Incontinenza urinaria dispositivi proact
dopo un intervento di asportazione della prostata tre anni fa, ed aver provato più volte la stimolazione con apposito dispositivo per l'incontinenza da me anche acquistato senza grandi risultati , mi viene proposto dal mio urologo la sistemazione in loco di un dispositivo innovativo proact(psa stabile nel tempo , prossimo controlla per ottobre 2008). Prima di prendere una decisione in tal senso vorrei sapere se esiste un centro di eccellenza in italia per il posizionamento di tale aggeggio, la percentuale di successo e se mi viene consigliato . Io abito in piemonte grazie
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Caro lettore,
il ProAct non è un prodotto nuovo, ma l'attuale tecnica di impianto chirurgico, con l'ausilio degli ultrasuoni, è diventata più veloce e maneggevole, tanto che si può eseguire in giornata e in anestesia locale. Si tratta dell’impianto di 2 palloncini di silicone posizionati sotto la vescica e poi gonfiati con l’iniezione di soluzione fisiologica fino a ottenere il controllo della continenza.
La tecnica è indicata in chi accusa sintomi di incontinenza urinaria da sforzo dopo prostatectomia radicale per un tumore della prostata e che non hanno avuto risultati soddisfacenti con la terapia fisioriabilitativa o farmacologica o in pazienti con una incontinenza grave e che non vogliono sottoporsi ad intervento più complesso che prevede l'impianto di uno sfintere artificiale.
Molte strutture urologiche sul territorio nazionale sono in grado di fare questo tipo di intervento. Comunque uno dei centri ben conosciuto, a questo proposito, è la Divisione di Urologia dell'Ospedale Sacco di Milano.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
il ProAct non è un prodotto nuovo, ma l'attuale tecnica di impianto chirurgico, con l'ausilio degli ultrasuoni, è diventata più veloce e maneggevole, tanto che si può eseguire in giornata e in anestesia locale. Si tratta dell’impianto di 2 palloncini di silicone posizionati sotto la vescica e poi gonfiati con l’iniezione di soluzione fisiologica fino a ottenere il controllo della continenza.
La tecnica è indicata in chi accusa sintomi di incontinenza urinaria da sforzo dopo prostatectomia radicale per un tumore della prostata e che non hanno avuto risultati soddisfacenti con la terapia fisioriabilitativa o farmacologica o in pazienti con una incontinenza grave e che non vogliono sottoporsi ad intervento più complesso che prevede l'impianto di uno sfintere artificiale.
Molte strutture urologiche sul territorio nazionale sono in grado di fare questo tipo di intervento. Comunque uno dei centri ben conosciuto, a questo proposito, è la Divisione di Urologia dell'Ospedale Sacco di Milano.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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per quanto mi riguarda le indico le reviews maggiori sulla terapia della IU dopo prostatectomia radicale sia mediante sfintere urinario (“13 Years of Experience With Artificial UrinarySphincter Implantation at Baylor College of Medicine”-H. Henry Lai, Elias I. Hsu, Bin S. Teh, E. Brian Butler and Timothy B. Boone*, The Journal of Urology Volume: 177, Issue: 3, March, 2007, pp. 1021-1025)con circa 70% di cure rate e“ Adjustable Suburethral Sling (Male Remeex System®) in the Treatment of Male Stress Urinary Incontinence: A Multicentric European Study “Sousa-Escandón, Alejandro; Cabrera, Javier; Mantovani, Franco; Moretti, Marco; Ioanidis, Evangelos; et. al. European Urology Volume: 52, Issue: 5, November, 2007, pp. 1473-1480 con un cure rate del 65% ed un miglioramento del 20%. Non ultimo un lavore pubblicato febbraio 2007 su European Urology con sling impiantata con tecnica transotturatoria ed un follow up breve (6 settimane). Per l'utilizzo del Pro Act non mi sembra esista consenso unanime e studi storici della affidabilita' della metodica. credo molto di piu' al futuro della sling transotturatoria. uroandros@hotmail.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.8k visite dal 09/10/2007.
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