Problemi apparato urinario
Gentili Signori,
sono un ragazzo di 27 anni e da un bel pò soffro di fastidi urinari fino ad ora sottovalutati.
All'eta' di circa venti anni vengo colto da un dolore alla prostata, mi viene diagnosticata una congestione e data una cura con mictasone che sospendo dopo pochi giorni per un spasmo alla schiena. Con un ulteriore visita urologica mi viene indicato di assumere feldene in supposte. Il dolore mi passa, lo avverto sporadicamente e continuo normalmente la mia vita. Ho però un leggero fastidio/bruciore all'atto della minzione e dopo aver urinato perdo poche gocce. Parallelamente a questo problema ho un dolore all'atto di iniziare la defecazione con raro sanguinamento. Nonostante ciò ho sempre sottovalutato questi fatidi fino ad ora.
Alcuni mesi fa mi decido ad indagare anche perche la situazione si complica:
Oltre i sintomi già descritti urino di frequente ( spesso con un flusso debole e sottile) durante il giorno e mi alzo una volta due la notte.
Ho una eiaculazione precoce con perdita di poche gocce di sperma e liquido prostatico durante la fase di rilassamento (un residuo)
Avverto fastidio casuale alla schiena all'altezza dei reni.
I controlli medici:
Dal punto di vista grastroenterologico facendo sia gastroscopia che rettoscopia, mi viene diagnosticata una infiammazione emorroidale di I grado...non risolta
Da una ecografia dell'addome completo mi vengono diagnosticati due calcoli di dimensioni inferiori a 1 cm, uno dei quali ureterale. Mi sottopongo ad indagine endoscopica, ma il calcolo non viene trovato. Mi viene applicato uno stent ureterale destro per risolvere una stenosi.
Dopo un mese tolgo lo stent e dopo tre mesi, lo scorso agosto faccio una urografia perfusionale dalla quale si evidenzia a sinistra uretro-calico pielectasia di grado modesto (uretere apparentemente dilatato fino al tratto intramurale). A destra sembra risolta la cosa.
Ho un calcolo inferiore ad un millimetro nel distretto calicale inferiore. Presenza di residuo post-minzionale (presente anche nelle precedenti ecografie).
Sono in lista d'attesa per un ulteriore intervento endoscopico per risolvere la dilatazione dell'uretere.
Continuo ad urinare di frequente con i problemi all'atto dell'inizio della minzione e il solito fastidio alla prostata. Dagli esami delle urine più coltura risulta tutto nella norma anche se mi appresterò a ripeterli perchè in questi giorni ho espulso urina di colore rosaceo.
Vorrei ulteriori pareri e valutazioni, visto che in tutta la faccenda non mi è stata chiarita l'origine di queste stenosi. Dagli elementi che ho raccolto da profano comincio ad immaginare che la mia congestione da acuta è divenuta cronica nel tempo e da questa si siano susseguite le altre complicanze..Gradirei un commento scientifico e possibili soluzioni
Grazie dell'attenzione
Lorenzo
sono un ragazzo di 27 anni e da un bel pò soffro di fastidi urinari fino ad ora sottovalutati.
All'eta' di circa venti anni vengo colto da un dolore alla prostata, mi viene diagnosticata una congestione e data una cura con mictasone che sospendo dopo pochi giorni per un spasmo alla schiena. Con un ulteriore visita urologica mi viene indicato di assumere feldene in supposte. Il dolore mi passa, lo avverto sporadicamente e continuo normalmente la mia vita. Ho però un leggero fastidio/bruciore all'atto della minzione e dopo aver urinato perdo poche gocce. Parallelamente a questo problema ho un dolore all'atto di iniziare la defecazione con raro sanguinamento. Nonostante ciò ho sempre sottovalutato questi fatidi fino ad ora.
Alcuni mesi fa mi decido ad indagare anche perche la situazione si complica:
Oltre i sintomi già descritti urino di frequente ( spesso con un flusso debole e sottile) durante il giorno e mi alzo una volta due la notte.
Ho una eiaculazione precoce con perdita di poche gocce di sperma e liquido prostatico durante la fase di rilassamento (un residuo)
Avverto fastidio casuale alla schiena all'altezza dei reni.
I controlli medici:
Dal punto di vista grastroenterologico facendo sia gastroscopia che rettoscopia, mi viene diagnosticata una infiammazione emorroidale di I grado...non risolta
Da una ecografia dell'addome completo mi vengono diagnosticati due calcoli di dimensioni inferiori a 1 cm, uno dei quali ureterale. Mi sottopongo ad indagine endoscopica, ma il calcolo non viene trovato. Mi viene applicato uno stent ureterale destro per risolvere una stenosi.
Dopo un mese tolgo lo stent e dopo tre mesi, lo scorso agosto faccio una urografia perfusionale dalla quale si evidenzia a sinistra uretro-calico pielectasia di grado modesto (uretere apparentemente dilatato fino al tratto intramurale). A destra sembra risolta la cosa.
Ho un calcolo inferiore ad un millimetro nel distretto calicale inferiore. Presenza di residuo post-minzionale (presente anche nelle precedenti ecografie).
Sono in lista d'attesa per un ulteriore intervento endoscopico per risolvere la dilatazione dell'uretere.
Continuo ad urinare di frequente con i problemi all'atto dell'inizio della minzione e il solito fastidio alla prostata. Dagli esami delle urine più coltura risulta tutto nella norma anche se mi appresterò a ripeterli perchè in questi giorni ho espulso urina di colore rosaceo.
Vorrei ulteriori pareri e valutazioni, visto che in tutta la faccenda non mi è stata chiarita l'origine di queste stenosi. Dagli elementi che ho raccolto da profano comincio ad immaginare che la mia congestione da acuta è divenuta cronica nel tempo e da questa si siano susseguite le altre complicanze..Gradirei un commento scientifico e possibili soluzioni
Grazie dell'attenzione
Lorenzo
[#1]
caro lorenzo,
la sua situazione è un pò da valutare nel senso che va capita come mai lei ha questa prostatite, in quanto lei ha sicuramnte un problema intestinale che poi le ha causato l'infimmazione emorroidaria, e sia quello della calcolosi, le consiglio di sottoporsi ad una visita urologica completa, e la riduzione del flusso la nicturai e gli altri sintomi urinaria potrebbero essere dovute alla prostatite, mentre la stenosi ureterale potrebbe essere dovuta all' infiammazione causata dal passaggio di calcoli, o addirittura essere un problema congenito, sarebbe comunque utile per fare una diagnosi corretta una cistoscopia con pielografia ascendente
la sua situazione è un pò da valutare nel senso che va capita come mai lei ha questa prostatite, in quanto lei ha sicuramnte un problema intestinale che poi le ha causato l'infimmazione emorroidaria, e sia quello della calcolosi, le consiglio di sottoporsi ad una visita urologica completa, e la riduzione del flusso la nicturai e gli altri sintomi urinaria potrebbero essere dovute alla prostatite, mentre la stenosi ureterale potrebbe essere dovuta all' infiammazione causata dal passaggio di calcoli, o addirittura essere un problema congenito, sarebbe comunque utile per fare una diagnosi corretta una cistoscopia con pielografia ascendente
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
Utente
Caro dottore,
la ringrazio per la sua risposta... io sono stato sottoposto ad un intervento cistoscopico al momento dell'introduzione dello stent ed i medici hanno esplorato entrambi gli ureteri fin dove potevano con lo strumento.
( L'intervento:
Uretra di calibro ridotto. Agevole introduzione cistoscopio 17 ch. Ipertofia del collo vescicale. Osti ureterali edematosi e stenotici. A sinistra dilatazione con catetere trilogy ed ureteroscopia che non evidenzia neoformazioni o calcoli. Difficoltosa introduzione a destra a causa di una stenosi puntiforme a 1/2 cm dal meato. Introduzione di guida idrofilica sotto controllo radiologico e dilatazione progressiva dell'uretere. Si procede quindi ad ureteroscopiache evidenzia presenza di urina corpuscolata e di un calibro ureterale aumentato. Inserimento di stent...)
Attendo un ulteriore intervento per quanto detto nel messaggio precedente
Mi è stato detto di lasciar stare il calcolo nel distretto calicale inquanto inferiore ad un centimetro e in una posizione che non da fastidi, da trattare in seguito con farmaci adeguati.
Ero partito infatti indagando i miei problemi gastroenterologici, come le dicevo ho fatto una gastroscopia (negativa) una rettoscopia che appunto evidenzia una emorroidite di primo grado (anche se io non perdo sangue, avviene molto raramente durante l'anno). I miei sintomi assomigliano molto a una sindrome da defecazione ostruita, stipsi. Ritiene opportuno fare un esame delle feci o intolleranze alimentari ( non sempre son compatte e di colore verdastro)?
Inoltre sia dalla precedente cistoscopia che dall' urografia, eventuali malformazioni non dovrebbero evincersi ?
Grazie
Lorenzo
la ringrazio per la sua risposta... io sono stato sottoposto ad un intervento cistoscopico al momento dell'introduzione dello stent ed i medici hanno esplorato entrambi gli ureteri fin dove potevano con lo strumento.
( L'intervento:
Uretra di calibro ridotto. Agevole introduzione cistoscopio 17 ch. Ipertofia del collo vescicale. Osti ureterali edematosi e stenotici. A sinistra dilatazione con catetere trilogy ed ureteroscopia che non evidenzia neoformazioni o calcoli. Difficoltosa introduzione a destra a causa di una stenosi puntiforme a 1/2 cm dal meato. Introduzione di guida idrofilica sotto controllo radiologico e dilatazione progressiva dell'uretere. Si procede quindi ad ureteroscopiache evidenzia presenza di urina corpuscolata e di un calibro ureterale aumentato. Inserimento di stent...)
Attendo un ulteriore intervento per quanto detto nel messaggio precedente
Mi è stato detto di lasciar stare il calcolo nel distretto calicale inquanto inferiore ad un centimetro e in una posizione che non da fastidi, da trattare in seguito con farmaci adeguati.
Ero partito infatti indagando i miei problemi gastroenterologici, come le dicevo ho fatto una gastroscopia (negativa) una rettoscopia che appunto evidenzia una emorroidite di primo grado (anche se io non perdo sangue, avviene molto raramente durante l'anno). I miei sintomi assomigliano molto a una sindrome da defecazione ostruita, stipsi. Ritiene opportuno fare un esame delle feci o intolleranze alimentari ( non sempre son compatte e di colore verdastro)?
Inoltre sia dalla precedente cistoscopia che dall' urografia, eventuali malformazioni non dovrebbero evincersi ?
Grazie
Lorenzo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 17/09/2007.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.