Prostatite ipogonadismo pudendo

Gentili medici

Ho 29 anni e vi scrivo per descrivervi una situazione piuttosto complessa. Prima di tutto devo dire che da un paio d’anni m’è stata diagnosticata una prostatite cronica (presenza di numerose calcificazioni, evidenziate da ecografia transrett.), la quale, probabilmente, non è dovuta a batteri, o per lo meno, anche se talvolta li ho avuti (di recente, ad es. l’enterococus faecalis), pare che i disturbi permangano a prescindere dalla loro presenza. A esser sinceri, non sono grossi disturbi: sgocciolio terminale post-minzione e post-eiaculazione, qualche lieve bruciore durante la minzione, sporadiche minzioni notturne, ma niente di grave. A questi, però, si è aggiunto da 3 mesi un fastidioso arrossamento/bruciore di glande e prepuzio, che appare circa 3 gg dopo rapporti o anche masturbazione, per poi scomparire circa una settimana dopo la comparsa. Questo nonostante urino e spermio cultura ed anche tampone uretrale (con msg prostatico) siano negativi (il batterio di cui sopra è stato infatti debellato con levofloxacina per 20 gg). La prima domanda, pertanto, riguarda se questo sintomo possa comunque essere collegato alla prostatite (considerando che ho già fatto una visita dermatologica che non ha trovato niente di strano, che il tampone fatto dalla mia fidanzata è risultato negativo, che mi lavo con sapone di marsiglia, e che non ho mai sofferto di niente di simile).

Altre cose che potrebbero essere collegate sono un frenulo lievemente breve, un leggero incurvamento del pene a sinistra ed anche un varicocele (operato bilateralmente ma recidivo a destra), una cistite abbastanza forte avuta 10 anni fa, ma regolarmente curata. D’intestino vado abbastanza regolarmente ma, qualche volta, soffro un po’ di stitichezza, ed ho delle piccole emorroidi. Non so se tutto questo aiuta a chiarire il quadro.
A complicare il tutto, peraltro, si aggiunge l’ipogonadismo (sono azospermico e ho valori di testosterone = 7,25 nmol/L con intervallo di rif.: 9,1-55,2). In proposito ho appena appreso da un andrologo che anche i problemi alla prostata potrebbero esserne una conseguenza. La seconda domanda è quindi questa: veramente il quadro descritto sopra potrebbe derivare da questo deficit di testosterone?

Piuttosto, ho letto che spesso le prostatiti abatteriche derivano da problemi neuromuscolari (es. nervo pudendo), dei quali potrebbero essere conseguenza anche le eruzioni sui genitali. Proprio per tale motivo, mi sono un po’ allarmato: infatti, non vorrei affrontare il prob. dell'ipog., trascurando che magari la causa “superiore” sia un’altra. Peraltro, la terapia sostitutiva a base di gonadotropine che mi è stata prescritta, l’avevo già provata un anno fa ma ho dovuto sospenderla perché sono subentrati forti dolori/quasi crampi un po’ a tutti i muscoli. In definitiva, vorrei sapere se, secondo voi, l'arrossam. del glande/prepuzio descritto può comunque dipendere dalla prostata, e se questo, come altri prob, possono dipendere dall’ipogonadismo

Grazie
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Dr. Giuseppe Maio Urologo, Andrologo 670 23
Gentile Lettore il fastidio al glande è probabilmente correlato alla prostatite che non si correla con l'azoospermia e l'ipogonadismo.
Ipogonadismo che va corretto in maniera continuativa. Vanno indagate anche le cause dell'azoospermia se non l'ha ancora fatto.
In sintesi ci sono varie problematiche anche impegnative che richiedono l'opera di un andrologo esperto; ed è questo il consiglio più importante che mi sento di darle cioè di selezionare con cura lo specialista al quale rivolgersi e quindi andare fino in fondo alle varie problematiche.
Dare altri consigli da questa sede è difficile e probabilmente poco affidabile.

Cordiali saluti


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Utente
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Gentile dott. Maio

La ringrazio molto per la sua risposta. Ci tengo solo ad aggiungere che, in passato, ho già effettuato vari tentativi (es. genetica) per indagare le cause dell'azoospermia con un paio di andrologi, ma le uniche 2 cose strane che sono state trovate sono appunto l'ipogonadismo e il varicocele. Peraltro, al momento ho messo da parte l'idea della filiazione e mi stavo preoccupando maggiormente per le altre conseguenze dell'ipogonadismo e della prostatite. A maggior ragione se, come lei sostiene, queste 2 cose sono 2 problemi distinti, da affrontare separatamente.

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