Quanto influisce l'ansia sul modo di urinare?

Ho una prostatite da circa 1 anno e si alternano periodi migliori a periodi pessimi in cui avverto lo stimolo continuo di urinare, pesantezza sulla vescica, flusso debole dell'urina, ecc.
Siccome adesso ho avuto una recidiva e l'ho presa malissimo mentalmente, infatti ci penso continuamente ed ogni volta che vado a urinare mi sale la paura perchè mi chiedo "chissà se riuscirò a farla... chissà se si blocca... ecc", secondo voi quanto influisce quest'ansia e paura sul modo di urinare? In pratica, oltre alla prostatite, potrebbe essere proprio l'ansia a crearmi difficoltà e flusso debole dell'urina perchè magari non mi rilasso?
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
sicurante lo stato d'animo influisce in maniera molto negatica anche sull apparato urinario

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
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Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
Grazie dottor Quarto, leggo spesso le sue risposte alle domande di altri utenti e devo dire che sono sempre lucide e mirate.
In particolare ho notato che lei molto spesso dice giustamente che per guarire dalla prostatite occorre innanzitutto cercare la causa.
Se io è da 1 anno che assumo farmaci e non sono guarito vuol dire che la causa non è stata trovata ne eliminata.
Da ciò che posso ricordare io ci potrebbero essere alcuni episodi che potrebbero rappresentare la "causa" ma vorrei un suo parere a riguardo.
In passato mi capitava spesso di trovarmi in situazioni particolari in cui mi veniva da urinare ma ero costretto a trattenerla a lungo (causa 1); molte volte noto presenza di alimenti non digeriti nelle feci, il che significa che non ho una buona digestione (causa 2); faccio una vita (ahimè) sedentaria sia per studio che per lavoro (causa 3); prima di avere questo tipo di problema consumavo abbastanza bibite gassate, cioccolato, fritti (causa 4); ho delle piccole emorroidi che a volte mi danno fastidio (causa 5); sono un tipo particolarmente emotivo, ansioso e chi più ne ha più ne metta (causa 6); ho una vita sessuale non regolare in cui si alternano periodi di astinenza a periodi attivi (causa 7).
A questo punto le chiedo quali fra le cause che le ho elencato hanno maggiore probabilità di avermi causato la prostatite (che a questo punto definirei cronica)?
Come eventualmente rimediare e guarire?
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
sicuramente l'irregolarità intestinale è una causa molto influente associata ad una vita sedentatia ed all irregolarità sessuale.
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Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
in effetti mi ha confermato i miei dubbi.
a parte gli ultimi due, come faccio a risolvere il primo (cioè l'irregolarità intestinale)? non faccio assolutamente dei pasti troppo elaborati, anzi... avendo anche un po di ernia iatale immagini lei com'è la mia alimentazione
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
può iniziare ad integrare la dieta con dei fermenti lattici
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Attivo dal 2010 al 2020
Ex utente
ok grazie ancora per i suoi preziosi consigli.
per fermenti lattici intende per esempio enterogermina oppure dei yogurt adatti?
ho letto da qualche parte che alcuni consumano il lievito di birra... ma mangiano i cubetti?

in questi ultimi giorni in cui la prostatite si sta facendo sentire più del solito sto notando che subito dopo aver urinato avverto ancor più di prima lo stimolo di urinare... mah... le sembra normale?
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