Antobiotici per prostatite si o no?

Salve a tutti,
soffro di prostatite cronica (dal 2005) e nel 2007 mi è stata diagnosticata una sclerosi del collo vescicale con una cistoscopia.

I miei sintomi principali sono urinazione frequente (quando in vescica ci sono circa 200 ml mi viene lo stimolo ma posso resistere anche fino a 400 ml), sgocciolio post minzionale. Da circa sei mesi inoltre ho bruciore alla base inferiore del pene dopo la minzione ( questo mi preoccupa parecchio perchè prima non lo sentivo). Dopo una eiaculazione aumenta la voglia di urinare, e il getto è più debole.
Esame delle urine negativo. FLussometria: void 14/200 morfologia regolare, rv ecografico 20 cc. Altri problemi probabilmente correlati sono: la presenza di varicocele pelvico e un episodio di diatesi litiasica da ossalati di calcio++ e talvolta presenza di emorroidi.

Da poco sono stato visitato dall'urologo che mi ha seguito in questi anni (piuttosto male direi),e mi ha fatto la consueta ecografia transrettale da cui emerge:
"La prostata, studiata con sonda transrettale biplanare da 7.5 e 5.0 Mhz, si presenta ad ecostruttura disomogenea per la presenza in sede periuetrale , di diffusa ipoecogenicità come da processo flogistico e di minute formazioni iperecogene da riferire a calcificazioni secondarie a rimaneggiamento flogistico. Assenza di terzo lobo aggettante in vescica. La porzione periferica si presenta ad ecostruttura omogenea. I limiti appaiono netti e le dimensioni di 37X25X45 mm,determinano un volume pari a 22 cc. Vescicole seminali dx e sx in sede, di forma ed ecostruttura normali."

La terapia indicatami è la seguente:
-xatral 10: 1 c. (la sera)
-ciproxin RM500: 1 c. (dopo pranzo)
-dopo la cura con ciproxin (finiti i 28 giorni): naprosin supp.: 1 la sera per 28 gg.

Ecco, mi ha detto di fare assolutamente questa cura con gli antibiotici, perche se no la situazione può evolversi e peggiorare. Un altro urologo che mi aveva visitato circa un mese fa (sempre con gli stessi sintomi) solo attraverso una ispezione manuale (ma ha visto altre ecografie transrettaòli simili), mi ha detto che la prostata è normale e mi ha sconsigliato assolutamente di prendere antibiotici.
Premetto che ho già fatto altre cure di antibiotici in passato ma non ho mai notato dei miglioramenti reali, e le dimensioni della prostata oscillavano dai 18 cc ai 21 cc.Inoltre premetto che a me sembra di tollerarli abbastanza bene, nel senso che non è che mi buttano giù fisicamente (o almeno non mi accorgo di niente).

Vorrei sapere quindi, questi antibiotici, si devono prendere si o no? Quali sono i pro e i contro? Perchè gli urologi danno delle cure cosi contrastanti?? Voglio dire secondo me qui o l'uno o l'altro sta prendendo una cantonata, perchè non è possibile che 2 specialisti la pensino in maniera completamente diversa.
NOn saprei proprio a chi dare retta, ma mi viene voglia di provare a prenderli per stare più tranquillo, come si dice tentar non nuoce (o si?).

Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
[#1]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore ,

la questione da lei posta in questo post non può essere risolta da questa postazione, cioè da medici che non hanno potuto valutare in modo completo ed in diretta la sua particolare situazione clinica e quindi dobbiamo rimandarla, se lei ha dei dubbi sulle indicazioni terapeutiche contrastanti ricevute, ad una terza valutazione specialistica.

Fatta questa poi ci aggiorni.

Nel frattempo, se desidera avere altre notizie più dettagliate su eventuali problematiche urologiche ed andrologiche a livello della ghiandola prostatica, le consiglio di consultare, se non ancora fatto, anche l’articolo pubblicato sul nostro sito e visibile all'indirizzo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/200-le-malattie-della-prostata-stili-di-vita-prevenzione-e-nuove-indagini-diagnostiche.html .

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile dott. Beretta,
la ringrazio per la sua risposta. Rileggendo comunque ho dimenticato di scrivere che ho 26 anni.

Certo, il fatto di sentire un terzo specialista, è una cosa che volevo fare, ma che tuttavia non mi cancellerà dei dubbi su questo argomento: sarebbe uno altro parere che si aggiungerà ad uno dei 2. Mi chiederei a quel punto se due pareri contro uno bastano.

Mi permetta almeno di capire, supponendo la ETR "rappresentativa" della mia situazione, secondo lei, quella indicatami è una cura idonea per il mio caso ,oppure no? Quali sono i pro e i contro di questa terapia? E quali sono i pro e i contro di continuare solo con l'alfalitico?
Inoltre vorrei precisare che questa terapia è stata data solo sulla base della ETR e del referto della cistoscopia. Come ho già scritto,lo specialista in questione non ricordava la storia pregressa, e non ha guardato le varie ETR eseguite da lui stesso negli anni.

Cordiali saluti.
[#3]
Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

come forse ha già intuito, anche dai numerosi miei interventi in questo sito, io personalmente sono contrario ad antibioticoterapie se non esistono dati clinici sicuri per un loro utilizzo.

Sull'alfa-litico poi, come farmaco sintomatico, può anche avere una sua indicazione clinica ma mi sembra che nel suo caso non sia stata fatta ancora una precisa diagnosi; da qui il mio invito a meglio approfondire con esperto urologo, capace di collegare tra di loro le varie tappe diagnostiche da lei già percorse, la sua reale situazione clinica.

Un cordiale saluto.
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