I medici dicono che per rimuoverla definitivamente dovranno intervenire "spostando" l'intestino e
buonasera, per un intervento di rimozione della prostata causa tumore, a mio padre è comparsa una fistola tra l'uretra e la vescica che a pù di 2 mesi dall'intervento non si è riassorbita, situazione in conseguenza della quale è ancora costretto a portare il catetere. qual è il modo migliore di agire? i medici dicono che per rimuoverla definitivamente dovranno intervenire "spostando" l'intestino e applicando una sacca per le feci per fare in modo che togliendo la fistola la parte possa cicatrizzare bene. non c'è un modo alternativo e meno invasivo per risolvere il problema? Grazie
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Penso che Lei intendesse la comparsa di una fistola tra le vie urinarie (uretra, vescica) e l'intestino retto. Se è così, e a distanza di 2 mesi non vi è stata una guarigione spontanea bisognerà obbligatoriamente derivare le feci attarverso la cerazione di un ano preternaturale addominale. Cordiali saluti.
[#3]
La situazione è temporanea. I tempi di ripresa dipendono da vari fattori: le dimensioni della fistola, lo stato di nutrizione dell'organismo, la possibilità di una guarigione spontanea ovvero di un intervento anche nella sede della fistola per chiuderla. Purtoppo si tratta di una situazione in cui bisogna attrezzarsi con molta pazienza. Cordiali saluti e incoraggiamenti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 22/03/2011.
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