Stenosi del collo e prostatite recidive

Ho 30 anni e nel 2000 sono stato operato per la ricostruzione del collo vescicale sez Young, a causa di una lunga prostatite cronica e di una importante stenosi del collo.
Purtroppo a distanza di un anno dall'intervento i fastidi che accusavo sono tornati sebbene in misura attenuata: persistenti bruciori in sede pelvica e leggera prostatite cronica che di tanto in tanto si accentua.
Ho fatto ben 4 urocistografie minzionali (prima e dopo l'intervento) ma sempre senza la fase minzionale (mia difficoltà ad urinare a comando). Dal 2001 mi stanno curando solo con antibiotici (Bactrin forte) con terapie che durano mesi e mesi, e solo ora mi hanno consigliato di rioperarmi per una incisione del collo.
Vorrei sapere se tale operazione potrà risolvere il problema definitivamente o c'e' il rischio di eiaculazione retrograda e che questi fastidi perdurino anche dopo.
C'e' una terapia che possa attenuare il bruciore del collo vescicale e che migliori le condizioni della mia prostata?
Grazie
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Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
la sclerosi o stenosi del collo vescicale è una malattia che si verifica come conseguenza di un processo infiammatorio come una prostatite acuta o cronica, come conseguenza di manovre endoscopiche o cateterismo, come conseguenza di interventi sulla prostata come la resezione endoscopica di prostata.
la diagnosi si effettua con la uretrocistografia e purtroppo è fondamentale valutare la fase minzionale proprio per valutare la scarsa apertura del collo vescicale durante la minzione ma altrettanto importante è l'uroflussometria per valutare il flusso urinario che in tale caso è assottigliato e prolungato
lo studio videourodinamico può riassumere in se stesso i due esemi su menzionati valutando la morfologia di svuotamento associata alle pressione e flusso di svuotamento vescicale.
la terapia in questa malattia è rappresentata principalmente dall'incisione endoscopica del collo vescicale, al contrario dell'altra malattia definita appunto malattia del collo vescicale che è dovuta invece a un ipertono del collo vescicale che può trattarsi con farmaci rilassanti il collo definiti alfa litci
nel suo caso purtroppo trattandosi di un fenomeno infiammatorio cicatriziale la terapia medica avrebbe scarso effetto e quindi l'opzione terapeutica è l'incision endoscopica del collo vescicale. questa operazione potrebbe migliorarLe sicuramente la sua situazione ma ha elevato rischio di ejaculazione retrograda che persisterà permanentemente. seppure raramente c'è la possibilità di recidiva dopo incisione, della stenosi del collo vescicale

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#2]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore 3965,

non posso che confermarle quanto le dice il Collega Benedetto
Si faccia seguire da uno specialista valido e di sua assoluta fiducia
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#3]
Attivo dal 2004 al 2014
Ex utente
Intanto vi ringrazio per la risposta.
Insomma mi trovo di fronte ad una brutta alternativa.
O rimanere così con una qualità della vita pessima o scegliere la via del trattamento chirurgico con rischi connessi.
Non ci sono alternative che mi permettano di vivere un po' meglio?
Grazie
[#4]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Chirurgo generale, Endocrinologo, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore 3965,

non sarei così drastico.
Intanto mi farei visitare da uno specialista "serio" che possa valutare la situazione in maniera più corretta ed approfondita e possa stabilire una strategia terapeutica corretta
Cari saluti
[#5]
Attivo dal 2004 al 2014
Ex utente
Intanto Vi ringrazio per il supporto.
Il medico cui mi sono rivolto non mi ha dato alternative.
La prima volta o rimanere così o fare la plastica del collo.Ora o continuare a rimanere così o fare la TUIP.
L'unica strategia farmacologica seguita è prendere antibiotici per mesi. Esistono altre possibilità?
Grazie
[#6]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sarebbe bene farsi seguire da con uno specialista per definire l'iter terapeutico migliore.
gli antibiotici non credo possano giovarle granchè.
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