Pollachiuria
L'ultima determinazione del PSA dà un valore di 2,1 ng/ml; l'analisi delle urine non evidenzia dati significativi; accuso da un po' di tempo un aumento della frequenza della minzione, ultimamente una volta anche di notte; non si presentano incontinenza, difficoltà ad urinare, disuria o altro; a volte indolenzimento al basso ventre. Ho esposto dati e sintomi ad uno specialista urologo dalla cui visita risulta: a) dalla esplorazione rettale l'affermazione "la sua prostata è perfetta" b) come responso generale: "Modica pollachiuria in lieve ipertrofia prostatica. Non necessita di alcuna terapia né di ulteriori accertamenti salvo peggioramento delle sintomatologie". A freddo mi viene da osservare: 1) perché non indicare un minimo di terapia con farmaci adatti a mitigare la modica pollachiuria? che comunque un po' di fastidio lo dà; 2) non effettuare ulteriori accertamenti (per es. il controllo del PSA) mi pare poco aderente al criterio di prevenzione, di cui però lo stesso specialista afferma che "se ne parla troppo spesso a sproposito". 3) non sarà troppo tardi quando si dovesse verificare un peggioramento delle sintomatologie? Mi interessano i vostri commenti e/o consigli. Grazie.
Caro signore,
esiste accordo che i guai minimi non vengono trattati, conviene aspettare. La prescrizone del farmaco significa esposizione a possibilki effetti colletrali. Concordo col collega,
esiste accordo che i guai minimi non vengono trattati, conviene aspettare. La prescrizone del farmaco significa esposizione a possibilki effetti colletrali. Concordo col collega,
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 13/01/2011.
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