La calcificazione

Gentili medici,
mi chiamo Marco, sono un ragazzo di 23 anni.
Circa sei mesi fa ho iniziato ad avvertire dei sintomi cistitici (pesantezza pubica, dolore durante la minzione) e dopo qualche tempo si è aggiunto uno strano dolore durante l'eiaculazione.
In un primo momento ho fatto gli esami del sangue e delle urine e sono andati bene (tutti i valori nella norma, urocultura negativa). Il medico curante mi ha prescitto immediatamente una visita urologica.
L'urologo mi ha diagnosticato un'infiammazione prostatica, poichè era ingrossata e flaccida, in più provavo dolore al contatto e esternamente non avevo nulla di anomalo. A sua volta, lo specialista, mi ha prescritto un'ecografia transrettale e l'esame completo del liquido seminale (con antibiogramma per sospetta piospermia).
Al momento ho fatto solamente l'ecografia che, però, presenta già una diagnosi più precisa.
Pare che io abbia delle "calcificazioni pericapsulari dovute a prostatite pregressa".
A questo proposito ho delle domande da porvi.

1) E' possibile che alcuni sintomi protratti per qualche mese degenerino nella formazione dei calcoli? Qui sul forum ho letto che la calcificazione di norma avviene dopo anni e anni di infiammazioni croniche.
2) La cura, qualunque essa sia, riporterà alla normalità la mia prostata, ingrossamento compreso?
3) Quali sono i casi, relativi alla calcificazione, nei quali è necessario intervenire chirurgicamente?

Molte grazie ai medici che mi risponderanno.
Marco.