A seguito del rilevamento di un valore psa di circa 50 si è rivolto ad un dottore scecialista in

Gentilissimo staff di
Medicitalia
Vorrei sottoporre alla Vs. attenzione il caso di mio padre di 67 anni.

A seguito del rilevamento di un valore PSA di circa 50 si è rivolto ad un dottore scecialista in urologia (e chirurgia generale).
Questi visto il risultato del psa ha consigliato l'agobiopsia prostatica.

Il referto dell'esame ha evidenziato quanto segue:

" Frammenti di tessuto prostatico con aspetti di iperplasia fibromioghiandolare. A livello del lobo sn a carico di un unico prelievo (sui 16 svolti) si reperta microfocolaio di adenocarcinoma acinare di grado 6 (3+3) sec. Gleason che occupa il 10% del rispettivo frustolo agobioptico"

Purtroppo a causa di un rapporto padre-figlio piuttosto all'antica ho saputo molto poco di quanto detto dallo specialista. A malapena ho saputo dell'esame…..

Mi è stato riferito solo che il dottore suggerisce l'intervento radicale da eseguire entro l'anno.
Che si tratta di poco di grave ma che è meglio intervenire (ma credo che sia stata edulcorata la verità dai miei genitori).
Chiedo a Voi maggiori informazioni sull'esito dell'esame che ho riportato, inoltre chiedo se possibile anche la Vs opinione sul da farsi.
Aggiungo inoltre che mio padre ha 67 anni qualche problema di colesterolo e di pressione alta.

Leggendo qua e là mi pare di intuire che il grado 6 di Gleason è indice di una certa gravità, anche se nel caso di mio padre ancora localizzato, ma che comunque sia necessario intervenire.
Inoltre mi pare di capire che forse la chirurgia darebbe risultati più sicuri (a fronte di maggiori rischi).
Ma qual è in una simile situazione la possibilità di guarigione ?
Quali sarebbero i reali rischi dell'intervento? Il pericolo dell'incontinenza è reale?
Quanto cambierebbe la vita postoperatoria di tutti i giorni ?

Chiedo a Voi in quanto non so nulla di questa patologia, mentre so poco più di nulla di quanto riferito dallo specialista.
Unica cosa certa la preoccupazione per un genitore tutt'ora agile e forte come un 30enne.
Vi chiedo franchezza anche nel riferirmi anche cose spiacevoli.

Con stima
B.D.

[#1]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente,
se il psa è di 50 ng/Ml allora l'intervento chirugico non è più consigliato in quanto la malattia sarebbe già in una fase localmente avanzata e per tale motivo la prostatectomia non avrebbe un intento curativo, io con tale psa inizierei con una terapia ormonale e poi in seguito valuterei se è il caso di sottoporsi a radioterapia, cmq prima di ogni cosa è inportante eseguire un Tc addome e pelvi ed una scintigrafia ossea total Body
Cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
www.prevenzioneprostata.com

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

[#2]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Infatti è già stata inoltrata la richiesta per la tac.
Quindi in parole semplici di cosa si tratterebbe?
Una situazione tumorale avanzata (cioè grave) ma molto circoscritta (10 % di1 prelievo su 16) ?

Ma quanto è grave questa situazione ?
[#3]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
il problema di suo padre è il psa.. è sicuro che sia 50? e non 5,0?
il fatto che sia risultato un solo prelievo non significa che non ci siamo altre zone in quanto la biopsia è un mapping per cui non è detto che si centri perfettamente la zona interessata.
cmq lei è di modena le consiglio la clinica urologica del policlinico diretta dal Prof G.Bianchi sono persone serie e preparate esperte della materia
[#4]
Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Caro utente, ci faccia avere i dettagli del caso. Il Gleason 6 (3+3) è un elemento prognostico di rischio ancora basso. E' il PSA che se è davvero di 50ng/ML(>20ng/ML indice di rischio molto alto) indica un alto rischio di malattia extraprostatica e verosimilmente a distanza. Con tali valori assume una importanza rilevante capire la sede di eventuale malattia a distanza con TC e scintigrafia. Se fossero negativi assume un ruolo determinante un trattamento loco-regionale con Radioterapia sulla sede prostatica ed eventualmente sulle aree linfonodali(possibilmente sotto guida metabolica con PET con Colina).
Consigliato anche il trattamento ormonale con blocco androgenico totale.
Se fosse 5 il PSA la situazione cambia radicalmente e suo padre potrebbe essere indirizzato verso la categoria a rischio basso con la possibilità di intervento di prostatectomia radicale o radioterapia radicale, entrambe con alta possibilità di controllo di malattia in questo stadio e quindi con prognosi del tutto diversa.
Cordiali Saluti
dr.Filippo Alongi
Oncologo radioterapista

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

[#5]
Dr. Giuseppe Benedetto Urologo, Andrologo 2.7k 15
sono daccordo con il collega Alongi

dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com

[#6]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Prima di tutto voglio ringraziare tutti quelli che fin quì mi hanno risposto:
Dr. Filippo Alongi, Dr Giuseppe Benedetto, Dr Giuseppe Quarto, ma anche tutti quelli che vorranno aggiungersi in futuro.
Ringrazio in particolare il Dr. Giuseppe Quarto per l'indicazione data riguardo a chi rivolgermi nella mia zona, il Prof G.Bianchi direttore della clinica urologica del policlinico di Modena.


A seguito delle mie insistenze mi sono stati mostrati i primi esami fatti su mio padre.
Il psa non era 50 ma 13 !!.
Probabilmente l'ansia e la preoccupazione per quest'evento inatteso ha sconvolto i miei genitori che mi hanno riferito un catastrofico valore psa di 50 anzichè 13.
Rimane il fatto che dopo anni di permanenza su un valore di 34 il psa ha avuto un picco di 13 nel giro di 56 mesi.

Credo che questo cambi un pò le carte in tavola. Giusto?
Forse è alla luce di questo che il locale dottore interpellato ha suggerito l'intervento.
Che ne pensate ora?

Chiedo scusa per il disguido




[#7]
Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
certo con un psa di 13 la situazione cambia , ed è sicuramnte indicato l'intervento chirurgico
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