Uretrite o prostatite - quale futuro?
Gentili dottori,
contravvenendo a quella che è la prassi espositiva, vado prima ad elencare i sintomi ora presenti, e così divisibili:
- stimolo frequente sia diurno che notturno, con produzione di quantità minima di urina;
- senso di peso ipogastrico (molto forte)
Ho 42 anni e sposato da 8. La situazione sopra descritta non è una novità. Tutto ebbe inizio nel 1990 quando, con molta probabilità, in seguito a rapporti sessuali non protetti, sviluppai sintomi simili a quelli descritti (ad eccezzione del dolore ipogastrico) con aggiunta di fuoriuscita di secrezione dall'uretra. Allora come ora, le analisi furono a tutto campo: Urinocoltura; spermiocoltura con antibiogramma; test di stamey; ricerca per chlamydia, mycoplasma, ureaplasma, candida, trichomoas, gardenerella su secreto uretrale; ecografia pelviva e transrettale della ghiandola prostatica (prostata con iniziale adenoma centrale dimensini L 3,47 - T 4,32 - AP.1,98); flussometria (nella norma), palpazione della ghiandola prostatica (dolorante), ecodoppler dello scroto (niente da segnalare).Niente cistoscopia, in quanto considerata dal mio urologo controproducente.
I referti evidenziarono uretrite da Staphylococcus xylosus (nel 1993) ed E.Coli (nel 2000)trattate con cicli di antibiotici fino alla scomparsa totale di ogni sintomo.
I rapporti con patner occasionali sono finiti nel 1999, anno del mio matrimonio (a proposito;gli esami ripetuti su mia moglie non hanno evidenziato nulla, eccetto 1 volta per candida), ma i sintomi si ripetono ad intervalli di circa 2 anni.
Questo comportamento ha portato ad esprimere l'attuale urologo che mi ha in cura (dall'anno 2000), per una diagnosi del tipo infezione delle vie urinarie per tasmigrazione di batteri dall'intestino. La positività ai due batteri non è stata piu' riscontrata e, del resto, quando evidenziata, giudicata comunque comune e poco attendibile.
La terapia piu' soddisfacente è stata il Noroxin, con cicli di 7 gg al mese per 2 mesi, coadiuvata da Benur 1/2 a sera (assunto ormai regolarmente - o quasi - dal 2004), e prostaplant 1 a sera (anch'esso ormai a vita), con raccomandazioni di apporto di acqua e regolarità intestinale (a volte, ma non spesso, non eccellente).
Ho appena cocluso la prima settimana di Noroxin (ultimo caso 1 anno fà) e mi avvio verso la profilassi esposta dopo, certamente, aver ripetuto l'urinocoltura (negativa) e l'esame colturale del liquido seminale (anch'esso negativo). Ho passato,e ancora passo, notti completamente in bianco per il dolore e fastidio causato dal bisogno e vi chiedo ora a Voi; la terapia si è dimostrata già valida concedendomi tregue anche di 4 anni, ma sarà questa la mia vita o dovrò aspettarmi, a causa dei ritorni cronici, ripercussioni alla prostata? Insomma, devo considerarmi affetto da cistiti, proprio come accade alla donna? Devo considerare una profilassi preventiva? E ancora, quali passi si stanno facendo in questo campo?
Nell'attesa, grazie per la Vs. pazienza e buona giornata.
contravvenendo a quella che è la prassi espositiva, vado prima ad elencare i sintomi ora presenti, e così divisibili:
- stimolo frequente sia diurno che notturno, con produzione di quantità minima di urina;
- senso di peso ipogastrico (molto forte)
Ho 42 anni e sposato da 8. La situazione sopra descritta non è una novità. Tutto ebbe inizio nel 1990 quando, con molta probabilità, in seguito a rapporti sessuali non protetti, sviluppai sintomi simili a quelli descritti (ad eccezzione del dolore ipogastrico) con aggiunta di fuoriuscita di secrezione dall'uretra. Allora come ora, le analisi furono a tutto campo: Urinocoltura; spermiocoltura con antibiogramma; test di stamey; ricerca per chlamydia, mycoplasma, ureaplasma, candida, trichomoas, gardenerella su secreto uretrale; ecografia pelviva e transrettale della ghiandola prostatica (prostata con iniziale adenoma centrale dimensini L 3,47 - T 4,32 - AP.1,98); flussometria (nella norma), palpazione della ghiandola prostatica (dolorante), ecodoppler dello scroto (niente da segnalare).Niente cistoscopia, in quanto considerata dal mio urologo controproducente.
I referti evidenziarono uretrite da Staphylococcus xylosus (nel 1993) ed E.Coli (nel 2000)trattate con cicli di antibiotici fino alla scomparsa totale di ogni sintomo.
I rapporti con patner occasionali sono finiti nel 1999, anno del mio matrimonio (a proposito;gli esami ripetuti su mia moglie non hanno evidenziato nulla, eccetto 1 volta per candida), ma i sintomi si ripetono ad intervalli di circa 2 anni.
Questo comportamento ha portato ad esprimere l'attuale urologo che mi ha in cura (dall'anno 2000), per una diagnosi del tipo infezione delle vie urinarie per tasmigrazione di batteri dall'intestino. La positività ai due batteri non è stata piu' riscontrata e, del resto, quando evidenziata, giudicata comunque comune e poco attendibile.
La terapia piu' soddisfacente è stata il Noroxin, con cicli di 7 gg al mese per 2 mesi, coadiuvata da Benur 1/2 a sera (assunto ormai regolarmente - o quasi - dal 2004), e prostaplant 1 a sera (anch'esso ormai a vita), con raccomandazioni di apporto di acqua e regolarità intestinale (a volte, ma non spesso, non eccellente).
Ho appena cocluso la prima settimana di Noroxin (ultimo caso 1 anno fà) e mi avvio verso la profilassi esposta dopo, certamente, aver ripetuto l'urinocoltura (negativa) e l'esame colturale del liquido seminale (anch'esso negativo). Ho passato,e ancora passo, notti completamente in bianco per il dolore e fastidio causato dal bisogno e vi chiedo ora a Voi; la terapia si è dimostrata già valida concedendomi tregue anche di 4 anni, ma sarà questa la mia vita o dovrò aspettarmi, a causa dei ritorni cronici, ripercussioni alla prostata? Insomma, devo considerarmi affetto da cistiti, proprio come accade alla donna? Devo considerare una profilassi preventiva? E ancora, quali passi si stanno facendo in questo campo?
Nell'attesa, grazie per la Vs. pazienza e buona giornata.
[#1]
caro signore,
prima di tutto la prostatite si cura lentamente e penso corretto la terapia datagli dalò collega nel intervenire sulla causa intestinale che spesso è la causa più freq di prostatite , il consiglio è segua i precettiu del suo medico e cambi quelle abitudini che hanno causato tale patologia
prima di tutto la prostatite si cura lentamente e penso corretto la terapia datagli dalò collega nel intervenire sulla causa intestinale che spesso è la causa più freq di prostatite , il consiglio è segua i precettiu del suo medico e cambi quelle abitudini che hanno causato tale patologia
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Se trattasi di prostatite cronica batterica o abatterica normalmente tende a recidivare durante i cambi di stagione.Ci saranno recrudescenze durante i cambiamenti di clima e probabilmente remissioni anche lunghe durante il periodo estivo.
I cicli di antibiotici devono essere effettuati per lunghi periodi.Sempre però opportuno eseguire una spermiocoltura,spesso sia questa che l'urinocoltura risultano negative pertanto a volte l'uso dell'antibiotico potrebbe essere irritativo + che curativo.
Evitare di stare seduto per molto tempo e cercare di avere rapporti sessuali regolari da 1 a due volte a settimana.Usare l'alfa litico e ottimo è il prostaplant che in realtà è l'unione della serenoa rep. con l'urtica...due piante che hanno dimostrato efficacia.
Oggi si inizia a prendere più confidenza con questa malattia perchè sembra molto diffusa e spessissimo mal curata.
Ti consiglio evacuazioni regolari SE HAI PROBLEMI ANCHE UNA SUPPOSTA DI GLICERINA PER EVITARE LA PRESENZA DI FECI INDURITE NELL'AMPOLLA RETTALE.qUALCUNO USA ANCHE UN DISINFETTANTE INTESTINALE A CICLI..E ALTRI FERMENTI LATTICI.
qUALCUNO TROVA GIOVAMENTO USANDO ALTRI ESTRATTI DI PIANTE E VITAMINE...RESTA INTESO CHE LA PATOLOGIA è OGGI ABBASTANZA SCONOSCIUTA...EVITA LE MANIPOLAZIONI ...VISITE CONTINUE...CONTROLLA IL PSA OGNI 6 MESI E SEGUI UN SOLO MEDICO CHE POSSA DARTI FIDUCIA.
iN QUESTA PATOLOGIA NON ESISTONO MIRACOLI ESISTE INVECE SPESSISSIMO UNA ENORME QUANTITà DI ERRORI SIA DA PARTE DEI MEDICI CHE DEI PAZIENTI...NON TROPPO PAZIENTI.
SE STAI MOLTO SEDUTO AL COMPUTER AD ESEMPIO..USA DEI CUSCINI PRODOTTI PROPRIO PER LE PROSTATITI.ABOLISCI CIBI PICCANTI E CAFFè.
Se i dolori iniziano a livello del pavimento pelvico-ano-pene-con senso di corpo estraneo bel retto...probabilmente si sta istaurando una sindrome pelvica che va curata con farmaci particolari.Purtroppo bisogna anche provare e tentare le varie soluzioni e avere tantissima pazienza.
I cicli di antibiotici devono essere effettuati per lunghi periodi.Sempre però opportuno eseguire una spermiocoltura,spesso sia questa che l'urinocoltura risultano negative pertanto a volte l'uso dell'antibiotico potrebbe essere irritativo + che curativo.
Evitare di stare seduto per molto tempo e cercare di avere rapporti sessuali regolari da 1 a due volte a settimana.Usare l'alfa litico e ottimo è il prostaplant che in realtà è l'unione della serenoa rep. con l'urtica...due piante che hanno dimostrato efficacia.
Oggi si inizia a prendere più confidenza con questa malattia perchè sembra molto diffusa e spessissimo mal curata.
Ti consiglio evacuazioni regolari SE HAI PROBLEMI ANCHE UNA SUPPOSTA DI GLICERINA PER EVITARE LA PRESENZA DI FECI INDURITE NELL'AMPOLLA RETTALE.qUALCUNO USA ANCHE UN DISINFETTANTE INTESTINALE A CICLI..E ALTRI FERMENTI LATTICI.
qUALCUNO TROVA GIOVAMENTO USANDO ALTRI ESTRATTI DI PIANTE E VITAMINE...RESTA INTESO CHE LA PATOLOGIA è OGGI ABBASTANZA SCONOSCIUTA...EVITA LE MANIPOLAZIONI ...VISITE CONTINUE...CONTROLLA IL PSA OGNI 6 MESI E SEGUI UN SOLO MEDICO CHE POSSA DARTI FIDUCIA.
iN QUESTA PATOLOGIA NON ESISTONO MIRACOLI ESISTE INVECE SPESSISSIMO UNA ENORME QUANTITà DI ERRORI SIA DA PARTE DEI MEDICI CHE DEI PAZIENTI...NON TROPPO PAZIENTI.
SE STAI MOLTO SEDUTO AL COMPUTER AD ESEMPIO..USA DEI CUSCINI PRODOTTI PROPRIO PER LE PROSTATITI.ABOLISCI CIBI PICCANTI E CAFFè.
Se i dolori iniziano a livello del pavimento pelvico-ano-pene-con senso di corpo estraneo bel retto...probabilmente si sta istaurando una sindrome pelvica che va curata con farmaci particolari.Purtroppo bisogna anche provare e tentare le varie soluzioni e avere tantissima pazienza.
Dott.Vincenzo Petrosino
[#3]
Ex utente
Egregi dottori,
un grazie di cuore è il minimo che possa dirvi, per la celerità nelle Vs. risposte e la disponibilità prestata. In particolare, farò tesoro dei consigli del Dott.Petrosino, che condivido in pieno. A tal fine tengo a precisare che il Noroxin sembra comunque aver effetto, anche in assenza di positività per l'urinocoltura e spermiocoltura. Mi sembra comunque di capire che una profilassi preventiva non esista. Sui rapporti sessuali regolari, certo a dire il vero non ci siamo. Sa dottore, l'ultima volta, ad eiaculazione avvenuta un dolore, costante e crescente, ha completamente invaso la zona pelvica addominale (non è la prima volta che accade), con minzione incontrollabile. Una pasticca di Benur è riuscita ad annullare completamente i dolori. Quindi un po' di paura mi è rimasta. Il senso di corpo estraneo, invece, lo avverto solo durante il periodo, diciamo, di infezione. Termino qui il mio scritto ringraziando e augurandovi buona serata.
un grazie di cuore è il minimo che possa dirvi, per la celerità nelle Vs. risposte e la disponibilità prestata. In particolare, farò tesoro dei consigli del Dott.Petrosino, che condivido in pieno. A tal fine tengo a precisare che il Noroxin sembra comunque aver effetto, anche in assenza di positività per l'urinocoltura e spermiocoltura. Mi sembra comunque di capire che una profilassi preventiva non esista. Sui rapporti sessuali regolari, certo a dire il vero non ci siamo. Sa dottore, l'ultima volta, ad eiaculazione avvenuta un dolore, costante e crescente, ha completamente invaso la zona pelvica addominale (non è la prima volta che accade), con minzione incontrollabile. Una pasticca di Benur è riuscita ad annullare completamente i dolori. Quindi un po' di paura mi è rimasta. Il senso di corpo estraneo, invece, lo avverto solo durante il periodo, diciamo, di infezione. Termino qui il mio scritto ringraziando e augurandovi buona serata.
[#4]
Sia le uretriti che le prostatiti sono delle infezioni assolutamente difficili da debellare sia per la molteplicità dei germi coinvolti,sia per la loro tenacità e sia per motivi anatomici (la prostata è un organo difficilmente raggiungibile da concentrazioni di antibiotico sufficienti a spegnere i focolai settici).
Bisogna dunque affidarsi ad uno specialista urologo ed avere molta pazienza facendo lunghi cicli di terapie intervallati a periodi di intermittenza al fine di limitare la tendenza alla recidiva. Unitamente a queste terapie di associazione antibiotico-decongestionante della prostata, occorre assumere delle adeguate norme comportamentali, sessuali ed alimentari senza le quali i risultati possono essere fortemente influenzati.
Dunque non demorda e segua le indicazioni del suo urologo.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Bisogna dunque affidarsi ad uno specialista urologo ed avere molta pazienza facendo lunghi cicli di terapie intervallati a periodi di intermittenza al fine di limitare la tendenza alla recidiva. Unitamente a queste terapie di associazione antibiotico-decongestionante della prostata, occorre assumere delle adeguate norme comportamentali, sessuali ed alimentari senza le quali i risultati possono essere fortemente influenzati.
Dunque non demorda e segua le indicazioni del suo urologo.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#6]
Ex utente
Mille grazie a tutti voi. Una domanda per il Dott. Masala: l'affermazione " malattie difficili da debellare", lascia intravedere uno spiraglio, e questo è certamente buono, ma allora come si spiega la completa assenza da ogni sintomo e la ricomparsa dopo 4 anni? Un batterio latente nella prostata che aspetta condizioni favorevoli per fare la sua comparsa o veramente la complicità tra il mio intestino e la mia ghiandola è qualcosa che va oltre? Oppure devo considerare a rischio anche i rapporti sessuali con mia moglie? La prego di scusare la mia insistenza, ma vorrei capire cosa sto combattendo. Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 9.2k visite dal 07/10/2007.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.