Un eventuale prostatite oramai cronicizzata
Salve, ho 21 anni e da 6 anni soffro di fastidi a livello urinario, difficoltà nella minzione e bruciore.
In primis mi era stata diagnosticata un cistite e successivamente un uretrite, nel corso degli anni tutti i miei medici mi hanno prescritto urinoculture e tamponi uretrali ma tutti con esito negativo. In ogni caso mi venivano prescritte terapie antibiotiche, spesso a base di trimetroprim e sulfametoxasolo insieme ad antiinfiammatori, che mi procuravano un miglioramento dei sintomi, ma al cessare poi una ricaduta.
Successivamente ,da 5 mesi, ho iniziato ad accusare dolori più forti, e mi è stata diagnosticata una prostatite, ma tamponi, urincultura e spermiocultura risultano tutti negativi e la dimensione della prostata dall'ecografia non risulta entro i limiti (che potrebbe voler dire tutto o niente) e adesso sono di nuovo in cura con antibiotici chinolonici e antinfiammatori.
Ho avuto vari consulti, da medici di base ed urologi, ma sono scettico...non si sarebbero dovuti fare esami più approfonditi? e' possibile che sia stata una prostatite fin dall'inizio ?
Ma congetture a parte, i periodo di terapia antibiotica che ho fatto non hanno mai superato le 2 settimane distanziati poi di mesi; non è un periodo di tempo esiguo per il trattamento di un eventuale prostatite oramai cronicizzata ?
Ringrazio anticipatamente per le risposte,
cordiali saluti.
In primis mi era stata diagnosticata un cistite e successivamente un uretrite, nel corso degli anni tutti i miei medici mi hanno prescritto urinoculture e tamponi uretrali ma tutti con esito negativo. In ogni caso mi venivano prescritte terapie antibiotiche, spesso a base di trimetroprim e sulfametoxasolo insieme ad antiinfiammatori, che mi procuravano un miglioramento dei sintomi, ma al cessare poi una ricaduta.
Successivamente ,da 5 mesi, ho iniziato ad accusare dolori più forti, e mi è stata diagnosticata una prostatite, ma tamponi, urincultura e spermiocultura risultano tutti negativi e la dimensione della prostata dall'ecografia non risulta entro i limiti (che potrebbe voler dire tutto o niente) e adesso sono di nuovo in cura con antibiotici chinolonici e antinfiammatori.
Ho avuto vari consulti, da medici di base ed urologi, ma sono scettico...non si sarebbero dovuti fare esami più approfonditi? e' possibile che sia stata una prostatite fin dall'inizio ?
Ma congetture a parte, i periodo di terapia antibiotica che ho fatto non hanno mai superato le 2 settimane distanziati poi di mesi; non è un periodo di tempo esiguo per il trattamento di un eventuale prostatite oramai cronicizzata ?
Ringrazio anticipatamente per le risposte,
cordiali saluti.
[#1]
Sarebbe utile eseguire una uroflussometria con successiva valutazione ecografia del ristagno post-minzionale, mi sembra strano che le siano state date terapie senza il riscontro alcuno di infezione comunque provi a sentire un altro parere
Dr. LEONARDO DI GREGORIO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 25/03/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.