I medici dicono che per rimuoverla definitivamente dovranno intervenire "spostando" l'intestino e

buonasera, per un intervento di rimozione della prostata causa tumore, a mio padre è comparsa una fistola tra l'uretra e la vescica che a pù di 2 mesi dall'intervento non si è riassorbita, situazione in conseguenza della quale è ancora costretto a portare il catetere. qual è il modo migliore di agire? i medici dicono che per rimuoverla definitivamente dovranno intervenire "spostando" l'intestino e applicando una sacca per le feci per fare in modo che togliendo la fistola la parte possa cicatrizzare bene. non c'è un modo alternativo e meno invasivo per risolvere il problema? Grazie
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Penso che Lei intendesse la comparsa di una fistola tra le vie urinarie (uretra, vescica) e l'intestino retto. Se è così, e a distanza di 2 mesi non vi è stata una guarigione spontanea bisognerà obbligatoriamente derivare le feci attarverso la cerazione di un ano preternaturale addominale. Cordiali saluti.
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Utente
Utente
grazie per il consulto e scusi per l'imprecisione. Secondo lei sarebbe comunque una situazione temporanea? se sì, da cosa dipendono i tempi di ripresa?
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
La situazione è temporanea. I tempi di ripresa dipendono da vari fattori: le dimensioni della fistola, lo stato di nutrizione dell'organismo, la possibilità di una guarigione spontanea ovvero di un intervento anche nella sede della fistola per chiuderla. Purtoppo si tratta di una situazione in cui bisogna attrezzarsi con molta pazienza. Cordiali saluti e incoraggiamenti.
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