Cistite permanente in soggetto in coma

Gentili dottori, scrivo a voi per cercare di ottenere un consiglio utile per risolvere o quanto meno alleviare un problema che sta affliggendo mia madre. È in coma vigile in seguito a delle ischemie cerebrali che hanno seriamente compromesso buona parte del cervello. Da qualche mese è a casa e stiamo cercando di dare sollievo alle sue atroci sofferenze. Uno dei problemi più spinosi, insieme a quello dei muchi che ristagnano nei bronchi e che vanno continuamente aspirati col sondino, è una infezione delle vie urinarie. Abbiamo provato svariati antibiotici (somministrati mediante il sondino naso-gastrico), effettuato irrigazioni vescicali con il gentalin ma non succede nulla. Le urine continuano ad essere piene di masse biancastre e qualche volta c'è perdita di sangue. Le varie urinocolture effettuate danni risultati discordanti perchè o non si riscontra nessun tipo di infezione o viene rilevata un'infezione grave causato da un batterio (di cui ora non ricordo il nome) resistente a tutti gli antibiotici in commercio tranne a quelli utilizzati in ambito ospedaliero ma che a noi non è stato possibile ottenere perchè la degente non è ricoverata in ospedale ma a casa. Detto questo chiedo a voi, nella speranza di ottenere qualche indicazione utile, qual è la strada da perseguire. Ho letto che alcune persone sono guarite dalla cistite bevendo acqua e bicarbonato: è un metodo non convenzionale e nessun medico interpellato ha saputo fornirmi informazioni in merito. Ho letto anche di irrigazioni vescicali con acqua e bicarbonato o di assunzioni di mannosio, che avrebbe la capacità di far staccare i batteri che hanno attecchito alla parete vescicale...So che la poverina non potrà mai risvegliarsi ma almeno vorrei poterle offrire un po' di sollievo. Grazie infinite
Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Gentile signora, l'infezione potrebbe essere sostenuta dalla incapacità di svuotamento completo della vescica e dalla ovvia riduzione delle difese locali. Le chiedo: è stato inserito un catetere vescicale? Questo semplice provvedimento, consentendo all'urina di fluire continuamente in una sacca di raccolta e non ristagnare, potrebbe rendere ininfluente o quasi il problema dell'infezione. Cordialità.

Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino

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Attivo dal 2005 al 2012
Ex utente
Sì, ha il catetere vescicale che periodicamente viene sostituito da un'infermiera.
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Dr. Enrico Conti Urologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Andrologo 2.3k 51
Allora la situazione è meno drammatica di quello che sembra. Eliminare l'infezione è impossibile con una catetere a permanenza, ma non ha grande importanza. Ovviamente l'urocoltura sarà sempre positiva, ma gli effetti dell'infezione possono essere trascurabili. Il sangue e le masse biancastre sono espressione dell'effetto irritante del catetere. L'unica cosa che si può fare è aumentare l'idratazione (se possibile) per diluire le urine. Ripetere continuamente urocolture sarà poco utile e sconfortante. In conclusione, Sua madre non soffre di cistite ma di infezione urinaria cronica, verosimilmente asintomatica. Se non compare febbre non và trattata con antibiotici. Cordiali saluti.
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