Una storia particolare

Gentili dottori,
la mia storia è particolare e, purtroppo, per me fonte di grandi preoccupazioni. Ho 32 anni e non ho mai avuto rapporti sessuali. Quando ero piccolo il mio pediatra, visitando il mio apparato genitale, mi diceva che dovevo scoprire il glande regolarmente anche per questioni di igiene ma io, colpito dal fastidio che lui mi procurava facendolo, non l’ho mai ascoltato.
Gli anni passavano e i primi turbamenti sessuali erano vissuti più nella mia mente che effettivamente sfogati con una masturbazione normale: avevo questa sorta di sacro terrore di esplorare il mio pene, anche di osservare una sua corretta igiene.
Per limiti psicologici, sicuramente, oltre ad un improvviso aumento della mia massa corporea per un’alimentazione eccessiva non ho mai avuto una ragazza e il mio problema continuava a rimanere nascosto, magari accennato a qualche amico, ma mai affrontato.
Ebbene, dopo aver rimesso in discussione la mia vita e aver perso circa venti chili, da due mesi ho una relazione con una ragazza. Ed il momento è giunto, perché l’istinto mi porta a volere un rapporto sessuale con lei (che è al corrente della mia triste storia, che non mi fa pressioni ma che, comunque, io temo di perdere se non risolverò il mio problema).
Giorno dopo giorno ho provato a scoprire il glande con delicatezza ma, ad un certo punto, ho notato che un fastidio mi proviene dalla parte inferiore del glande stesso. Non so se dipende da un frenulo breve e non so se ho anche una fimosi (in effetti la pelle che ricopre la punta del mio pene eccede) e non so altre cose: non so se ho avuto uno sviluppo del pene decente (flaccido è circa 5 cm, in erezione circa 10 cm per una circonferenza in erezione di circa 11,5 cm) e non ho mai capito cosa fossero quelle macchie gialle negli slip che appaiono più estese e marcate dopo prolungate erezioni o masturbazioni e comunque presenti anche senza queste ultime.
Ho contattato il mio medico di base che, tuttavia, ha potuto darmi soltanto un giudizio telefonico mentre al più presto andrò a chiedere un parere al medico di base della città in cui vivo.
Nel frattempo, che io debba operarmi o no, vorrei provare ad avere comunque un rapporto, protetto, con la donna che è entrata nella mia vita solitaria.

Vi chiedo un parere sulla situazione che vi ho descritto (compresa la necessità di avere il mio primo rapporto al più presto) confidando nella vostra comprensione e nel vostro giudizio e scusandomi se mi sono eccessivamente dilungato.
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Dr. Mauro Seveso Urologo 1.2k 60
Caro Utente,
l'opportunità di avere un rapporto deve essere dettata dall'amore che Lei ha per la sua ragazza e non per testare il funzionamento del suo apparato genitale. comunque, per risolvere ogni suo dubbio riguardo la normale conformazione del pene sarebbe consigliabile essere visitati da un urologo che potrà tranquillizarla o eventualmente dare le necessarie indicazione per la risoluzione di eventauli problemi.
Auguri con affetto per la sua serenità

Mauro Seveso

Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano

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Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gent.mo dott. Seveso,
la ringrazio per il suo consiglio e per gli auguri. Tenevo solo a dirle che non vivo questa situazione come un test per vedere se tutto funziona a dovere. Forse così può sembrare ma le assicuro che proprio perchè sto bene con lei e non voglio perderla mi fa capire che più tempo passa senza avere un rapporto più la nostra relazione è a rischio ma dall'altra parte ci sono le mie paure e, forse, problemi medici che devo affrontare.

La saluto cordialmente.
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