Risultato della scintigrafia renale eseguita ieri
Riscrivo nuovamente per dare il risultato della scintigrafia renale eseguita ieri:
"L'esame è stato eseguito con 111 MBq (3 mCi) di 99mTc DTPA e.v., impiegando una gamma camera ed elaborando i dati con un calcolatore ad essa connesso.
La fase angioscintografica mostra una considerevole riduzione della perfusione del rene destro.
La scinitgrafia renale sequenziale mostra che i reni sono in sede, di forma regolare, il sinistro di dimensioni regolari, il destro più piccolo.
La filtrazione del tracciante avviene a destar con ritmi ed intensità talmente ridotti da essere quasi non differenziabile dall'attività di fondo.
In fase parenchimale la captazione è omogenea a sinistra, non valutabile a destra.
In fase di deflusso delle urine radiomarcate non si apprezzano dilatazioni delle vie escretrici di sinistra, mentre a destra le vie escretrici non sono visualizzabili.
Il radionefrogramma di sinistra è morfologicamente nella norma. Il tracciato di destra ha un andamento piatto, da rene funzionalmente compromesso.
Alterati a destra i tempi di picco e di dimezzamento.
Il valore del filtrato glomerulare totale (32 ml/min, ripartito per l'86% a destra e per il 14% a sinistra) è inferiore ai limiti minimi della norma".
Sinceramente mi ero accorta che il rene destro non avesse funzionalità, anche per via della pochissima urina che troviamo nella nefrostomia nelle 24h.
Di questa diagnosi appena scritta mi porta allarmismo sopratutto quando il valore del filtrato totale è al di sotto dei minimi della norma.
Leggendo questa diagnosi, premettendo che papà non ha alcun dolore, quale sarebbe la cosa giusta da fare?
Si era parlato di rabbocco in vescica dell'uretere destro per ovviare al tratto stenotico presente nella parte finale,ma ciò adesso sembra inutile.
Avrebbe senso mettere uno stent ureterale per permettere che almeno questo 14% di funzionalità non venga del tutto compromessa, evitando tra l'altro di portare il rene a nuova e marcata dilatazione?
Parlandoci chiaramente, la salute e quindi la vita di papà risultano compromesse?
COsa sarebbe possibile fare al fine di salvaguardare il rene funzionante? Dieta, cure?
Un ultima domanda.. Esiste modo, rivolgendomi anche ad un nefrologo, di far aumentare la funzionalità renale del rene compromesso o di farlo ripartire?
Grazie anticipatamente
"L'esame è stato eseguito con 111 MBq (3 mCi) di 99mTc DTPA e.v., impiegando una gamma camera ed elaborando i dati con un calcolatore ad essa connesso.
La fase angioscintografica mostra una considerevole riduzione della perfusione del rene destro.
La scinitgrafia renale sequenziale mostra che i reni sono in sede, di forma regolare, il sinistro di dimensioni regolari, il destro più piccolo.
La filtrazione del tracciante avviene a destar con ritmi ed intensità talmente ridotti da essere quasi non differenziabile dall'attività di fondo.
In fase parenchimale la captazione è omogenea a sinistra, non valutabile a destra.
In fase di deflusso delle urine radiomarcate non si apprezzano dilatazioni delle vie escretrici di sinistra, mentre a destra le vie escretrici non sono visualizzabili.
Il radionefrogramma di sinistra è morfologicamente nella norma. Il tracciato di destra ha un andamento piatto, da rene funzionalmente compromesso.
Alterati a destra i tempi di picco e di dimezzamento.
Il valore del filtrato glomerulare totale (32 ml/min, ripartito per l'86% a destra e per il 14% a sinistra) è inferiore ai limiti minimi della norma".
Sinceramente mi ero accorta che il rene destro non avesse funzionalità, anche per via della pochissima urina che troviamo nella nefrostomia nelle 24h.
Di questa diagnosi appena scritta mi porta allarmismo sopratutto quando il valore del filtrato totale è al di sotto dei minimi della norma.
Leggendo questa diagnosi, premettendo che papà non ha alcun dolore, quale sarebbe la cosa giusta da fare?
Si era parlato di rabbocco in vescica dell'uretere destro per ovviare al tratto stenotico presente nella parte finale,ma ciò adesso sembra inutile.
Avrebbe senso mettere uno stent ureterale per permettere che almeno questo 14% di funzionalità non venga del tutto compromessa, evitando tra l'altro di portare il rene a nuova e marcata dilatazione?
Parlandoci chiaramente, la salute e quindi la vita di papà risultano compromesse?
COsa sarebbe possibile fare al fine di salvaguardare il rene funzionante? Dieta, cure?
Un ultima domanda.. Esiste modo, rivolgendomi anche ad un nefrologo, di far aumentare la funzionalità renale del rene compromesso o di farlo ripartire?
Grazie anticipatamente
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Gentile utente, leggendo la storia di Suo padre attraverso i post precedenti, l'idea che forse la nefrectomia sia a questo punta la scelta migliore viene confermata. Il 14% della funzionalità renale globale non incoraggia soluzioni "conservative". Il nefrologo andrebbe comunque consultato perché il valore del filtrato glomerulare complessivo è basso e potrebbe indicare una nefropatia che non ha nulla a che vedere con la storia dello stripping ureterale. Cordiali saluti.
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 12.1k visite dal 05/03/2011.
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