Monitoraggio psa dopo prostatectomia
Gentili dottori,
ho 66 anni. Prostatectomia radicale e LAD pelvica a maggio 2010. Referto istologico: adenocarcinoma Gleason 9 (4+5), infiltrante la capsula, con stadio pt2cN0Mx, margini chirurgici negativi. Psa alla biopsia 4,2, scintigrafia ossea negativa. Nessuna terapia ulteriore. A un mese e mezzo dall’intervento: psa 0,03; successivamente, dopo tre mesi 0,08; ora 0,13.
Fermo restando che ho già prenotato la visita dal mio urologo, confesso che questo incremento del psa non mi sembra di buon auspicio. Anche perché ho letto, non so dove, che in presenza di tumori indifferenziati è bene fare scintigrafia e tac al primo muoversi del psa, anche da 0,03 a 0,08, e in più, nei casi più indifferenziati, il dosaggio della cromogranina.
Siamo quindi in presenza d’una recidiva? E se è così, quali potrebbero essere le strategie terapeutiche più adatte? E secondo quale tempistica? E con quali prospettive?
Vi ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrete riservarmi e vi saluto cordialmente.
ho 66 anni. Prostatectomia radicale e LAD pelvica a maggio 2010. Referto istologico: adenocarcinoma Gleason 9 (4+5), infiltrante la capsula, con stadio pt2cN0Mx, margini chirurgici negativi. Psa alla biopsia 4,2, scintigrafia ossea negativa. Nessuna terapia ulteriore. A un mese e mezzo dall’intervento: psa 0,03; successivamente, dopo tre mesi 0,08; ora 0,13.
Fermo restando che ho già prenotato la visita dal mio urologo, confesso che questo incremento del psa non mi sembra di buon auspicio. Anche perché ho letto, non so dove, che in presenza di tumori indifferenziati è bene fare scintigrafia e tac al primo muoversi del psa, anche da 0,03 a 0,08, e in più, nei casi più indifferenziati, il dosaggio della cromogranina.
Siamo quindi in presenza d’una recidiva? E se è così, quali potrebbero essere le strategie terapeutiche più adatte? E secondo quale tempistica? E con quali prospettive?
Vi ringrazio fin d’ora per l’attenzione che vorrete riservarmi e vi saluto cordialmente.
[#1]
caro lettore,
indubbiamente i valori del PSA potrebbero indicare la persistenza di cellule capaci di produrre tale sostanza.
Senta il suo urologo, valuti la possibilità di effettuare una scintigrafia scheletrica
cari saluti
indubbiamente i valori del PSA potrebbero indicare la persistenza di cellule capaci di produrre tale sostanza.
Senta il suo urologo, valuti la possibilità di effettuare una scintigrafia scheletrica
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#2]
Ex utente
Ringrazio il dott. Pozza per aver risposto con tanta gentile sollecitudine alla mia richiesta. Se non interpreto male le sue parole, la recidiva non è ancora accertabile, e sarebbe prematuro decidere strategie terapeutiche. Riguardo alla scintigrafia, vorrei chiedere: visto che ho effettuato una scintigrafia ossea un mese prima dell’intervento chirurgico, quindi non più di 9 mesi fa, con esito negativo, è possibile che dopo così breve tempo e con un psa azzerato si siano sviluppate già delle metastasi evidenti? Inoltre, se davvero siamo prossimi ad una recidiva, presumibilmente sistemica, (spererei di no) quali sarebbero le mie prospettive di vita? Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 02/01/2011.
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