Ernia crurale
Un cordiale saluto a tutti gli utenti medicitalia.it.
Mi chiamo Marco ho 26 anni, residente a Brescia.
Chiedo scusa in anticipo se non utlizzerò un gergo medico adeguato, farò del mio meglio per essere il più chiaro possibile.
Per far capire bene l’entità del mio problema fare un flashback, quando all’età di 11/12 anni durante una lezione di nuoto mi uscì una piccola protuberanza all’altezza dell’inguine dalla parte sinistra, praticamente subito in parte allo scroto. Una scoperta indolore ma con una sensazione di avere un testicolo che usciva dalla sacca. Una cosa che mi incuriosii ma a cui non diedi molto peso visto che non sentii dolore.
Purtroppo dopo tanti anni di attività sportiva mi fermai per tanto tempo ( anni) senza più svolgere nessuna attività sportiva.
Il fastidio però ogni tanto si faceva vivo, e soprattutto durante la stagione invernale, sempre con gli stessi sintomi (senza dolori ma con la sensazione di gonfiore) per poi scomparire senza dover cambiare postura o interrompere ciò che stavo facendo. Faccio un esempio: è successo ancora che mentre stavo camminando (ripeto durante l’inverno) mi spuntasse questa protuberanza per poi andarmi via quasi subito senza dovermi sedere ma solo fermare la camminata.
Da quando smisi di svolgere attività fisica questo disturbo si fece vivo talmente poche volte che quasi mi dimenticai di averlo.
Dopo tanti anni di inattività nel 2005 tornai a giocare a calcio e fù durante l’inverno che riscoprii (è il caso di dirlo ,visto che ormai quasi mi ero dimenticato) questa piccola seccatura. Durante gli allenamenti a volte mi tornava , soprattutto se non sufficientemente riscaldato, soprattutto durante la fase di corsa veloce (scatto) e quasi mai durante la corsa lenta. Anche in tutti questi casi mai senza un minimo dolore e con la protuberanza che spariva quasi all’istante nel momento in cui mi fermavo,stando anche in piedi senza dovermi toccare.
E ora arriviamo ai giorni recenti, o perlomeno a questi ultimi mesi. Il problema all’inguine a differenza degli anni scorsi mi pare che si manifesti più frequentemente, senza per questo alterare i sintomi con cui si manifesta ovvero: senza alcun dolore ma solo con la sensazione di gonfiore improvviso con la netta sensazione di un testicolo che esce dalla sacca e che si posizione accanto all’inguine. Ci tengo a precisare anche che nonostante sia un disturbo che mi porto dietro da ormai 14 anni non ho mai notato un ingrandimento della protuberanza, è sempre rimasta delle stesse dimensioni.
Come ho più volte riportato la particolarità di questo disturbo è che si manifesta praticamente solo ed esclusivamente con il freddo e mai con il caldo. Per farvi capire ancora meglio della stranezza di questa cosa vi dico che nonostante abbia trascorso una estate all’insegna del ciclo turismo con cui ho percorso parecchie centinaia di chilometri in pianura ed inerpicandomi su estenuanti salite, e delle partite di calcio senza pre-riscaldamemnto.
Mi chiamo Marco ho 26 anni, residente a Brescia.
Chiedo scusa in anticipo se non utlizzerò un gergo medico adeguato, farò del mio meglio per essere il più chiaro possibile.
Per far capire bene l’entità del mio problema fare un flashback, quando all’età di 11/12 anni durante una lezione di nuoto mi uscì una piccola protuberanza all’altezza dell’inguine dalla parte sinistra, praticamente subito in parte allo scroto. Una scoperta indolore ma con una sensazione di avere un testicolo che usciva dalla sacca. Una cosa che mi incuriosii ma a cui non diedi molto peso visto che non sentii dolore.
Purtroppo dopo tanti anni di attività sportiva mi fermai per tanto tempo ( anni) senza più svolgere nessuna attività sportiva.
Il fastidio però ogni tanto si faceva vivo, e soprattutto durante la stagione invernale, sempre con gli stessi sintomi (senza dolori ma con la sensazione di gonfiore) per poi scomparire senza dover cambiare postura o interrompere ciò che stavo facendo. Faccio un esempio: è successo ancora che mentre stavo camminando (ripeto durante l’inverno) mi spuntasse questa protuberanza per poi andarmi via quasi subito senza dovermi sedere ma solo fermare la camminata.
Da quando smisi di svolgere attività fisica questo disturbo si fece vivo talmente poche volte che quasi mi dimenticai di averlo.
Dopo tanti anni di inattività nel 2005 tornai a giocare a calcio e fù durante l’inverno che riscoprii (è il caso di dirlo ,visto che ormai quasi mi ero dimenticato) questa piccola seccatura. Durante gli allenamenti a volte mi tornava , soprattutto se non sufficientemente riscaldato, soprattutto durante la fase di corsa veloce (scatto) e quasi mai durante la corsa lenta. Anche in tutti questi casi mai senza un minimo dolore e con la protuberanza che spariva quasi all’istante nel momento in cui mi fermavo,stando anche in piedi senza dovermi toccare.
E ora arriviamo ai giorni recenti, o perlomeno a questi ultimi mesi. Il problema all’inguine a differenza degli anni scorsi mi pare che si manifesti più frequentemente, senza per questo alterare i sintomi con cui si manifesta ovvero: senza alcun dolore ma solo con la sensazione di gonfiore improvviso con la netta sensazione di un testicolo che esce dalla sacca e che si posizione accanto all’inguine. Ci tengo a precisare anche che nonostante sia un disturbo che mi porto dietro da ormai 14 anni non ho mai notato un ingrandimento della protuberanza, è sempre rimasta delle stesse dimensioni.
Come ho più volte riportato la particolarità di questo disturbo è che si manifesta praticamente solo ed esclusivamente con il freddo e mai con il caldo. Per farvi capire ancora meglio della stranezza di questa cosa vi dico che nonostante abbia trascorso una estate all’insegna del ciclo turismo con cui ho percorso parecchie centinaia di chilometri in pianura ed inerpicandomi su estenuanti salite, e delle partite di calcio senza pre-riscaldamemnto.
[#1]
Gentile utente
dalla descrizione del suo quadro clinico sembrerebbe trattarsi di una ernia inguinale che in considerazione della giovane età e della sintomatologia varrebbe la pene trattarla per una risoluzioen definitiva. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un chirurgo generale esperto in trattamenti di ernie
dalla descrizione del suo quadro clinico sembrerebbe trattarsi di una ernia inguinale che in considerazione della giovane età e della sintomatologia varrebbe la pene trattarla per una risoluzioen definitiva. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un chirurgo generale esperto in trattamenti di ernie
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#2]
Utente
Buon giorno Dr. Mauro Seveso.
La ringrazio per la preziosa risposta.
Purtroppo essendo questa la prima volta che chiedo un consulto su questo blog non sono riuscito ad inserire nella trascrizione altre informazioni.
Per essere breve le dico che nel 2007 mi sottoposi ad una visita urologica per cercare di chiarire cosa fosse il disturbo. IL medico effettuò delle procedure per provocare la fuoriuscita dell'ernia ma non riuscì a vedere nulla. Giusto per escludere eventuali problemi ai testicoli feci una ecocolordopler per verificarne la corretta posizione. Tutti gli esami ebbero esito regolare con la constatazione finale che poteva trattarsi di una puntina di ernia inguinale appunto.
Settimana prossima proprio come mi ha scritto lei poc'anzi effettuerò una visita da un medico chirurgo. Ignoravo che ci fossero chirurghi specializzati nel trattamento di ernie.
Come intervento ho letto sul web che si tratta di un intervento da day hospital, effettuato in anestesia locale e dalla durata di meno di un'ora, sembrerebbe una faccenda abbastanza veloce...
Ringrazio ancora per la gentile risposta.
Saluto.
La ringrazio per la preziosa risposta.
Purtroppo essendo questa la prima volta che chiedo un consulto su questo blog non sono riuscito ad inserire nella trascrizione altre informazioni.
Per essere breve le dico che nel 2007 mi sottoposi ad una visita urologica per cercare di chiarire cosa fosse il disturbo. IL medico effettuò delle procedure per provocare la fuoriuscita dell'ernia ma non riuscì a vedere nulla. Giusto per escludere eventuali problemi ai testicoli feci una ecocolordopler per verificarne la corretta posizione. Tutti gli esami ebbero esito regolare con la constatazione finale che poteva trattarsi di una puntina di ernia inguinale appunto.
Settimana prossima proprio come mi ha scritto lei poc'anzi effettuerò una visita da un medico chirurgo. Ignoravo che ci fossero chirurghi specializzati nel trattamento di ernie.
Come intervento ho letto sul web che si tratta di un intervento da day hospital, effettuato in anestesia locale e dalla durata di meno di un'ora, sembrerebbe una faccenda abbastanza veloce...
Ringrazio ancora per la gentile risposta.
Saluto.
[#4]
Utente
Sono stato visitato in giornata da un medico chirurgo il quale ha diagnosticato un 'ernia inguinale diretta bilaterale più evidente e sintomatica a destra'.
Il chirurgo mi ha poi esposto la convenienza di sottoporsi ad un intervento in modo da poter riprendere serenamente l'attività fisica (calcio e ciclismo).
Sulle prime ero un pò timoroso di sottopormi ad un intervento chiururgico, ma quando mi è stata esposta la possibilità di poter intervenire su tutte e due le ernie in un unico intervento con la tecnologia della TEP (tecnica totalmente extraperitoneale) mi sono quasi convinto di risolvere il problema.
Mi è stato spiegato che è un intervento che si effettua in anestesia generale,vengono effettuati 3 fori all'addome dove poi viene introdotta dell'aria, penso per favorire l'entrata del meccanismo.Il periodo di ricovero è di 1 o 2 giorni.
Volevo chiedere se questa tecnologia laparoscopica è efficace o se presenta delle limitazioni o dei disagi post/operatori.
Sono molto motivato a farmi intervenire con questo sistema, prima di tutto perchè poco invasivo.
Ringrazio per la risposta.
Il chirurgo mi ha poi esposto la convenienza di sottoporsi ad un intervento in modo da poter riprendere serenamente l'attività fisica (calcio e ciclismo).
Sulle prime ero un pò timoroso di sottopormi ad un intervento chiururgico, ma quando mi è stata esposta la possibilità di poter intervenire su tutte e due le ernie in un unico intervento con la tecnologia della TEP (tecnica totalmente extraperitoneale) mi sono quasi convinto di risolvere il problema.
Mi è stato spiegato che è un intervento che si effettua in anestesia generale,vengono effettuati 3 fori all'addome dove poi viene introdotta dell'aria, penso per favorire l'entrata del meccanismo.Il periodo di ricovero è di 1 o 2 giorni.
Volevo chiedere se questa tecnologia laparoscopica è efficace o se presenta delle limitazioni o dei disagi post/operatori.
Sono molto motivato a farmi intervenire con questo sistema, prima di tutto perchè poco invasivo.
Ringrazio per la risposta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.4k visite dal 27/02/2011.
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