Prostatite cronica: possono esserci anche sintomi psicologici?

Gentili dottori,
ho 26 anni e da poco più di un anno ho scoperto di avere la prostatite (calcificazioni alla parte centrale della prostata).
I miei sintomi sono prevalentemente urinari: pesantezza sovrapubica, minzioni frequenti (non bruciore), flusso rallentato dell'urina, senso di incompleto svuotamento della vescica, ecc.
Mi sta però sorgendo qualche dubbio... e per questo vorrei un vostro parere.
Ultimamente mi sto un po fissando sul problema, in quanto mi sento limitato... invalido praticamente. Sono molto ansioso. Mi è anche sorta una paura inarrestabile: temo in continuazione di andare incontro ad un blocco urinario.
So che l'ansia può far aumentare la frequenza urinaria. Può anche influire sul modo di urinare? Cioè, può l'ansia o la paura, provocare difficoltà nella minzione e rallentarne il flusso?
Io in effetti quando vado a urinare sono assalito dal terrore... inizio a pensare: "riuscirò a urinare?", ecc.
Inoltre è normale che quando capita che devo urinare e nello stesso tempo defecare, non riesco a urinare se prima non defeco?

Grazie mille per l'attenzione!
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Gentile utente,
Sicuramente la psiche può influenzare la dinamica della minzione, ma normalmente non ne rallenta il flusso è quindi necessario eseguire ulteriori indagini per escludere la presenza di cause organiche ad esempio una uroflussometria con valutazione del residuo post-urinario se il suo curante lo ritiene opportuno.
Cordiali saluti

Cordiali saluti
Gino Scalese

[#2]
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
grazie per la risposta dottore.
se vuole le posso dire qual'è la mia sensazione: praticamente quando urino è come se i muscoli del ventre non si rilassano bene... come se fossero induriti. inoltre la minzione che ne esce è forzata, non naturale.
ciò succede maggiormente nei periodi di forte stress o per esempio se sono in un bagno pubblico... è come una specie di attacco di panico... boh

inoltre le volevo chiedere: se ci fosse una causa organica (stenosi uretrale, sclerosi del collo vescicale) sarebbe possibile che a volte il flusso è migliore e a volte peggiore? non dovrebbe essere "sempre" lento?
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
E' una giusta considerazione, probabilmente in ambienti diversi da quelli domestici ci può essere una sorta di inibizione psicologica, ma comunque come esperienza personale sono abituato a non dar nulla per scontato e quindi mi sembrerebbe opportuno fare qualche esame non invasivo di approfondimento (chiaramente non siamo di fronte ad un caso simile a quello da Lei elencato).
Saluti
[#4]
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
grazie ancora dottore.
il problema però secondo me si fa ancora più ampio... nel fare ad esempio una uroflussometria si deve urinare sotto pressione psicologica... conoscendomi so già che non andrebbe a buon fine... soluzioni?
il mio urologo dice di fare una cistouretrografia che non è un esame molto fastidioso. lei come la vede?
[#5]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
La uroflussometria se si esegue mettendola a suo agio, in un ambiente tranquillo senza la presenza dell'operatore dovrebbe riuscire ad eseguirla, ottenendo delle informazioni utili specie se si riesce a ripodurre il proprio modo di urinare. Per quanto riguarda la cistouretroretrografia in genere per completezza viene eseguia per via retrograda e minzionale(si posiziona un piccolo catetere all'inizio dell'uretra peniena e poi lo si posiziona in vescica iniettando del mezzo di contrasto eseguendo durante il procedimento delle radiografie), la eseguirei solo se ci sono dei dubbi all'esame flussimetrico, ma questo lo deve decidere insieme al suo curante.
Saluti
[#6]
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Capisco..
Il mio problema è però che il mio modo di urinare varia molto anche tra una minzione e l'altra.
Può darsi che urino adesso e il flusso va un po meglio e poi magari la prossima volta è lentissimo e difficoltoso.
Ho notato inoltre che, in particolare la notte, ho maggiore difficoltà, nel senso che la minzione si interrompe e devo riprenderla.
Secondo lei perchè?
Attualmente prendo XATRAL 10mg che pare mi dia meno effetti collaterali rispetto all'OMNIC 0,4mg. In ogni caso nessuno dei due mi aiuta più di tanto, solo che ho la sensazione che se interrompo l'alfalitico peggioro. Mah...
Ormai ho già prenotato la cistouretrografia... Non è che potrebbe provocarmi dei danni? (per esempio il passaggio del catetere, ecc.)
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Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Se il calibro del getto a volte è regolare allora difficilmente c'è una stenosi e/o una sclerosi del collo vescicale (situazioni che si escludono con la cistouretrografia retrograda e minzionale); da come Lei descrive la sintomatologia sembra più un fatto di alterata contrattilità vescicale che si verifica soprattuto quando la vescica e troppo piena.
Comunque esegua l'esame e poi mi faccia sapere, normalmente il cateterismo se fatto in maniera accurata non crea nessun problema, anche perchè si usa un catetere di piccolo calibro.
Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Beh... se a volte è regolare non saprei... però di certo a volte è migliore...
purtroppo però il problema non si verifica di più a vescica piena... anche per esempio se è sui 200cc si verifica.
pensi che c'è stato un periodo in cui la mia situazione era nettamente migliorata in termini di flusso, ma rimaneva però una frequenza alterata soprattutto dopo i pasti, con momenti in cui andavo (e accade tuttora) in bagno per 3-4 volte anche a distanza di 10 minuti, facendo 200cc circa per volta.
comunque appena farò l'esame (fra 1 mese) le farò sapere.
[#9]
Dr. Gino Alessandro Scalese Urologo, Andrologo 6k 128
Ok!
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