Infezione vie urinarie
Buongiorno.
Ho 35 anni e da circa un anno sento impellenti bisogni di andare ad urinare, salvo poi constatare che il quantitativo di urina emessa non è importante. Premetto che sono una persona che beve pochissimo e sto attualmente (da appena 2 giorni) cercando di bere un minimo di 1.5/2 litri di acqua quotidianamente.
Ho fatto a novembre dell'anno scorso una uroflussometria da un urologo che è risultata regolare, ma nell'attesa mi ero scolato più di un litro d'acqua e l'urgenza di andare si era manifestata con una minzione che non mi era più famigliare ne' per quantità ne' per getto. Inoltre, un'ecografia effettuata durante lo stesso esame aveva rivelato alcune calcificazioni dovute ad infezioni passate di cui non ero a conoscenza, e niente altro in quanto, avendo la vescica vuota, mi è stato detto che non era stato possibile effettuare una serie di altre considerazioni.
Continuo ad avere impellenti bisogni di urinare che si manifestano poi con quantitativi di urina scarsa e un getto piuttosto flebile. A volte ho quasi la leggera impressione che ci sia un 'blocco' fisico che limiti il flusso di urina, situato alla base del bene vicino l'ano. Mi succede anche, seppure molto raramente, di sentire un bruciore all'apertura dell'uretra durante una minzione ma solo dopo un'eiaculazione. Le urine hanno un aspetto normale limpido e non sono maleodoranti.
Grazie in anticipo sui vostri consigli.
R.
Ho 35 anni e da circa un anno sento impellenti bisogni di andare ad urinare, salvo poi constatare che il quantitativo di urina emessa non è importante. Premetto che sono una persona che beve pochissimo e sto attualmente (da appena 2 giorni) cercando di bere un minimo di 1.5/2 litri di acqua quotidianamente.
Ho fatto a novembre dell'anno scorso una uroflussometria da un urologo che è risultata regolare, ma nell'attesa mi ero scolato più di un litro d'acqua e l'urgenza di andare si era manifestata con una minzione che non mi era più famigliare ne' per quantità ne' per getto. Inoltre, un'ecografia effettuata durante lo stesso esame aveva rivelato alcune calcificazioni dovute ad infezioni passate di cui non ero a conoscenza, e niente altro in quanto, avendo la vescica vuota, mi è stato detto che non era stato possibile effettuare una serie di altre considerazioni.
Continuo ad avere impellenti bisogni di urinare che si manifestano poi con quantitativi di urina scarsa e un getto piuttosto flebile. A volte ho quasi la leggera impressione che ci sia un 'blocco' fisico che limiti il flusso di urina, situato alla base del bene vicino l'ano. Mi succede anche, seppure molto raramente, di sentire un bruciore all'apertura dell'uretra durante una minzione ma solo dopo un'eiaculazione. Le urine hanno un aspetto normale limpido e non sono maleodoranti.
Grazie in anticipo sui vostri consigli.
R.
[#1]
caro signore,
la sua sintomatologia di urgenza è fa parte di quel corteo sintomatologico detti irritativi, sono spesso associati con infiammazioni della prostata. le consiglio come prima cosa di regolare le sue abitudini come bere molta acqua dieta regolare, camminare a piedi, ed una vita sessuale saggia, ed in oltre una visita urologica
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
la sua sintomatologia di urgenza è fa parte di quel corteo sintomatologico detti irritativi, sono spesso associati con infiammazioni della prostata. le consiglio come prima cosa di regolare le sue abitudini come bere molta acqua dieta regolare, camminare a piedi, ed una vita sessuale saggia, ed in oltre una visita urologica
cordiali saluti
dott. Giuseppe Quarto
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#3]
Caro signore la sua sintmatologia è di frequente riscontro nella nostra pratica clinica urologica, le dico che molto spesso fa riferimento ad una prostatite,ma può dipendere anche da altri problemi proprio come una infezione urinaria non adeguatamente trattata.
Dunque è opprtuno oltre che modificare i suoi comportamenti abituali anche consultare un urologo nella sua zona per cercare di fare diagnosi con certezza e quindi avviare una corretta terapia che non può essere solo comportamentale ma deve essere anche farmacologica,pena il perdurare della situazione.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Dunque è opprtuno oltre che modificare i suoi comportamenti abituali anche consultare un urologo nella sua zona per cercare di fare diagnosi con certezza e quindi avviare una corretta terapia che non può essere solo comportamentale ma deve essere anche farmacologica,pena il perdurare della situazione.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.5k visite dal 13/09/2007.
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