Calcoli renali frequenti
Buongiorno,
Sono una donna di 26 anni. Ho avuto per la prima volta i calcoli renali a 22 anni nel 2006.Sono andata in pronto soccorso, mi è stato somministrato un anti dolorifico e fatta un'ecografia mostrante un calcolo di lieve dimensioni (non ricordo la dimensione precisa). Mi è stato consigliato di bere molta acqua che il calcolo sarebbe stato espulso autonomamente. Da allora con frequenza circa di ogni due anni (mi è tornato del 2008 e nel 2010) mi si ripresenta la stessa situazione e la stessa prognosi. Cosa posso fare per evitare che mi si ripresenti di nuovo? Io cerco di seguire la dieta consigliata e bere molta acqua ma purtroppo ogni due anni si riforma. Vorrei sapere quali esami e quale percorso seguire per evitare questa situazione cronica.
Grazie della disponibilità
Sono una donna di 26 anni. Ho avuto per la prima volta i calcoli renali a 22 anni nel 2006.Sono andata in pronto soccorso, mi è stato somministrato un anti dolorifico e fatta un'ecografia mostrante un calcolo di lieve dimensioni (non ricordo la dimensione precisa). Mi è stato consigliato di bere molta acqua che il calcolo sarebbe stato espulso autonomamente. Da allora con frequenza circa di ogni due anni (mi è tornato del 2008 e nel 2010) mi si ripresenta la stessa situazione e la stessa prognosi. Cosa posso fare per evitare che mi si ripresenti di nuovo? Io cerco di seguire la dieta consigliata e bere molta acqua ma purtroppo ogni due anni si riforma. Vorrei sapere quali esami e quale percorso seguire per evitare questa situazione cronica.
Grazie della disponibilità
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In caso di calcolosi recidivante è importante indagare se vi sono delle alterazioni metaboliche del suo organismo che determinano la formazione di calcoli. Queste valutazioni si fanno presso un buon centro urologico o nefrologico, e di minima comprendono: analisi chimica del calcolo espulso, esami del sangue (calcemia, uricemia) e delle urine (esme del sedimento, ossaluria, citraturia). Questi, beninteso, sono solo alcuni esempi delle indagini da eseguire; lo Specialista cui si affiderà sarà più specifico. Nel frattempo consideri l'assunzione di acqua come fosse una medicina.
Ci faccia poi sapere.
Ci faccia poi sapere.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 16/01/2011.
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