Un eventuale intervento chirurgico
Buogiorno, Vi disturbo perché veramente non so cosa fare.
Premetto che ho 70 anni ben portati e che da molti anni soffro periodicamente di cistiti e prostatiti momentaneamente sempre risolte con antibiotici.
Quattro anni fa interviene un episodio (durato due giorni) di massiccia macroematuria senza dolore. Visita urologica (prostata ingrossata), Tac (negativa se non un piccolo calcolo in una sede che ne impedirà la discesa), uroflussometria leggermente impervia, urografia (negativa se non per il calcolo di cui prima), ecografia (negativa se non per l'ingrossamento della prostata di circa 43 cc)). Diagnosi di IPB. L'urologo mi spiega che la prostata ingrossata preme contro la vescica provocandone l'infiammazione ed il sanguinamento. Periodicamente mi sottopongo a ecografie addominali per il follow up di una operazione per la rimozione di un tumore al sigma avvenuta 8 anni fa e che non mostra segni di recidiva. In queste occasioni l'ecografia a prostata, reni e vescica non mostra situazioni patologiche se non l'ingrossamento prostatico.
Tre mesi fa ennesimo bruciore alla minzione, breve episodio di macroematuria (solo una pipì), febbre. 10 gg di Ciproxin 1000 risolvono la febbre ma mi resta una dolenzia ano-perineale, che interessa il pene ed il glande e talora la zona della vescica.
Ecografia negativa, anzi piuttosto buona, visita urologica, uroflussometria un poco impervia, dolente la prostata, un poco ingrossata, alla palpazione. Prescrizione di Tamsulosina e, per 4 mesi, di un integratore chiamato 'Proposta'.
Il medico mi dice che il dolore presto si risolverà e che bisogna pensare ad un eventuale intervento chirurgico in tempi da stabilire. Solo che stavolta il dolore non se ne va, e sono ormai tre mesi e io mi chiedo se sia possibile un dolore per così lungo tempo senza che via sia qualcosa di più grave.
Quando è più marcato prendo mezza bustina di OKI e sta meglio per mezza giornata e poi ritorna.
Così mi permetto di chiederVi una opinione sulla diagnosi ed un consiglio per i prossimi passi da fare perché veramente non più raccapezzarmi.
Scusandomi per il disturbo e ringraziando per la risposta saluto distintamente.
Premetto che ho 70 anni ben portati e che da molti anni soffro periodicamente di cistiti e prostatiti momentaneamente sempre risolte con antibiotici.
Quattro anni fa interviene un episodio (durato due giorni) di massiccia macroematuria senza dolore. Visita urologica (prostata ingrossata), Tac (negativa se non un piccolo calcolo in una sede che ne impedirà la discesa), uroflussometria leggermente impervia, urografia (negativa se non per il calcolo di cui prima), ecografia (negativa se non per l'ingrossamento della prostata di circa 43 cc)). Diagnosi di IPB. L'urologo mi spiega che la prostata ingrossata preme contro la vescica provocandone l'infiammazione ed il sanguinamento. Periodicamente mi sottopongo a ecografie addominali per il follow up di una operazione per la rimozione di un tumore al sigma avvenuta 8 anni fa e che non mostra segni di recidiva. In queste occasioni l'ecografia a prostata, reni e vescica non mostra situazioni patologiche se non l'ingrossamento prostatico.
Tre mesi fa ennesimo bruciore alla minzione, breve episodio di macroematuria (solo una pipì), febbre. 10 gg di Ciproxin 1000 risolvono la febbre ma mi resta una dolenzia ano-perineale, che interessa il pene ed il glande e talora la zona della vescica.
Ecografia negativa, anzi piuttosto buona, visita urologica, uroflussometria un poco impervia, dolente la prostata, un poco ingrossata, alla palpazione. Prescrizione di Tamsulosina e, per 4 mesi, di un integratore chiamato 'Proposta'.
Il medico mi dice che il dolore presto si risolverà e che bisogna pensare ad un eventuale intervento chirurgico in tempi da stabilire. Solo che stavolta il dolore non se ne va, e sono ormai tre mesi e io mi chiedo se sia possibile un dolore per così lungo tempo senza che via sia qualcosa di più grave.
Quando è più marcato prendo mezza bustina di OKI e sta meglio per mezza giornata e poi ritorna.
Così mi permetto di chiederVi una opinione sulla diagnosi ed un consiglio per i prossimi passi da fare perché veramente non più raccapezzarmi.
Scusandomi per il disturbo e ringraziando per la risposta saluto distintamente.
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Gentile utente putroppo le prostatiti possono essere molto dolorose pensi che sia il caso di seguire il consiglio del suo medico e decidersi x l intervento
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 21/01/2011.
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