Ipertrofia prostatica benigna e calcoli alla vescica

Ho 69 anni, cm. 171 x 64 kg., e nelle scorse settimane ho avuto delle devastanti coliche renali per due piccoli calcoli di 6 mm. incuneatisi nell’uretere. Sono stato ricoverato per una settimana in ospedale e dimesso nella convinzione, da parte dei medici, che era possibile poterli espellerli spontaneamente nei successivi giorni seguendo una cura con ONMIC, tachipirina e bagni caldi. Tutto ciò si è regolarmente verificatosi e adesso i calcoli sono scesi in vescica.
Mi pareva tutto risolto, ma inaspettatamente il mio urologo mi ha informato che difficilmente avrei potuto espellere i suddetti calcoli dalla vescica a causa di una prostata alquanto ingrossata. Attualmente le dimensioni della stessa sono di centimetri 4,9 x 4,7 x 3,7. Sette mesi fa ho fatto anche una biopsia che è risultata negativa.
Lo stesso urologo mi ha alquanto allarmato preannunciandomi che difficilmente si sarebbe potuto procedere per via endoscopia e che probabilmente si sarebbe dovuto intervenire con l’asportazione completa della stessa con un intervento chirurgico a cielo aperto.
Francamente questo mi è parso piuttosto esagerato, ben sapendo che difficilmente si ricorre a questo tipo di intervento se non per casi del tutto eccezionali o per un accertato tumore. E non mi pare sia questo il mio caso.
Gradirei un vostro parere in proposito ringraziandovi sin da subito.
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Dr.ssa Rossella Radice Urologo, Andrologo, Sessuologo 114 4
l'INTERVENTO DISOSTRUTTIVO PROPOSTO E' UN'ADENOMECTOMIA PROSTATICA, VIENE CIOE' ENUCLEATO SOLO L'ADENOMA NON TUTTA LA PROSTATA. LO SI FA PER PROSTATE MOLTO VOLUMINOSE: INCIDENDO ANCHE LA VESCICA SI POSSONO FACILMENTE ASPORTARE I CALCOLI. I VOLUMI PROSTATICI SONO SOLITAMENTE MOLTO ELEVATE (NEL NOSTRO CENTRO LE FACCIAMO DAI 95 CC IN SU). SECONDO LE LINEE GUIDA ATTUALI, MANCA PERO' NEL SUO CASO L'UTILIZZO DI DUDASTERIDE CHE POTREBBE DIMINUIRE MOLTO IL VOLUME DELLA SUA PROSTATA, CONSENTENDO ANCHE AI DUE MINUTI CALCOLI DI PASSARE.

RR

Dr.ssa Rossella Radice

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Utente
Utente
La ringrazio Dott.ssa Radice per la sollecita e precisa risposta al mio problema. Mi chiedo solamente se a voler assumere sin da subito la dudasteride passerebbe molto tempo prima che il volume della prostata possa essere ridotto tanto da far passare i due piccoli calcoli. Ammesso pure che l’espulsione dei calcoli avvenga in breve tempo, mi chiedo anche se si potrebbe così evitare l’adenomectomia e procedere solo endoscopicamente per la riduzione definitiva della prostata. Mi hanno parlato anche della finasteride. Vi è sostanziale differenza tra dudasteride e finasteride?
La ringrazio e spero di ricevere presto una Sua cortese risposta. Sono alquanto ansioso e la situazione un po’ mi preoccupa.
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Dr.ssa Rossella Radice Urologo, Andrologo, Sessuologo 114 4
La dudasteride è piu' efficace rispetto ala vecchia finastride. Per aver l'effetto voluto sono necessari almeno 6 mesi. Controindicazione problematiche al fegato (dovra' fare esami comunque); inoltre il PSA deve essere "nei limiti" Come effetto collaterale in pochi pazienti puo' dare lieve riduzione del desiderio sessuale (nel qual caso si sistema la dose). Tenterei con la terapia prima di passare alla risolutiva chirurgia (è comunique un intervento chirurgico). Saluti R
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Utente
Utente
Le sono davvero grato per la sollecita risposta e credo proprio che seguirò il suo prezioso consiglio e di tentare prima con la terapia, anche se dovrò attendere diversi mesi prima di constatarne i risultati. Sperando naturalmente che i piccoli calcoli in vescica non mi diano eccessivi problemi. La saluto e la ringrazio per la sua grande disponibilità.
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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16k 473
caro lettore,

piccoli calcoli vescicali la cui espulsione possa essere disturbata o impedita da un grosso adenoma prostatico potrebbero essere abbastanza facilmente estratti per via endoscopica prima o contestualmente ad una disostruzione TURP.Personalemmnete ho dei dubbi che una terapia con finsterde o dutasteride possa ridurre la prostata tanto da far espellere dei calcoli vescicali ( ma ognuno ha le sue esperienze).
Credo che un buon urologo con adeguata esperienza endoscopica possa risolverle i problemi, a Chieti non dovrebbero mancare
cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Gentile Dott. Pozza,
non mi spaventa la disostruzione TURP, ma l'idea affacciata dal mio urologo che possa essere necessario un intervento a cielo aperto. Il che mi è parso un tantino esagerato alla luce di quello che ho potuto sin qui leggere. Naturalmente, con tutti i miei limiti e la mia incompetenza. Per cui mi pareva una buona idea quella affacciata dalla Dott.ssa Radice di tentare la riduzione della prostata con la finasteride e la dutasteride. Ma con il TURP non ho assolutamente problemi a farmi operare anche subito. Mi piacerebbe capire se con la prostata della mia dimensione (4,9 x 4,7 x 3,7) sia proprio necessario ricorrere ad un intervento tradizionale a cielo aperto. Se mi potesse i qualche modo rassicurare sulla non indispensabilità di questo drastico intervento e sulla possibile buona riuscita anche del solo TURP, Le sarei davvero molto grato. La ringrazio e spero di poterla leggere quanto prima.
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