Infiammazione prostata/veschice seminali
Sono sposato, ho 30 anni. A causa di frequenti viaggi di lavoro la mia vita sessuale potrebbe essere più regolare.
Circa tre anni fa ebbi dei casi frequenti di emospermia e mi fu diagnosticata una prostatite dovuta ad un'infezione da staffilococco. Dopo le cure antibiotiche, e l'abbandono completo della caffeina, l'emospermia scomparve.
Purtroppo quest'ospite indesiderato è tornato circa 9 mesi fa. Mi sono rivolto ad un urologo che mi ha prescritto gli esami del caso.
L'ecografia rettale presenta delle vesciche seminali leggermente ingrossate, una prostata di dimensioni regolari, ma che presenta due piccole protuberanze ("cisti" le chiamano qui - io non vivo in Italia) ai lati. Le varie analisi ed i vari tamponi suggeriscono l'assenza di un'infezione. L'analisi della secrezione prostatica non presenta alcun segno di presenza ematica. Una notevole diminuizione del sangue presente è stata ottenuta con l'assunzione di supposte al diclofenac (Voltaren), ma il sangue non è scomparso del tutto. Quando la cura antiinfiammatoria è stata sospesa, la presenza ematica è aumentata e tornata ai livelli di prima.
Al momento sono alla quinta settimana di un ciclo di cure basato su due farmaci, il Voltaren (50mg - 1 supp al giorno per 10 gg) e delle supposte al Prostatilene (1 supp al giorno per 10gg), presi alternativamente per 10 giorni, per un totale di 40 giorni. L' emiospermia, nuovamente, si è notevolmente ridotta, ma non è ancora scomparsa. Spero che il quadro medico sia abbastanza chiaro. Adesso permettetemi di porvi le mie domande:
1) Ci sono delle particolari precauzioni che devo prendere a livello alimentare che aiuterebbero il processo di guarigione?
2) Il medico mi ha consigliato di prendere anche delle vitamine che favoriscano la rigenerazione dei tessuti. Per quanto tempo posso continuare ad assumere queste vitamine? Ci sono dei rischi?
3) Ci sono dei farmaci più nuovi ed effettivi del prostatilene che possano essere utilizzati?
4) Generalmente, per quanto tempo può essere continuata una cura antiinfiammatoria?
Vi ringrazio anticipatamente per i vostri suggerimenti ed il tempo a me dedicato.
Circa tre anni fa ebbi dei casi frequenti di emospermia e mi fu diagnosticata una prostatite dovuta ad un'infezione da staffilococco. Dopo le cure antibiotiche, e l'abbandono completo della caffeina, l'emospermia scomparve.
Purtroppo quest'ospite indesiderato è tornato circa 9 mesi fa. Mi sono rivolto ad un urologo che mi ha prescritto gli esami del caso.
L'ecografia rettale presenta delle vesciche seminali leggermente ingrossate, una prostata di dimensioni regolari, ma che presenta due piccole protuberanze ("cisti" le chiamano qui - io non vivo in Italia) ai lati. Le varie analisi ed i vari tamponi suggeriscono l'assenza di un'infezione. L'analisi della secrezione prostatica non presenta alcun segno di presenza ematica. Una notevole diminuizione del sangue presente è stata ottenuta con l'assunzione di supposte al diclofenac (Voltaren), ma il sangue non è scomparso del tutto. Quando la cura antiinfiammatoria è stata sospesa, la presenza ematica è aumentata e tornata ai livelli di prima.
Al momento sono alla quinta settimana di un ciclo di cure basato su due farmaci, il Voltaren (50mg - 1 supp al giorno per 10 gg) e delle supposte al Prostatilene (1 supp al giorno per 10gg), presi alternativamente per 10 giorni, per un totale di 40 giorni. L' emiospermia, nuovamente, si è notevolmente ridotta, ma non è ancora scomparsa. Spero che il quadro medico sia abbastanza chiaro. Adesso permettetemi di porvi le mie domande:
1) Ci sono delle particolari precauzioni che devo prendere a livello alimentare che aiuterebbero il processo di guarigione?
2) Il medico mi ha consigliato di prendere anche delle vitamine che favoriscano la rigenerazione dei tessuti. Per quanto tempo posso continuare ad assumere queste vitamine? Ci sono dei rischi?
3) Ci sono dei farmaci più nuovi ed effettivi del prostatilene che possano essere utilizzati?
4) Generalmente, per quanto tempo può essere continuata una cura antiinfiammatoria?
Vi ringrazio anticipatamente per i vostri suggerimenti ed il tempo a me dedicato.
[#1]
salve!
alimenti: tutto quello che è saporito e piccante andrebbe eliminato, i vantaggi però sono relativi.
vitamine: non faccia indigestione...è sufficiente un apporto alimentare di cibi freschi ed eventualmente un integratore leggero.
farmaci nuovi...non che io sappia.
gli antinfiammatori: dipende dal tipo di antinfiammatorio e dalla posologia, prima o poi il suo stomaco si ribellerà.
in generale il suo problema non è facilmente risolvibile e non posso , in questa sede, darle altri suggerimenti.
cordialmente
GB
alimenti: tutto quello che è saporito e piccante andrebbe eliminato, i vantaggi però sono relativi.
vitamine: non faccia indigestione...è sufficiente un apporto alimentare di cibi freschi ed eventualmente un integratore leggero.
farmaci nuovi...non che io sappia.
gli antinfiammatori: dipende dal tipo di antinfiammatorio e dalla posologia, prima o poi il suo stomaco si ribellerà.
in generale il suo problema non è facilmente risolvibile e non posso , in questa sede, darle altri suggerimenti.
cordialmente
GB
Dr Giulio Biagiotti
Resp. P.M.A. Praximedica Fertility Andrologist
www.andrologiaonline.net
[#3]
Utente
Gentili dottori
Grazie per le risposte.
Capisco che, essendo la patologia abbastanza complessa, non si possono dare delle risposte esaurienti.
Se i signori permettono - posso porre un'altra domanda?
Se questa cura a base di antiinfiammatori non dovesse risolvere il problema quali varianti possono presentarsi? Il mio medico mi ha parlato di massaggi/fisioterapia ed eventualmente un intervento chirurgico (cosa che però vorrebbe evitare). Ci sono altre soluzioni?
(Una precisazione - credo che il medico sia convinto che l'antiinfiammatorio non riesca a penetrare attraverso tutta l'area interessata dall'infiammazione, e che questo sia il motivo che fa diminuire la presenza ematica, ma non la elimina del tutto. Per questo il prostatilene dovrebbe aiutare la normalizzazione della funzione prostatica ed il diclofenac dovrebbe, in teoria, penetrare in queste aree e combattere l'infiammazione. Non so quanto tempo ci voglia per normalizzare la funzione della prostata, però sembra che il prostatilene non stia portando i risultati sperati)
Grazie ancora per la vostra gentilezza, in particolar modo al dottore di Messina che si offerto per un consulto. Sto valutando la proposta, anche se purtroppo sarò in Sicilia solo per altri 3-4 giorni.
Grazie per le risposte.
Capisco che, essendo la patologia abbastanza complessa, non si possono dare delle risposte esaurienti.
Se i signori permettono - posso porre un'altra domanda?
Se questa cura a base di antiinfiammatori non dovesse risolvere il problema quali varianti possono presentarsi? Il mio medico mi ha parlato di massaggi/fisioterapia ed eventualmente un intervento chirurgico (cosa che però vorrebbe evitare). Ci sono altre soluzioni?
(Una precisazione - credo che il medico sia convinto che l'antiinfiammatorio non riesca a penetrare attraverso tutta l'area interessata dall'infiammazione, e che questo sia il motivo che fa diminuire la presenza ematica, ma non la elimina del tutto. Per questo il prostatilene dovrebbe aiutare la normalizzazione della funzione prostatica ed il diclofenac dovrebbe, in teoria, penetrare in queste aree e combattere l'infiammazione. Non so quanto tempo ci voglia per normalizzare la funzione della prostata, però sembra che il prostatilene non stia portando i risultati sperati)
Grazie ancora per la vostra gentilezza, in particolar modo al dottore di Messina che si offerto per un consulto. Sto valutando la proposta, anche se purtroppo sarò in Sicilia solo per altri 3-4 giorni.
[#4]
caro ragazzo,
nelle prostatiti la terapia antiinfiammatoria va bene nella fase acuta ma la cosa più importante è individuare la causa che l'ha provocata e per tanto è necessaria una visita con attenta anmenesi, prendere antiinfiammatori per tutta la vita non è sicuramente corretto, perchè se non si capisce il motivo per cui lei ha avuto tale sintomatologia
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
nelle prostatiti la terapia antiinfiammatoria va bene nella fase acuta ma la cosa più importante è individuare la causa che l'ha provocata e per tanto è necessaria una visita con attenta anmenesi, prendere antiinfiammatori per tutta la vita non è sicuramente corretto, perchè se non si capisce il motivo per cui lei ha avuto tale sintomatologia
cordiali saluti
Dott. Giuseppe Quarto
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#5]
Caro Utente, in accordo con i Colleghi penso anche che lei non ha del tutto completato le indagini.Le malattie della prostata,infiammazioni o altro richiedono un approfondimento completo,per poter instaurare non solo una terapia efficace, ma anche per prevenire recidive ed arrivare alla guarigione completa. Saluti
Dr.ssa Angela Vita
Dr.ssa Angela Vita
[#7]
Utente
Gentilissimi dottori,
Vi ringrazio delle risposte copiose. Voglio fare una precisazione. Io sono già in cura da circa 6 mesi da un urologo nel paese straniero in cui vivo. Ho fatto analisi e controanalisi, visite e controvisite, incluso analisi del PSA e quant' altro. Però, devo dire che non ricordo che il mio dottore abbia mai detto con esattezza dove sia l'infiammazione (prostata o vesciche seminali) e a che cosa sia dovuta esattamente.
Che tipo di analisi approfondite,generalmente, devono svolgersi per accertare le cause del problema?
Grazie infinite.
Vi ringrazio delle risposte copiose. Voglio fare una precisazione. Io sono già in cura da circa 6 mesi da un urologo nel paese straniero in cui vivo. Ho fatto analisi e controanalisi, visite e controvisite, incluso analisi del PSA e quant' altro. Però, devo dire che non ricordo che il mio dottore abbia mai detto con esattezza dove sia l'infiammazione (prostata o vesciche seminali) e a che cosa sia dovuta esattamente.
Che tipo di analisi approfondite,generalmente, devono svolgersi per accertare le cause del problema?
Grazie infinite.
[#8]
Gentile signore,
se le prostatiti si curassero con le analisi saremmo a cavallo e nessuno si lamenterebbe più.
la prostatite, detto fuori dai denti, è una grandissima rottura sia per il paziente che per il medico perchè nessuno dei due alla fine è soddisfatto.
una volta che sia stato stabilito che lei non abbia una patologia di tipo neoplastico e che le eventuali infezioni sono state eradicate rimane la pazienza sua e del medico che la cura di trovare un mix tra stile di vita e terapia adatto e diverso, spesso, ad ogni caso specifico. sapere se la flogosi è alla prostata o alle vescicole seminali non serve a nulla.
cordialmente
se le prostatiti si curassero con le analisi saremmo a cavallo e nessuno si lamenterebbe più.
la prostatite, detto fuori dai denti, è una grandissima rottura sia per il paziente che per il medico perchè nessuno dei due alla fine è soddisfatto.
una volta che sia stato stabilito che lei non abbia una patologia di tipo neoplastico e che le eventuali infezioni sono state eradicate rimane la pazienza sua e del medico che la cura di trovare un mix tra stile di vita e terapia adatto e diverso, spesso, ad ogni caso specifico. sapere se la flogosi è alla prostata o alle vescicole seminali non serve a nulla.
cordialmente
[#9]
Urologo, Andrologo
Gentile utente,
come avrà compreso le prostatiti e le vescicoliti ad essa connesse sono la cosidetta tomba dell'urologo nel senso che non esistono terapia univoche e spesso ognuno di noi si rifà alla propria esperienza. Una cosa deve essere chiara. Ci vuole molta pazienza sia da parte sua che da parte del collega che la segue. Una volta esclusa una causa batterica ed escluso patologie più serie, può essere utile intraprendere una terapia con finasteride per circa 30 giorni. non concordo affatto con l'esecuzione del dosaggio del PSA vista la sua età e ovviamente in caso di negatività dell'esplorazione rettale.
Saluti
come avrà compreso le prostatiti e le vescicoliti ad essa connesse sono la cosidetta tomba dell'urologo nel senso che non esistono terapia univoche e spesso ognuno di noi si rifà alla propria esperienza. Una cosa deve essere chiara. Ci vuole molta pazienza sia da parte sua che da parte del collega che la segue. Una volta esclusa una causa batterica ed escluso patologie più serie, può essere utile intraprendere una terapia con finasteride per circa 30 giorni. non concordo affatto con l'esecuzione del dosaggio del PSA vista la sua età e ovviamente in caso di negatività dell'esplorazione rettale.
Saluti
[#10]
Da ciò che lei descrive e dall'esame ecografico risulterebbe chiaro il quadro di una prostatovesciculite,ma per confermare tutto ciò è indispensabile una visita specialistica aggiornata.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott Daniele Masala.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#11]
Utente
Gentilissimi dottori,
Grazie di cuore per il vostro interesse ed i vostri suggerimenti e "confessioni" sincere.
Ne approfitto ancora una volta, allora. Avrebbe senso, nel caso di risultati non soddisfacenti con la cura attuale, cercare di utilizzare altri farmaci antiinfiammatori a base di Morniflumato come il Niflam, il Morniflu, ecc. (o altri antiinfiammatori), oppure l'uno vale l'altro e non c'è grande differenza? Quali altri farmaci potrebbero essere utilizzati al posto del prostatilene? Il Dott. Mastroprimiano ha suggerito il finasteride (un farmaco che fra l'altro ho visto negli Stati Uniti per far ricrescere i capelli) quali altri farmaci, nella vostra esperienze, hanno dato buoni risultati? (ovviamente capisco che i risultati cambiano e ciò che ha funzionato per uno non per forza funzioni per un altro)
Siete stati tutti gentilissimi e vi ringrazio tutti nuovamente.
Cordiali saluti a tutti voi.
Grazie di cuore per il vostro interesse ed i vostri suggerimenti e "confessioni" sincere.
Ne approfitto ancora una volta, allora. Avrebbe senso, nel caso di risultati non soddisfacenti con la cura attuale, cercare di utilizzare altri farmaci antiinfiammatori a base di Morniflumato come il Niflam, il Morniflu, ecc. (o altri antiinfiammatori), oppure l'uno vale l'altro e non c'è grande differenza? Quali altri farmaci potrebbero essere utilizzati al posto del prostatilene? Il Dott. Mastroprimiano ha suggerito il finasteride (un farmaco che fra l'altro ho visto negli Stati Uniti per far ricrescere i capelli) quali altri farmaci, nella vostra esperienze, hanno dato buoni risultati? (ovviamente capisco che i risultati cambiano e ciò che ha funzionato per uno non per forza funzioni per un altro)
Siete stati tutti gentilissimi e vi ringrazio tutti nuovamente.
Cordiali saluti a tutti voi.
[#12]
gli antiinfiammatori vanno bene ma solo su indicazione dell'andrologo o urologo che li prescirverà secondo uno schema preciso
io di solito consiglio anche antiedemigeni naturali che le potrà consigliare il suo medico curante
io di solito consiglio anche antiedemigeni naturali che le potrà consigliare il suo medico curante
dr Giuseppe Benedetto
www.giuseppebenedetto.netfirms.com
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 31.7k visite dal 12/09/2007.
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Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.