Stimolo minzionale frequente
buongiorno. vi espongo la mia situazione nella speranza possiate aiutarmi.
il 29 dicembre ho avuto un forte attacco di cistite (il primo della mia vita). curato con una bustina di monuril, è passato in una notte. non ho preso la seconda bustina. non so però si si trattasse di cistite batterica, perchè alcuni giorni prima avevo avuto un rapporto, diciamo, di "stimolazione manuale" con il mio ragazzo e avevo provato fastidio circa a livello dell'apertura uretrale. la cistite potrebbe essere derivata da quello? anche perchè un altro episodio ha alimentato il mio sospetto.
una settimana dopo mi è venuto il ciclo. io uso da 3 anni gli assorbenti interni senza problemi. l'ultimo giorno di ciclo però dovevo uscire e, pur non avendo praticamente più il flusso, ho inserito un assorbente. al momento di toglierlo, essendo completamente asciutto, ho sentito quasi dolore nella zona dell'uretra.
la stessa notte, altro attacco di cistite, sempre curato con monuril, passato nel giro di poche ore. un medico amico di famiglia avendo notato la reiterazione del disturbo mi ha prescritto LEVOXACIN 250 mg per una settimana. ho seguito la cura, integrando con fermenti lattici. dopo una settimana dall'arresto degli antibiotici (cioè la settimana scorsa), ho avuto di nuovo "rapporti", con un leggero fastidio. dopo un paio di giorni è cominciata una sensazione di stimolo a urinare, come una pressione a livello dell'uretra, ma solo in determinate posizioni. inoltre dopo la minzione sento come se non avessi svuotato completamente la vescica, se spingo mi escono alcune gocce, ma poi mi capita di nuovo lo stimolo, a volte nel giro di 10minuti. se vado in bagno però, il getto si limita a poche gocce. la pressione, lo stimolo, aumenta la sera, e si allevia se bevo molto. l'urinocultura risulta negativa, tutti i valori in regola!
di cosa si potrebbe trattare? cosa mi consigliate?
mi scuso se sono stata prolissa ma è un problema psicologicamente invalidante :(
spero possiate aiutarmi! grazie per l'attenzione
il 29 dicembre ho avuto un forte attacco di cistite (il primo della mia vita). curato con una bustina di monuril, è passato in una notte. non ho preso la seconda bustina. non so però si si trattasse di cistite batterica, perchè alcuni giorni prima avevo avuto un rapporto, diciamo, di "stimolazione manuale" con il mio ragazzo e avevo provato fastidio circa a livello dell'apertura uretrale. la cistite potrebbe essere derivata da quello? anche perchè un altro episodio ha alimentato il mio sospetto.
una settimana dopo mi è venuto il ciclo. io uso da 3 anni gli assorbenti interni senza problemi. l'ultimo giorno di ciclo però dovevo uscire e, pur non avendo praticamente più il flusso, ho inserito un assorbente. al momento di toglierlo, essendo completamente asciutto, ho sentito quasi dolore nella zona dell'uretra.
la stessa notte, altro attacco di cistite, sempre curato con monuril, passato nel giro di poche ore. un medico amico di famiglia avendo notato la reiterazione del disturbo mi ha prescritto LEVOXACIN 250 mg per una settimana. ho seguito la cura, integrando con fermenti lattici. dopo una settimana dall'arresto degli antibiotici (cioè la settimana scorsa), ho avuto di nuovo "rapporti", con un leggero fastidio. dopo un paio di giorni è cominciata una sensazione di stimolo a urinare, come una pressione a livello dell'uretra, ma solo in determinate posizioni. inoltre dopo la minzione sento come se non avessi svuotato completamente la vescica, se spingo mi escono alcune gocce, ma poi mi capita di nuovo lo stimolo, a volte nel giro di 10minuti. se vado in bagno però, il getto si limita a poche gocce. la pressione, lo stimolo, aumenta la sera, e si allevia se bevo molto. l'urinocultura risulta negativa, tutti i valori in regola!
di cosa si potrebbe trattare? cosa mi consigliate?
mi scuso se sono stata prolissa ma è un problema psicologicamente invalidante :(
spero possiate aiutarmi! grazie per l'attenzione
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Gentile utente, se ha avuto poi un rapporto "completo" non protetto, la cosa da fare è effettuare un tampone uretrale completo, comprensivo di metodo per clamydia. Banali malattie sessualmente trasmesse si possono curare facilmente, a patto di farne diagnosi. Un'altra possibile ipotesi è quella di una irritazione dovuta ai primi contatti sessuali anche non completi. Ancora, un rapporto sessuale può scatenare una cistite in molte donne e - anzi - le donne che soffrono saltuariamente di cistite, di solito cominciano a presentare il problema in giovane età, dopo l'inizio della vita sessuale. Se così fosse, bisogna cercare di prevenire gli episodi di cistite, rivolgendosi ad un urologo che è il prfessionista in grado di aiutarLa. Sappia infine che, melle maggiori città è spesso presente un ambulatorio pubblico chiamato "sportello MST", che fornisce informazione ai giovani e consulenze gratuite su problematiche genitali e sulle malattie sessualmente trasmesse nonchè sui modi di diagnosticarle e - soprattutto - di prevenirle.
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
[#2]
Utente
gentile dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta rapida ed esauriente!
comunque non ho avuto mai rapporti completi, il tampone servirebbe lo stesso?
un ultimo dubbio: anche io avevo considerato l'ipotesi dell'irritazione..se cosi fosse, potrei curarla? oppure dovrei solo aspettare che passi? e poi potrebbe ricapitarmi ogni volta che avrò rapporti, completi e non?
grazie mille per l'attenzione e complimenti per il lavoro che svolgete!!
comunque non ho avuto mai rapporti completi, il tampone servirebbe lo stesso?
un ultimo dubbio: anche io avevo considerato l'ipotesi dell'irritazione..se cosi fosse, potrei curarla? oppure dovrei solo aspettare che passi? e poi potrebbe ricapitarmi ogni volta che avrò rapporti, completi e non?
grazie mille per l'attenzione e complimenti per il lavoro che svolgete!!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.4k visite dal 11/02/2011.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.