Uscirò mai dall'incubo prostatite?
Gentilissimi dottori, ecco a voi i miei sintomi.
Pesantezza continua sulla vescica come se scoppiasse, sensazione di slip stretti, frequente bisogno di andare in bagno (facendone poca), difficoltà a iniziare la minzione, flusso rallentato dell'urina, sensazione di goccia alla punta del pene, e così via. Non bruciore.
Mi è stata diagnosticata la prostatite a marzo 2010 (a seguito di un periodo orrendo della mia vita) e ho assunto XATRAL e DEPROX più alcuni cicli di CIPROXIN e TOPSTER. Alle urinocolture non è mai emerso alcun batterio.
Durante la cura ci sono stati dei periodi più tranquilli che si alternavano a periodi tremendi (come ben sapete).
A novembre 2010 ho smesso di prendere farmaci, notando che il miglioramento durava di più.
Certo andavo in bagno più frequentemente rispetto alla norma, ma il flusso era migliorato e non sentivo tanto il senso di incompleto svuotamento della vescica.
Ho realmente pensato che stavo guarendo!
Ma tutto è tornato (e con gli interessi) dal 13 gennaio 2011.
La notte sono finito in pronto soccorso perché sentivo una pressione fortissima sulla vescica e non riuscivo a urinare. Hanno visto con l'ecografia e mi hanno detto che c'era pochissima urina in vescica quindi i miei sintomi erano dovuti alla prostatite.
Sono andato dall'urologo il quale ha fatto l'esplorazione rettale e massaggio prostatico (dolorosissimo), refertando "Prostata di normale volume, fibrosa, dolente e con abbondante uscita di liquido dopo spremitura". E' uscita dal pene una goccia di liquido giallastro!
Mi ha prescritto: BACTRIM, PELVILEN, PROXELAN, PROFLUSS e devo dire che ad oggi (dopo circa 10 giorni di terapia) non noto alcun miglioramento.
La mia vita sociale è limitatissima. Non ho più voglia di fare nulla ne vedo vie d'uscita al problema.
A questo punto inizio a pensare che il fattore psicologico sia determinante. In effetti è da 10 giorni che ci penso in maniera costante, senza alcuna sosta, e più sono nervoso più accuso i sintomi.
Mi passa la voglia di fare tutto, anche di mangiare... Quando vado in bagno ho il terrore.
Prossimamente dovrò fare una ecografia prostatica transrettale e una uretrocistografia retrograda e minzionale per escludere eventuali stenosi dell'uretra (ci mancherebbe anche questo).
Come vi sembra la situazione? Mi affido a voi per avere rassicurazioni perché sinceramente io più ci penso più mi sembra di impazzire.
Pesantezza continua sulla vescica come se scoppiasse, sensazione di slip stretti, frequente bisogno di andare in bagno (facendone poca), difficoltà a iniziare la minzione, flusso rallentato dell'urina, sensazione di goccia alla punta del pene, e così via. Non bruciore.
Mi è stata diagnosticata la prostatite a marzo 2010 (a seguito di un periodo orrendo della mia vita) e ho assunto XATRAL e DEPROX più alcuni cicli di CIPROXIN e TOPSTER. Alle urinocolture non è mai emerso alcun batterio.
Durante la cura ci sono stati dei periodi più tranquilli che si alternavano a periodi tremendi (come ben sapete).
A novembre 2010 ho smesso di prendere farmaci, notando che il miglioramento durava di più.
Certo andavo in bagno più frequentemente rispetto alla norma, ma il flusso era migliorato e non sentivo tanto il senso di incompleto svuotamento della vescica.
Ho realmente pensato che stavo guarendo!
Ma tutto è tornato (e con gli interessi) dal 13 gennaio 2011.
La notte sono finito in pronto soccorso perché sentivo una pressione fortissima sulla vescica e non riuscivo a urinare. Hanno visto con l'ecografia e mi hanno detto che c'era pochissima urina in vescica quindi i miei sintomi erano dovuti alla prostatite.
Sono andato dall'urologo il quale ha fatto l'esplorazione rettale e massaggio prostatico (dolorosissimo), refertando "Prostata di normale volume, fibrosa, dolente e con abbondante uscita di liquido dopo spremitura". E' uscita dal pene una goccia di liquido giallastro!
Mi ha prescritto: BACTRIM, PELVILEN, PROXELAN, PROFLUSS e devo dire che ad oggi (dopo circa 10 giorni di terapia) non noto alcun miglioramento.
La mia vita sociale è limitatissima. Non ho più voglia di fare nulla ne vedo vie d'uscita al problema.
A questo punto inizio a pensare che il fattore psicologico sia determinante. In effetti è da 10 giorni che ci penso in maniera costante, senza alcuna sosta, e più sono nervoso più accuso i sintomi.
Mi passa la voglia di fare tutto, anche di mangiare... Quando vado in bagno ho il terrore.
Prossimamente dovrò fare una ecografia prostatica transrettale e una uretrocistografia retrograda e minzionale per escludere eventuali stenosi dell'uretra (ci mancherebbe anche questo).
Come vi sembra la situazione? Mi affido a voi per avere rassicurazioni perché sinceramente io più ci penso più mi sembra di impazzire.
[#1]
Tutte le "ipotesi cliniche" da lei ventilate, compresi i problemi psicologici, devono essere tenuti in considerazione ma tranquillo.
Faccia ora tutte le valutazioni già programmate e poi con il suo urologo deve fare il punto finale della sua particolare situazione clinica.
Faccia ora tutte le valutazioni già programmate e poi con il suo urologo deve fare il punto finale della sua particolare situazione clinica.
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
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[#2]
Ex utente
dottore io temo che da un momento all'altro non riesco più a urinare e mi debbano mettere il catetere.
secondo lei potrebbe succedere una cosa del genere?
ho 26 anni.
ho pensato un'altra cosa... mi ricordo che delle volte mi svegliavo nella mattinata con una erezione e con lo stimolo di urinare ed io andavo comunque a farla con tutta l'erezione.
può essere stata questa la causa della prostatite?
secondo lei potrebbe succedere una cosa del genere?
ho 26 anni.
ho pensato un'altra cosa... mi ricordo che delle volte mi svegliavo nella mattinata con una erezione e con lo stimolo di urinare ed io andavo comunque a farla con tutta l'erezione.
può essere stata questa la causa della prostatite?
[#4]
Ex utente
Anche io credo che il fattore psicologico sia determinante, infatti noto che quando sono nervoso il flusso dell'urina è lentissimo!!
Solo che non capisco una cosa... come fa "tecnicamente" ad avvenire una cosa del genere? Cioè, come fa il cervello a rallentare il flusso dell'urina?
Pensi che ieri sera sono andato a letto all'1.
Non mi sono alzato durante la notte per urinare.
Mi sono svegliato alle 8 e ne ho fatto circa 150cc (con flusso pietoso) e tra l'altro nemmeno sentivo lo stimolo di farla, si figuri che lo sento di più ora che ho fatto quel po. Cioè sento lo stimolo più adesso che probabilmente la vescica è vuota e non prima che c'era quel po. Come si spiega quest'altra cosa?
Grazie ancora per la pazienza e per le sue preziose risposte.
Solo che non capisco una cosa... come fa "tecnicamente" ad avvenire una cosa del genere? Cioè, come fa il cervello a rallentare il flusso dell'urina?
Pensi che ieri sera sono andato a letto all'1.
Non mi sono alzato durante la notte per urinare.
Mi sono svegliato alle 8 e ne ho fatto circa 150cc (con flusso pietoso) e tra l'altro nemmeno sentivo lo stimolo di farla, si figuri che lo sento di più ora che ho fatto quel po. Cioè sento lo stimolo più adesso che probabilmente la vescica è vuota e non prima che c'era quel po. Come si spiega quest'altra cosa?
Grazie ancora per la pazienza e per le sue preziose risposte.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5k visite dal 24/01/2011.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.