Spermiocoltura o esame colturale secreto prostatico?

Preg.mi dottori,
sono in cura per una prostatite da enterococcus faecalis. Ho effettuato un primo ciclo di lefloxacina 500 cp, una al dì x 20 gg. Al termine della terapia, l'esame di controllo del secreto prostatico è risultato ancora positivo all'enterococcus faecalis. Ho ripetuto un ciclo di 15 gg di levofloxacina 500 cp, 1 al dì. A 15 gg dalla fine della terapia dovrò ripetere controllo: è più utile una spermiocoltura, come ha suggerito un amico andrologo o la coltura del secreto prostatico, come ha indicato l'urologo curante? Perchè uno o perchè l'altro? Grazie mille!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore ,

la cosa più saggia e corretta sarebbe eseguire sia la valutazione colturale sul liquido seminale che sul secreto prostatico.

Se desidera avere altre notizie più dettagliate su queste problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .

Comunque risenta ora il suo urologo.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Dott. Beretta, grazie per la cortese attenzione.
Avevo già preso visione sia dell'articolo sopra da Lei indicato, sia di altri Suoi pregiati articoli che ho avuto modo di apprezzare.
Gli esami colturali che andrò ad effettuare li eseguirò presso il laboratorio dell'ospedale della mia città perchè se positivi (spero di no!), con ogni probabilità, saranno propedeutici per un piano terapeutico ospedaliero.
Dal 5 gennaio sino al 7 marzo c.a., prima dell'individuazione dell'agente infettante e dei 2 trattamenti con la levofloxacina, ho preso antibiotici non mirati per ben 3 cicli da 5 gg. ciascuno, prescritti in maniera alquanto superficiale da un precedente urologo a seguito anche del risultato negativo (falso) di un esame colturale del secreto prostaico. Purtroppo il prelievo biologico era stato dimenticato in chissà quale cassetto dall'urologo ed era stato consegnato al laboratorio dopo ben 4 giorni e quindi, ovviamente, falsamente negativo. Di consegenza, sono imbottito di antibiotici con il rischio che si siano create resistenze.
Da qui la mia necessità che d'ora in poi, venga usata la massima attenzione ed il massimo scrupolo, con l'opportunità che l'esito dell'esame/i colturale/i sia/no attenzionati da un infettivologo, già individuato.
In conclusione, grazie dott. Beretta per ogni suggerimento ed approfondimento che vorrà fornire ad un "ragazzo" d 46 anni, fisico atletico e spero abbastanza attento allo stile di vita, che si è smarrito nei meandri della sanità.
Se di interesse medico, la terrò informato dell'esito terapeutico.
Cordiali saluti.

N.B.: (ad abundatiam) PSA 0,73 ng/ml; ecografia transrettale e sovrapubica (in sintesi) tutto ok; solo un modico aumento di volume della prostata 37x45x39 di 34 grammi.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Bene!

Se lo riterrà utile ci tenga aggiornati!
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Utente
Utente
Dr. Beretta, eccomi!! Ritengo utile aggiornarvi.
1) Giorno 4 c.m. ho eseguito prelievo ed esame secreto prostatico; giorno 5 c.m. ho eseguito prelievo ed esame liquido seminale. Stesso laboratorio ospedaliero. Bene, il secreto prostatico è risultato (ancora) positivo all'enterococcus faecalis con numerose colonie. Il liquido seminale è risultato negativo a TUTTO (germi comuni, miceti, ureaplasma, micoplasma, clamidia, tricomonas, gardnerella) Come si spiega una tale discordanza???

2) Ma l'enterococcus faecalis, dalla prostata, si riesce e si deve eradicare????? Dopo 2 lunghi cicli di lefloxacina, è il caso di cambiare antibiotico?

Grazie ai medici che daranno consigli utili e indicazioni concrete, senza ovviamente incorrere nella vietata "prescrizione via internet".

Cordiali saluti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

certo è curioso questa disparità nei risultati, forse la diluizione delle due secrezioni valutate od altro è da considerare ma qui solo il laboratorio, dove ha fatto l'esame, le può dare le giuste prospettive.

Sulla terapia poi le direi di seguire le indicazioni che le darà il suo urologo che penso si orienterà, nell'indicarle il farmaco mirato, con l'antibiogramma che quasi sempre è allegato ad una valutazione colturale positiva.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Cortese dott. Beretta, perdoni l'insistenza per una domanda che ritengo sia utile non solo a me ma anche ai tantissimi lettori. Serve anche x capire le scuole di pensiero.
Lei ritiene che il batterio (enterococcus faecalis) che si è annidato nella mia prostata e che mi sta creando sensibili disagi sia da eradicare oppure, se non si riesce a farlo dopo ripetuti ed adeguati cicli di antibiotici mirati, ci si deve accontentare di tenere a bada la sintomatologia? Spero di essermi espresso bene. Grazie e saluti!
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

il microrganismo in questione per risolvere i suoi sintomi deve essere eliminato.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Gentile dott. Beretta,
nel tentativo di eradicare il batterio, su prescrizione dello specialista del reparto di "Malattie Infettive" dell'ospedale della mia città, ho appena concluso 10 giorni di terapia ospedaliera di tygeciclina endovena 2 volte al dì (un calvario).Da antibiogramma era l'antibiotico che aveva la MIC minore (0,12).
Sono in attesa di ripetere l'esame del secreto prostatico per verificare l'effetto.
Tuttavia non le nascondo il mio pessimismo considerato che, alcuni medici, anche Urologi, da me interpellati, sostengono che, una volta entrato nella prostata, l'enterococcus faecalis non si eradica più, nemmeno con antibiotico a chili.

DOMANDA:
Il suo parere, di contro, è che il batterio vada eradicato: ma come? con lunghi cicli ripetuti (28 gg ? ) di antibiotico mirato?

La prego, non rimandi la risposta al mio urologo atteso che già le ho riferito che vi sono al riguardo diverse scuole di pensiero. E' utile solo per avere una speranza nella guarigione. Non è anche questa la finalità del sito?

Grazie per la paziente attenzione.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

individuato il microrganismo in causa, l'antibiotico da usare e se non esistono altri problemi clinici e lei segue attentamente tutte le indicazioni dietetiche e comportamentali che sicuramente le daranno i medici che la stanno seguendo, questo viene "eradicato" anche dalla prostata.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Buonasera dott. Beretta!
Dopo numerosi mesi sono qui ad aggiornare lo stato sulla mia prostatite, anche se avevo già richiesto un consulto in altra branca del sito.
Dott. Beretta, col Tigacyl fatto tra non poche sofferenze è stato debellato l'enterococcus faecalis ma, come anticipatomi dall'infettivologo, è quasi subito subentrato sia il proteus mirabilis che la klesiella pneumoniae.
A seguire un gurù definito urologo (senza scrupoli) mi ha fatto fare un ciclo di 3 settimane di Zitromax 1 cp al dì, x 3 giorni, x 3 settimane come se fosse stata la prima volta che assumevo antibiotici. Forse sospettava la chlamidia che negli esami non era MAI emersa, seppur cercata. Risultato: SINDROME DOLOROSA PELVICA da breve ricovero ospedaliero.
Ho trascorso i 3 mesi estivi assumendo Pelvilen forte, Lyrica 75 - 2 al dì- , Rivotril 3 gocce e Laroxil 0,5 - 2 al dì, con discreti risultati.
Di recente il proteus e la klebsiella che non avevo potuto trattare, + l'escherichia coli si erano fatti sentire perchè nella spermiocoltura avevano raggiunto le 100.000 colonia ciascuno. Quindi l'infettivologo mi ha prescritto il Ciproxin 500, 2 a dì x 28 giorni. L'ho assunto x 17 giorni poi ho dovuto sospendere x sopravvenuta infiammazione micotica. Tra circa dieci giorni ripeterò la spermiocoltura.
DOMANDA:
Oltre al ciproxin, di mia iniziativa, ho ripreso ad assumere Saba cp, (serenoa): è un antiinfiammatorio per la prostata o sbaglio? serve a qualcosa o serve solo per l'ipertrofia che io non ho?
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Utente
Utente
Non merito risposta o il dott. Beretta si è congedato da Medicitalia? Altri urologi?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore ,

ho visto solo il l suo secondo richiamo e molto probabilmente mi sono perso il primo!

Comunque le dico di non automedicarsi e comunque la Serenoa Repens fa parte delle fitoterapie tradizionali per i problemi infiammatori e di aumento del volume della ghiandola prostatica.

Oggi vi sono però alcuni articoli critici su questo tipo di trattamento e sicuramente poco fa in presenza di un problema di tipo infiammatorio.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dott Beretta per la sua disponibilità e perdoni l'ironia scherzosa del post precedente :-))
Ma se la "serenoa repens" non è indicata per un problema di tipo infiammatorio dovuto ad infezione batterica, quali antifiammatori possono invece rivelarsi utili o vengono di norma utilizzati? Le suupposte Topster, per esempio? (ma bisogna andarci cauti con il cortisone per via rettale). O cos'altro?
Come ho già scritto in altro consulto, vivo a Reggio Calabria, ai confini dell'impero, e da queste parti la sanità e l'urologia in particolare non è che sia il massimo dell'efficienza. Ecco il perchè della ricerca "disperata" sulla rete di qualche consiglio medico che possa alleviare i sintomi di una patologia, la prostatite, di per se di difficile gestione da parte dei dottori. Dalla prostatite mi sa che non si guarisce.....
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Se il problema è legato ad un battere quello bisogna trattare e di solito le valutazioni colturali, che hanno messo in evidenza il microrganismo responsabile, danno pure l'indicazione verso l'utilizzo di un antibiotico mirato.

Detto questo poi non drammatizzi la sua "posizione geografica" perché nella Regione in cui lei vive ci sono molti, esperti e bravi andrologi che può eventualmente consultare in diretta senza buttarsi nella ricerca "disperata" sulla rete" di informazioni che spesso rischiano di confonderla e renderla ancora più ansioso.
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Utente
Utente
Grazie ancora, dottore Beretta.
Come già sopra scritto, i batteri responsabili dell'infezione prostatica sono stati trattati come da antibiogramma con Ciproxin x 17 gg. L'infettivologo ne aveva prescritti 28 ma al 17° è sopravvenuta una irritazione micotica. Sono in attesa di ripetere la spermiocoltura di controllo.
Tutti sti andrologi in zona, non è che li conosca. Al limite qualche urologo che però, come lei ben sa, per ovvi motivi, presta scarsa attenzione ad una prostatite e maggiore attenzione alla chirurgia urologica.
Farò sapere i risultati della spermiocoltura, anche se io ero interessato a conoscere l'esistenza o meno di antinfiammatori della prostata.
A presto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

non esistono antinfiammatori solo per la prostata ma ci sono vari antinfiammatori che possono essere utilizzati in modo mirato e preciso anche per una prostatite ma solo dopo avere fatto una precisa e corretta diagnosi.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie per la fulminea risposta!! :-)))))))
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Quando si può..si fa!
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Utente
Utente
Buonasera dr. Beretta!
Spermocoltura finalmente negativa. Ripetuta uroflussometria, nella norma. Tuttavia è ancora presente una forma di mialgia. Ovvero nelle ore pomeridiane, un paio di minuti dopo aver urinato, compare dolore nelle via urinarie che dura circa una ventina di minuti. Inoltre ancora mal sopporto gli indumenti stretti e stare seduto per più di un'ora mi reca fastidio nella zona perineale. Questi sintomi definiti mialgici sono destinati ad essere sempre più sfumati e quindi a cessare o dovrò conviverci?
Sottolineo che ancora seguo terapia per tale mialgia.
La ringrazio per la sua cordiale attenzione e la saluto.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

se tutta la sua complessa problematica infiammatoria, come sembra, è in risoluzione, questa fastidiosa sintomatologia è destinata a sfumare e poi a cessare.

Ancora un cordiale saluto.

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