Klebsiella pneumoniae da urinocoltura

Salve,
sono una ragazza di 21 anni e da quando sono all'università (ossia da 2 anni) sono iniziati i problemi,molti di tipo intestinale. Ho sofferto per un anno di diarrea e da una vita (mia madre mi raccontò che ne soffrivo anche in fasce al punto di dovermi portare in ospedale) soffro di coliti forti,soprattutto al risveglio con flautulenza. Facendo caso sempre più a ciò che mangiavo ho scoperto(da sola,perchè il mio medico di famiglia sembrava non aiutarmi) di essere intollerante al lattosio. Ho eliminato tutto ciò che potesse contenere lattosio e con fatica ora sto meglio,anche se capita di avere scariche di diarrea perchè purtroppo le etichette dei cibi non sono mai chiare al 100%. Negli ultimi periodi ho sofferto di cistite almeno una volta al mese e poichè vivendo in una città diversa dalla mia qui non ho il medico di famiglia mi toccava andare al pronto soccorso (dove non contenti che il mio problema non fosse grave mi rispedivano a casa).Nell'ultima visita però sono riuscita ad incontrare un urologo (avevo ematuria) che mi ha prescritto analisi delle urineed urinocoltura che ha avuto esito positivo con presenza di KLEBSIELLA PNEUMONIAE SSP con carica batterica 1.000.000 UFCml.
Poichè non incontrerò l'urologo prima di lunedì sono preoccupata,visto che questo batterio sembra essere talmente grave che se riscontrato nei polmoni può portare a morte.
Dalle mie ricerche (studio medicina e mi appassionano questo genere di cose) risulta che questo batterio si trova nel colon quindi mi chiedo se le diarree provocate dall'intolleranza non l'abbiano ''spinto'' verso l'uretra provocando l'infezione.Inoltre ho riscontrato che proprio questo batterio ha a che fare con il lattosio,in quanto la famiglia di questo batterio è responsabile della fermentazione proprio del lattosio. Spero possa aiutarmi anche perchè,come mi è stato detto,potrebbe dipendere dal fatto che da 2 anni soffro di ansia ed attacchi di panico.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice, nonchè studentessa di medicina,

molto probabilmente non ha fatto ancora microbiologia altrimenti saprebbe che la Klebsiella è un battere gram negativo, normalmente presente a livello della mucosa respiratoria ed anche dell'intestino.

La sua presenza a livello intestinale può giustificare il problema da lei sollevato perchè, quando trova alcune condizioni favorevoli, cattive abitudini igieniche, diminuzione delle difese immunitarie in presenza di stress psico-fisici(per lei sottolineo in modo particolare questo aspetto), diabete, gravidanza od altro, si sviluppa in altri distretti causando una vera e propria infezione anche a livello uro-genitale.

Si possono così avere appunto infezioni delle vie urinarie o dei genitali come vaginiti, uretriti, cistiti.

I sintomi più frequenti in questi casi possono essere: bruciore alla minzione, senso di peso sovrapubico, bisogno di andare ad urinare spesso (detta anche pollachiuria).

Non pensi però subito a scenari drammatici e a morti sul campo (visto che tra quattro anni sarà anche lei un medico!) ma, per risolvere il problema, occorre sempre seguire tutte le indicazioni che le darà il suo urologo ed utilizzare un antibiotico adatto, a dosi corrette, affidandosi alle indicazioni presenti nell'antibiogramma, sempre allegato alle valutazioni colturali positive.

Nel frattempo, se desidera comunque avere più informazioni dettagliate su queste problematiche, le consiglio di consultare anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/199-cistiti-ed-uretriti-quando-l-urina-brucia.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta,e scusi per il catastrofismo!Comunque ha ragione Lei,essendo al primo anno non ho ancora dato microbiologia come molti altri esami!Grazie anche per il documento allegato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Se lo desidera comunque ci tenga aggiornati.

Sempre un cordiale saluto
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