Escherichia coli trasmissione!
Salve Eegregi Signori,
ho 20 anni e volevo chiedervi un parere.
La mia ragazza ha recentemente effettuato un esame di urinocoltura che ha evidenziato una discreta infezione dovuta all'Escherichia Coli.
Ha eseguito una seduta di anitibiotici, ma due giorni dopo l'ultima pillola, sono tornati i dolori renali e la cistite.
Causa ignoranza e avventatezza non ci siamo mai preoccupati di tutelarci durante i rapporti, e ancora ora continuiamo a farlo senza protezione.
La prima volta che ha avuto dolori di questo genere, riconducibili all'infezioni da esch. coli, ancora non stavamo insieme. Da quando ci siamo messi insieme al giorno in cui ha iniziato la cura antibiotica è passato almeno un mese e nel frattempo lo abbiamo sempre fatto, con una certa frequenza e continuità.
Il punto è questo: è d'uopo che anch'io faccia qualche esame? Quali in particolare? Trascurare una cosa del genere, compromette la mia (e nostra) fertilità?
Inoltre: considerando il fatto che non avverto alcun fastidio di nessun tipo nella zona genitale, è possibile che l'infezione non si sia trasmessa o comunque l'abbia debellata automaticamente il mio organismo?
In conclusione, quali sono i sintomi che dovrei/potrei avvertire? Posso fare qualcosa o magari prestare attenzione verso qualcosa per accorgermi se ho contratto o meno l'infezione?(Ad es: un esame visivo dello sperma, o controllare la freq. con cui vado al bagno)
Mi scuso per l'overdose di domande e chiedo venia qualora avessi potuto trovare la risposta tra altri consulti.
Grazie infinite!
ho 20 anni e volevo chiedervi un parere.
La mia ragazza ha recentemente effettuato un esame di urinocoltura che ha evidenziato una discreta infezione dovuta all'Escherichia Coli.
Ha eseguito una seduta di anitibiotici, ma due giorni dopo l'ultima pillola, sono tornati i dolori renali e la cistite.
Causa ignoranza e avventatezza non ci siamo mai preoccupati di tutelarci durante i rapporti, e ancora ora continuiamo a farlo senza protezione.
La prima volta che ha avuto dolori di questo genere, riconducibili all'infezioni da esch. coli, ancora non stavamo insieme. Da quando ci siamo messi insieme al giorno in cui ha iniziato la cura antibiotica è passato almeno un mese e nel frattempo lo abbiamo sempre fatto, con una certa frequenza e continuità.
Il punto è questo: è d'uopo che anch'io faccia qualche esame? Quali in particolare? Trascurare una cosa del genere, compromette la mia (e nostra) fertilità?
Inoltre: considerando il fatto che non avverto alcun fastidio di nessun tipo nella zona genitale, è possibile che l'infezione non si sia trasmessa o comunque l'abbia debellata automaticamente il mio organismo?
In conclusione, quali sono i sintomi che dovrei/potrei avvertire? Posso fare qualcosa o magari prestare attenzione verso qualcosa per accorgermi se ho contratto o meno l'infezione?(Ad es: un esame visivo dello sperma, o controllare la freq. con cui vado al bagno)
Mi scuso per l'overdose di domande e chiedo venia qualora avessi potuto trovare la risposta tra altri consulti.
Grazie infinite!
[#1]
le infezioni da ecoli sono difficilmente trasmissibili per via sessuale, e difficilemte inflenzano la fertilità a meno che non vengano trasmesse alla prostata provocando una prostatite, cmq essendo la cistite un sintomo e non una malattia è consigliabile eseguire una visita specialistica per capire la causa di tali cistiti
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Nel suo caso consiglio una visita urologica se non altro per inquadrare la situazione correttamente ed evitare confusioni sul problema. E.Coli è un germe comunemente presente a livello intestinale e la sua trasmissione è frequente nei casi di non idonea igiene intima o anche di rapporti sessuali promiscui (anali e poi vaginali non protetti).
E' opportuno ripetere a distanza di almeno 10-15 gg dalla sospensione dell'antibiotico un nuovo esame urine con urinocultura ed antibiogramma e sottoporlo all'urologo per eventualmente impostare una corretta terapia.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
E' opportuno ripetere a distanza di almeno 10-15 gg dalla sospensione dell'antibiotico un nuovo esame urine con urinocultura ed antibiogramma e sottoporlo all'urologo per eventualmente impostare una corretta terapia.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#3]
E.Coli da un pò di anni è rappresentata da alcuni ceppi molto resistenti e sebbene sia comunquemente abituale saprofita della flora microbica gastro-intestinale non di rado è potenzialmente patogena.
le manifestazioni cliniche più classiche sono rappresentata da vulvo-vaginiti e balanopostiti con decorso cronico clinico-sublclinico che tanto infastidiscono i pazienti portatori.
necessaria quindi la corretta valutazione degli esami clinici (e della carica rappresentata) ad opera dello Specialista Venereologo al fine di incastonare un semplice rilievo strumentale ad una condizione più o meno conclamata.
carissimi saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
le manifestazioni cliniche più classiche sono rappresentata da vulvo-vaginiti e balanopostiti con decorso cronico clinico-sublclinico che tanto infastidiscono i pazienti portatori.
necessaria quindi la corretta valutazione degli esami clinici (e della carica rappresentata) ad opera dello Specialista Venereologo al fine di incastonare un semplice rilievo strumentale ad una condizione più o meno conclamata.
carissimi saluti
Dott. Luigi LAINO
Ricercatore Dermatologo e Venereologo,
Malattie Sessualmente Trasmissibili, ROMA
Dr.Luigi Laino Dermovenereologo, Tricologo
Direttore Istituto Dermatologico Latuapelle
www.latuapelle.it
[#6]
Caro lettore ,
è difficile stabilire quando un microrganismo, normalmente presente nella flora gastro-intestinale, diventa patogeno se non quando determina dei disturbi, dei sintomi e quindi noi scopriamo che c'è un'infezione. Quando è presente un problema infiammatorio, infettivo tutto è possibile ma generalmente è bene intervenire con misure terapeutiche mirate consigliate da un medico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
è difficile stabilire quando un microrganismo, normalmente presente nella flora gastro-intestinale, diventa patogeno se non quando determina dei disturbi, dei sintomi e quindi noi scopriamo che c'è un'infezione. Quando è presente un problema infiammatorio, infettivo tutto è possibile ma generalmente è bene intervenire con misure terapeutiche mirate consigliate da un medico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 50.5k visite dal 07/11/2007.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.