Una riduzione dell'apertura del collo vescicale
Egregi dottori,
ho sofferto di prostatite fin dal 2001. Nel 2003 a seguito di una serie di cure sembrava finalmente che la prostatite fosse stata sconfitta: non avevo piu' alcun sintomo, mia moglie e' rimasta incinta ed anche l'ecografia aveva mostrato una prostata normalissima. Ora a seguito di una recidiva della sintomatologia (soprattutto sgocciolamento post minzionale e dolenzia post eiaculatoria) ho fatto un ulteriore ecografia che ha evidenziato una parenchima prostatico con lievi disomogeneita' e una riduzione dell'apertura del collo vescicale (nessun residuo post minzionale ed assenza di aggetto in vescica). Ora mi chiedo questo problema del collo vescicale e' la causa o la conseguenza della prostatite? Se fosse la conseguenza potrebbe attenuarsi con la riduzione dell'infiammazione prostatica?
Altrimenti quali sono le alternative rispetto agli alfalitici o all'operazione?
Grazie
ho sofferto di prostatite fin dal 2001. Nel 2003 a seguito di una serie di cure sembrava finalmente che la prostatite fosse stata sconfitta: non avevo piu' alcun sintomo, mia moglie e' rimasta incinta ed anche l'ecografia aveva mostrato una prostata normalissima. Ora a seguito di una recidiva della sintomatologia (soprattutto sgocciolamento post minzionale e dolenzia post eiaculatoria) ho fatto un ulteriore ecografia che ha evidenziato una parenchima prostatico con lievi disomogeneita' e una riduzione dell'apertura del collo vescicale (nessun residuo post minzionale ed assenza di aggetto in vescica). Ora mi chiedo questo problema del collo vescicale e' la causa o la conseguenza della prostatite? Se fosse la conseguenza potrebbe attenuarsi con la riduzione dell'infiammazione prostatica?
Altrimenti quali sono le alternative rispetto agli alfalitici o all'operazione?
Grazie
[#1]
Caro lettore ,
potrebbero essere due problematiche che si rincorrono. Alla sua età poi non sono previste facili soluzioni farmacologiche e tanto meno chirurgiche che anzi generalmente sono sconsigliate.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
potrebbero essere due problematiche che si rincorrono. Alla sua età poi non sono previste facili soluzioni farmacologiche e tanto meno chirurgiche che anzi generalmente sono sconsigliate.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Pur concordando con il collega che mi ha preceduto, a mio parere ,sembra indispensabile una flussimetria urinaria per capire se la sclerosi del collo sia tale da eseguire terapia o per monitorizzare la stessa.Ne parli con il suo urologo.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott.Roberto Mallus
[#3]
Utente
Grazie per le risposte. Effettuero' la flussimetria. Quello che pero' vorrei capire e' se una riduzione della prostatite come gia' avvenuto una volta possa migliorare anche la situazione del collo vescicale. Inoltre se gli alfalitici sono solo farmaci sintomatici e l'operazione di TUIP e' sconsigliabile sia per il rischio di eiaculazione retrograda che per il rischio di recidive cosa si puo' allora fare alla mia eta'?
Grazie
Grazie
[#5]
Caro lettore,
certo i farmaci alfa-litici sono sintomatici ma in alcuni casi possono permettere di superare le fasi critiche dovute ad un problema infiammatorio a livello prostatico e quindi aiutare a risolvere la situazione . Trattamenti endoscopici vanno invece sempre attentamente esaminati e discussi con l'urologo dopo una valutazione clinica attenta (che prevede anche naturalmente una uroflussometria registrata) ed "in diretta".
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
certo i farmaci alfa-litici sono sintomatici ma in alcuni casi possono permettere di superare le fasi critiche dovute ad un problema infiammatorio a livello prostatico e quindi aiutare a risolvere la situazione . Trattamenti endoscopici vanno invece sempre attentamente esaminati e discussi con l'urologo dopo una valutazione clinica attenta (che prevede anche naturalmente una uroflussometria registrata) ed "in diretta".
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#7]
..si , se lo desidera, ci tenga informati sull'evoluzione della sua situazione clinica.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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[#8]
Caro lettore
Ma ha effettuato una Rx-uretrocistografia retrograda e minzionale?
La diagnosi di sclerosi del collo vescicale è stata solo eecografica?
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
Ma ha effettuato una Rx-uretrocistografia retrograda e minzionale?
La diagnosi di sclerosi del collo vescicale è stata solo eecografica?
Cordiali saluti
Dott. Patrizio Vicini
www.patriziovicini.it
Dott. Patrizio Vicini
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www.chirurgia-plasticaestetica.com
Roma
[#9]
caro lettore,
la sclerosi del collo vescicale è il risultato di una prostatite sotto forma di un indurimento sclerotico, cicatriziale, del collo vescicale.
Con la terapia ,in genere, non ci possono essere miglioramenti della sclerosi ma si può urinare meglio.
Prima di un eventuale trattamento endoscopico, è opportuno uno studio particolareggiato ( ecografia, uretrografia, flussimetria,,,,)
cari saluti
la sclerosi del collo vescicale è il risultato di una prostatite sotto forma di un indurimento sclerotico, cicatriziale, del collo vescicale.
Con la terapia ,in genere, non ci possono essere miglioramenti della sclerosi ma si può urinare meglio.
Prima di un eventuale trattamento endoscopico, è opportuno uno studio particolareggiato ( ecografia, uretrografia, flussimetria,,,,)
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#10]
Utente
La sclerosi del collo mi e' stata diagnosticata solo su base ecografica. Non ho fatto ne' flussimetria ne' uretrocistografia retrograda. In questo periodo comunque ho avuto una riduzione dei sintomi legati alla prostatite e mi sembra che anche lo sgocciolio post minzionale si sia in parte ridotto.Mi consigliate di sottopormi ad ulteriori analisi?
Grazie per la vostra disponibilita'.
Grazie per la vostra disponibilita'.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 5.9k visite dal 13/11/2007.
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