaglio ma, al momento, ho preferito non farlo per non "appesantire" il post). I valori risultanti delle analisi sono all'interno dei parametri tranne che i leucociti che sono appena superiori alla norma. L'urologo afferma che la causa può essere una piccola bronchite con raffreddore dalla quale sto adesso uscendo.
Per quanto riguarda l'orino-coltura ed il tampone uretrale (prescrittimi in autunno dal medico di base) che hanno rilevato l'escherichia coli, l'urologo non li ha ritenuti significativi. Affermando che l'escherichia coli, in una qualche misura, è sempre presente nell'organismo umano.
Ha ritenuto non utile procedere all'uroflussometria chiedendomi se io percepivo un rallentamento del flusso urinario e "fidandosi" della mia valutazione negativa. In effetti, tranne qualche raro episodio, il getto della mia urina è normale. E, a fine minzione, sono "soddisfatto".
La diagnosi finale è stata che i miei sintomi possono essere attribuibili a stress o a qualche forma allergica. L'unica cosa che mi ha proposto è che, qualora la "patina bianca" sulla punta del pene dovesse ripresentarsi (cosa che ritengo certa) mi farà vedere da una collega dermatologa. L'urologo infatti attribuisce la sopramenzionata patina NON a qualcosa di riconducibile a candidosi (o a funghi) ma a qualcosa che interessa l'aspetto dermatologico (lui chiama "desquamazione").
A sostegno di questa tesi devo dire che il medico di base, vedendo la patina e attribuendola a candidosi, mi ha somministrato fluxocan che non ha sortito nessun effetto.
Mi pare dunque di capire che, per quanto riguarda l'aspetto prettamente urologico, il medico ritiene esaurita la sua funzione (tutto è a posto) ed, eventualmente, l'indagine può riguardare la dermatologia.
In tutta franchezza non so se rallegrarmi dell' esito della ricerca: sono ben felice di non aver riscontrato patologie ma, allo stesso tempo, mi chiedo se i sintomi me li dovrò tenere tutta la vita. E mi domando anche se possano peggiorare.
Potete aiutarmi ad arrivare ad una ragionevole conclusione della mia storia medica relativa a questi episodi?
Grazie
Alessandro
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.5k visite dal 14/11/2007.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.