Sanguinamento tumore prostata
Vi scrivo per conto di mio nonno di 89 anni,affetto da circa 6 da un tumore alla prostata.Da circa 15 giorni accusa un sanguinamento delle urine che hanno comportato il ricovero da una settimana. E' stato sottoposto a lavaggi ma, alterna delle fasi di miglioramento con urine più chiare a fasi di peggioramento.Ha eseguito una ecografia dalla quale è risultato che la vescica è libera ma che si è avuto un allargamento della massa tumorale.Vi chiedo se e come è possibile arrestare questa emorragia proveniente(come ci è stato detto dai medici) dalla prostata e se è ancora possibile,nonostante l'età,tenere il tumore sotto controllo o bisogna rassegnarsi.
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Gentile lettore,
da questa postazione è veramente difficile dare consigli terapeutici precisi su una situazione clinica complessa e particolare come quella di suo nonno.
Il controllo dell'evento emorragico è chiaramente nelle mani dei suoi urologi; quello che noi possiamo dirle invece è che all'età avanzata del nonno generalmente un tumore della prostata spesso non ha caratteristiche "aggressive".
Un cordiale saluto.
da questa postazione è veramente difficile dare consigli terapeutici precisi su una situazione clinica complessa e particolare come quella di suo nonno.
Il controllo dell'evento emorragico è chiaramente nelle mani dei suoi urologi; quello che noi possiamo dirle invece è che all'età avanzata del nonno generalmente un tumore della prostata spesso non ha caratteristiche "aggressive".
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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Ex utente
Caro dottore,capisco che non conoscendo direttamente il caso non puo esprimere un parere in merito.Volevo soltanto capire se,in linea generale e secondo la sua esperienza clinica, in un paziente di 89 anni, con tumore prostatico ampliatosi nel corso dei sei anni dalla dagnosi(anche se circoscritto alla prostata), una emorragia può essere arrestata e tenuta a bada o bisogna assistere a un lento e inesorabile decorso sfavorevole
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Ritorno a dirle che in questi casi molto dipende, nel fare una corretta prognosi, sempre dalla situazione clinica specifica e generale del paziente, in questo caso di suo nonno, e cioè se è ad esempio cardiopatico, diabetico, iperteso, diagnosi istologica di partenza del tumore e quant'altro.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.4k visite dal 17/12/2010.
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