Sintomi post intervento
Gentili dottori, scrivo qui anche se non so se è la sezione giusta, nel caso confido nel fatto che spostiate il mio post nella sezione più adatta.
Quattro anni fa ho subito un intervento di pieloplastica.
I follow up (ecografia annuale, analisi del sangue e delle urine, scintigrafia ad un anno dell'intervento e poi dopo due anni) hanno mostrato una situazione normale, la funzionalità renale è risalita di un 10% dal valore pre intervento, il rene all'ecografia ha struttura normale e a vescica piena risulta dilatato sui 20mm max mentre a vescica vuota risulta totalmente senza dilatazione (il medico mi ha detto che è dovuto alla perdita di elasticità dei tessuti)e le analisi della funzionalità renale globale e del sangue continuano ad essere normali.
Il mio problema però è che da quando ho subito l'intervento ho sempre avuto un dolore costante al fianco operato sia davanti che dietro, all'inizio non vi ho prestato attenzione poiché lo attribuivo alle varie cicatrici interne, poi con il passare degli anni si è affievolito ora è tornato più forte. Il dolore è diverso da quello renale pre intervento, non porta coliche, c'è quando sto molto tempo seduta come nei lunghi viaggi in auto (anzi non riesco a guidare per molto) o in treno o molto seduta al lavoro o quando faccio movimenti come torsioni ecc
il medico visitandomi mi ha detto che si sentono ancora "residui di intervento" sotto le mani, mi ha detto che è normale e che lui esclude cause renali per il dolore.
Ora vorrei capire meglio la situazione perché nonostante abbia insistito non mi è chiara, è il muscolo che è stato toccato durante l'intervento che mi fa male? Ha perso elasticità? E' normale? Esiste una analisi per verificarlo, una analisi per "vedere il muscolo"?
Inoltre sempre da dopo l'intervento mi succede spesso (ma non sempre) che ad esempio dopo una decina di minuti dalla minzione la vescica mi si riempe di botto come se non urinassi da ore! Mi è stato detto che anche questo è normale, voi cosa ne pensate?
Avete qualche consiglio?? Grazie mille.
Quattro anni fa ho subito un intervento di pieloplastica.
I follow up (ecografia annuale, analisi del sangue e delle urine, scintigrafia ad un anno dell'intervento e poi dopo due anni) hanno mostrato una situazione normale, la funzionalità renale è risalita di un 10% dal valore pre intervento, il rene all'ecografia ha struttura normale e a vescica piena risulta dilatato sui 20mm max mentre a vescica vuota risulta totalmente senza dilatazione (il medico mi ha detto che è dovuto alla perdita di elasticità dei tessuti)e le analisi della funzionalità renale globale e del sangue continuano ad essere normali.
Il mio problema però è che da quando ho subito l'intervento ho sempre avuto un dolore costante al fianco operato sia davanti che dietro, all'inizio non vi ho prestato attenzione poiché lo attribuivo alle varie cicatrici interne, poi con il passare degli anni si è affievolito ora è tornato più forte. Il dolore è diverso da quello renale pre intervento, non porta coliche, c'è quando sto molto tempo seduta come nei lunghi viaggi in auto (anzi non riesco a guidare per molto) o in treno o molto seduta al lavoro o quando faccio movimenti come torsioni ecc
il medico visitandomi mi ha detto che si sentono ancora "residui di intervento" sotto le mani, mi ha detto che è normale e che lui esclude cause renali per il dolore.
Ora vorrei capire meglio la situazione perché nonostante abbia insistito non mi è chiara, è il muscolo che è stato toccato durante l'intervento che mi fa male? Ha perso elasticità? E' normale? Esiste una analisi per verificarlo, una analisi per "vedere il muscolo"?
Inoltre sempre da dopo l'intervento mi succede spesso (ma non sempre) che ad esempio dopo una decina di minuti dalla minzione la vescica mi si riempe di botto come se non urinassi da ore! Mi è stato detto che anche questo è normale, voi cosa ne pensate?
Avete qualche consiglio?? Grazie mille.
[#1]
Direi che l'esito dell'intervento è stato brillante in termini di risoluzione della malattia del giunto pielo-ureterale e che il Suo rene "scarica" bene l'urina prodotta. I sintomi che lamenta sono probabilmente da riferire alle nevralgie che spesso accompagnano le incisioni chirurgiche al fianco. A ciò si può associare parziale denervazione di muscoli della parete addominale. Per valutare questo è sufficiente di solito una visita urologica per osservare la forma dei suoi muscoli addominali in corrispondenza della cicatrice e come essi si comportano durante i movimenti. Il dolore cronico infine, non è di facile trattamento, ma è appannaggio dei centri di terapia del dolore. Cordiali saluti.
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
[#2]
Ex utente
Grazie mille dottore per la sua cortese e chiara risposta, il chirurgo/urologo infatti mi ha visitata l'addome e ha detto che secondo lui il problema non è renale ma muscolare come dice lei dovuto al trauma da intervento, mi ha detto che il problema si "avverte al tatto".
Poiché dopo quattro anni questi fastidi non tendono a diminuire anzi a volte aumentano immagino che non passeranno più.
Volevo inoltre richiederle se è normale anche secondo lei "che ad esempio dopo una decina di minuti dalla minzione la vescica mi si riempe di botto come se non urinassi da ore", come le avevo scritto prima, è un fenomeno che prima dell'intervento non avevo mai avuto, a cosa può attribuirsi?
Poiché dopo quattro anni questi fastidi non tendono a diminuire anzi a volte aumentano immagino che non passeranno più.
Volevo inoltre richiederle se è normale anche secondo lei "che ad esempio dopo una decina di minuti dalla minzione la vescica mi si riempe di botto come se non urinassi da ore", come le avevo scritto prima, è un fenomeno che prima dell'intervento non avevo mai avuto, a cosa può attribuirsi?
[#4]
Ex utente
Grazie dottore, mi scusi se le rispondo solo ora ma ho avuto problemi con internet.
L'urologo dice che ciò è dovuto al fatto che il rene svuota del tutto ma molto lentamente (ci mette quasi un'ora in più dell'altro) e svuota per "gravità" visto che con questo intervento si perde la normale elasticità e peristalsi del giunto.
Questa è la motivazione che mi ha dato lui.
L'urologo dice che ciò è dovuto al fatto che il rene svuota del tutto ma molto lentamente (ci mette quasi un'ora in più dell'altro) e svuota per "gravità" visto che con questo intervento si perde la normale elasticità e peristalsi del giunto.
Questa è la motivazione che mi ha dato lui.
[#5]
Senza vedere gli "esami" posso commentare che quando la malattia del giunto pielo-ureterale è scompensata, il bacinetto renale perde la sua capacità di contrarsi e quindi si svuota come ha detto Lei. Il compito dell'intervento è quello di favorire lo svuotamento, ma la muscolatura liscia del bacinetto rimane atonica. Cordiali saluti
[#7]
Lo "scompenso" si riferisce al momento in cui la muscolatura del bacinetto non ce la fa più a spingere l'urina fuori dal rene a cusa del giunto ristretto. Da quasto momento il rene comincia a dilatarsi molto anche se la sua funzione di organo emuntorio è ancora buona: è la fase alla quale usualmente si arriva alla diagnosi ed all'intervento. Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 9.5k visite dal 31/03/2011.
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